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Yomawari: Midnight Shadows

Yomawari: Midnight Shadows

Yui e Haru si avventurano di notte e restano intrappolate in un mondo sinistro fatto di spiriti.

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Molti giochi horror contemporanei si focalizzano su una grafica realistica. Sapete a cosa ci riferiamo, a quel tipo di giochi in cui la visuale è in prima persona e si è equipaggiati con una torcia, per poi rendendosi conto che una bambina o un mostro mutato si prepara per saltarci addosso e spaventarci a morte. Resident Evil 7, Outlast 2 e molti altri hanno dimostrato che questo è un metodo oramai rodato nel genere, ma c'è un altro titolo, Yomawari: Midnight Shadows di Nippon Ichi Software, che preferisce adottare una tattica leggermente diversa: uno stile grafico grazioso che si contrappone ad una violenza disturbante e a stranezze soprannaturali.

Anche se i personaggi sembrano essere usciti da un anime per bambini, basta appena dare un'occhiata rapida al mondo intorno ad essi per rendersi conto che questo non è un prodotto per famiglie. Tutto è inondato dall'oscurità e in diverse tonalità di marrone, grigio e nero, e anche se questo potrebbe essere in apparenza noioso, il livello di dettaglio negli ambienti vi toglierà il sonno, dal momento che, come immaginerete, è abbastanza inquietante.

La storia segue Yui e Haru, due bambine che escono di notte per guardare i fuochi d'artificio, ma quando si apprestano a tornare a casa, si perdono e devono riuscire a sopravvivere alla notte ed evitare i vari spiriti che amano inseguirvi e uccidervi ad ogni costo. Ah, e vi abbiamo detto che questi spiriti sono invisibili, a meno che non puntiate direttamente una luce su di loro?

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Per questo è abbastanza facile imbattersi in una zona con fantasmi e mostri se non state attenti, ma c'è una piccola caratteristica davvero carina che vi impedisce di morire di infarto nel caso accadesse, e questo è il battito cardiaco in fondo allo schermo. Questo diventa più intenso quanto più ci si avvicina agli spiriti, quindi funziona in modo duplice: vi avvisa del pericolo, ma vi porterà anche a muovere la vostra torcia in modo frenetico per scoprire dove si trova lo spirito.

Yomawari: Midnight Shadows
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L'invisibile è ciò che è più spaventoso di questo gioco, la paura di non sapere cosa c'è dietro l'angolo, e questo pone tutta l'enfasi sull'audio. La musica è messa in secondo piano ed è assente per tutto l'intero gioco, e visto che ci sono solo i vostri passi a farvi compagnia, è facile tremare ogni volta che il battito cardiaco diventa sempre più veloce e si iniziano a sentire delle urla (che indica anche che i ghouls sono in arrivo). Come prevedibile, molto contribuisce anche la pratica degli jumpscares, anche se è ingiusto dire che il gioco si focalizza solo su questo; questi, infatti, vengono utilizzati con attenzione e in modo ponderato, e spesso ci hanno sorpreso in momenti assolutamente inaspettati senza la solita attesa.

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Gli spiriti sono di tutte le forme e dimensioni, e questo aiuta a mantenere le cose fresche e divertenti, in quanto in un momento si viene inseguiti da un'ombra prima che il volto di una bambola gigante appaia per strada. Tutto ciò è disfatto, contorto e malformato, ed entra in conflitto con il design carino delle protagoniste.

Ciascuno può essere vinto con astuzia a modo suo, e per la maggior parte del tempo questo consisterà nello scappare come codardi. È possibile anche utilizzare le pietre per distrarli, ma onestamente abbiamo usato questa tecnica solo una o due volte, e abbiamo optato per una bella corsa e nasconderci, anche perché è ciò che funziona meglio. Tenete presente, però, che più ci si spaventa e meno si può correre, quindi non è solo una questione di correre sulla mappa nel modo che preferite. Vi potete anche nascondere in luoghi come i cespugli, che oscura tutto il resto sullo schermo e riduce il vostro perseguitore ad una nebbia incandescente che vi circonda e vi cerca in un'impasse molto tesa.

La mappa stessa bilancia la sua dimensione con una bella accessibilità, in quanto tutto è gigantesco, ma tutto si apre gradualmente in modo logico, con indicatori che vi guidano verso dove andare. Coloro che vogliono esplorare ogni angolo e anfratto avranno comunque pane per i loro denti, specialmente se amano il buon vecchio collezionismo, ma raramente ci siamo trovati bloccati su dove andare o cosa fare. Inoltre, se si viene acciuffati da uno spirito, si riparte dall'ultimo punto di salvataggio in cui siete stati, ma tutto ciò che avete raccolto e scoperto sulla mappa non subisce alcuna influenza. Un aspetto leggermente più permissivo rispetto alla maggior parte dei giochi horror, ma lo abbiamo apprezzato comunque, in quanto lo rende meno frustrante di quanto avrebbe potuto essere.

Yomawari: Midnight Shadows
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Una cosa che si è rivelata un po' frustrante però è stato il calo di frame-rate a cui abbiamo assistito, in quanto spesso quando abbiamo esplorato la mappa, ci siamo trovati in situazioni davvero ingestibili. Non è stato mai un fenomeno continuo, ma abbastanza da essere evidente e tale da rompere un po' il senso di immersione, che non era esattamente quello che cercavamo mentre stavamo esplorando.

Un'altra cosa che ha smorzato un po' l'orrore è stato quando sono usciti i mostri allo scoperto. Quando abbiamo iniziato il gioco e ci siamo trovati molestati da tutti i tipi di spiriti, cui ad alcuni dei quali avevamo dato appena un'occhiata prima di correre via spaventati a morte, questo senso di orrore si annullava completamente non appena li vedevamo nella loro interezza. Alcuni sono spaventosi, è vero, ma alcuni sono semplicemente stupidi, e rimuovono completamente il fattore di paura dal gioco non appena spuntano.

Nonostante quanto detto finora, abbiamo amato l'oscurità e la natura distorta di Yomawari e, nonostante la presenza di alcuni nemici inefficaci, la cosa che ci è piaciuta più è stata la sua atmosfera. Infatti, ci ricorda un po' Silent Hill 2, nel senso che abbiamo provato quella sensazione di malinconia, talvolta opprimente e inebriante, mentre esploravamo i dintorni per trovare un posto sicuro, con quella costante sensazione di disagio, aiutato da occasionali jumpscare.

Fondamentalmente, Yomawari: Midnight Shadows ci ha sorpreso, sia nel senso di una grafica bellissima che portano con sé un falso senso di sicurezza sia nel senso letterale (siamo saltati dalla sedia innumerevoli volte). Non fa leva su tattiche a buon mercato, ma grazie a questo mondo orribilmente torturato che, anche se ogni tanto non funziona al meglio, dà vita ad un'esperienza horror che consigliamo a tutti i fan del genere, in particolare per quelli che cercano qualcosa di diverso.

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08 Gamereactor Italia
8 / 10
+
Atmosfera dark e oppressiva; Una mappa aperta, ma accessibile; Scenari dettagliati; Frega il falso senso di sicurezza; Spaventi reali.
-
Alcuni nemici sono bizzarri e non fanno paura; Qualche calo di framerate occasionale.
overall score
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