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World to the West

World to the West

L'universo di Teslagrad viene esplorato da una prospettiva differente, anzi quattro.

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Il primo gioco di Rain Games è stato Teslagrad, un platform/puzzle a scorrimento laterale che raccontava la sua storia attraverso le immagini, con pochi o nessun testo o dialogo. World to the West è notevolmente differente rispetto al suo predecessore: Il 2D a scorrimento laterale è ora in 3D, a livello estetico sembra molto più colorato e allegro, e la storia ci viene raccontata attraverso i dialoghi e coinvolge altri personaggi giocabili.

La sua trama è relativamente semplice: quattro personaggi, ognuno con abilità uniche - Lumina Teslamancer, Knaus the Orphan, Miss Teri the Mind Bender e Lord Clonington the Strongman - vedono i loro percorsi e destini intrecciarsi tra loro, in quanto ognuno di loro ha qualcosa di caro che gli è stato sottratto da un uomo cattivo e devono muoversi per lo scenario di gioco risolvendo una serie di puzzle per recuperare i loro oggetti. Magari non è il concept più originale di questo mondo, ma si adatta alla natura del gioco molto fanciullesca.

Vi viene presentato ciascun personaggio nei vari capitoli, in modo da darvi il tempo di abituarvi a ciascuno delle loro abilità prima di usarli tutti insieme. Lumina può usare la schivata, in un modo simile all'abilità "Blink" di Corvo in Dishonored, può attraversare alcuni pertugi e passare attraverso i cancelli. Knaus è un ragazzo piccolo e fragile, quindi la sua principale abilità è di sfuggire ai nemici scavando una buca con la sua pala e creando tunnel sotterranei per oltrepassare le creature o gli ostacoli difficili. Miss Teri incanala tutto attraverso la sua sciarpa, che le permette di prendere il controllo dei nemici e agganciarli a pali designati, il che significa che può attraversare alcuni passaggi come Lumina, anche se in modo molto più limitato. Infine, c'è Lord Clonington, che è indubbiamente il personaggio più affascinante grazie al suo atteggiamento diretto e non-sense. Può caricare i nemici, infliggere una grande quantità di danni, ma anche mettere a segno una doppietta di pugni per spedire lontano qualsiasi cosa intralci il suo cammino.

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World to the West

L'aspetto più interessante di World to the West è la componente esplorativa. Molti elementi traggono ispirazione dal classico A Link to the Past del 1991. Ad esempio, anche se non esiste una dimensione alternativa che si affianca al mondo principale, c'è una rete sotterranea di caverne che può essere attraversata e sostanzialmente raddoppia la dimensione della mappa. Le aree e i segreti sono bloccati da vari puzzle che richiedono le abilità di ciascun personaggio per risolverli e nessuno è troppo difficile da completare, anche se probabilmente non saranno così immediati e dovrete pensare alla loro risoluzione in modo logico.

Il combattimento è, purtroppo, molto noioso, con scarsa variazione in termini di nemici e infligge loro molti più danni di quanto non sia necessario. Non è mai particolarmente difficile, e l'unica situazione in cui si può morire è quando si viene sopraffatti. Sarebbe stata un'esperienza più piacevole se il combattimento fosse stato un elemento opzionale. Se bastava che i nemici venissero superati, piuttosto che sconfitti, sarebbe stato molto meglio. Con Knaus funziona così, ma quando si gioca nei panni di Miss Teri e bisogna sconfiggere ogni nemico con la vostra sciarpa, prendere il controllo automaticamente, poi saltare da una sporgenza per sconfiggerli, mentre i nemici respawnano ogni volta che si rientra nella zona, questo rendo l'elemento esplorativo molto più laborioso di quanto avrebbe dovuto essere.

World to the West
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Questa è una delle situazioni in cui il gioco mostra le sue debolezze. È basato sull'esplorazione e la scoperta di nuove aree, ma questo aspetto non è bello. I punti di controllo esistono in forma di totem per tutto il mondo di gioco, insieme a quelli che sono designati come punti di viaggio veloci. Ciò che limita davvero questo aspetto è che si può viaggiare solo con il totem che un dato personaggio ha scoperto. Quindi è necessario esplorare completamente la mappa quattro volte, una volta con ciascun personaggio, per aver veramente scoperto tutto. E questo significa che dovrete sconfiggere quattro volte il medesimo gruppo di nemici, e lentamente vi farete strada in ogni zona, e nonostante sappiate esattamente cosa aspettarvi, diventa rapidamente molto noioso. Tutto il gioco appare un mix casuale di meccaniche che non funziona particolarmente bene quando vengono messe insieme, nonostante abbia personaggi carismatici e un mondo convincente.

World to the West non è un gioco particolarmente brutto, e Rain Games ha dedicato molta attenzione e dedizione al progetto. Tuttavia, la componente esplorativa inadeguata e il combattimento ripetitivo e unidimensionale influenzano negativamente l'esperienza, specialmente se si considera che questi sono quei settori in cui il gioco dovrebbe eccellere. La presentazione attraverso le cutscenes è molto buona e la musica è semplice e coinvolgente, ma quando un titolo diventa noioso da giocare e c'è poco coinvolgimento nello scoprire cosa ci attende andando avanti, purtroppo il nuovo titolo di Rain Games è solo un altro nome da aggiungere all'elenco dei titoli indie ispirati a Zelda. Senza nulla da aggiungere.

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05 Gamereactor Italia
5 / 10
+
Stile artistico molto bello e personaggi affascinanti; Ogni personaggio ha abilità uniche e apporta molto al gruppo quando ci si trova in combattimento.
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Combattimenti troppo frequenti, troppo basici e noiosi; Esplorare in mondo in un gioco dove tutto è incentrato sull'esplorazione avrebbe dovuto essere più divertente.
overall score
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