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The Witcher 3: Wild Hunt

The Witcher 3: Wild Hunt

A poco più di un mese dal suo lancio ufficiale, abbiamo dato un'ultima occhiata al nuovo attesissimo titolo di CD Projekt.

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Mancano oramai poche settimane al lancio ufficiale di The Witcher 3: Wild Hunt, l'attesissimo capitolo della saga sviluppata da CD Projekt RED e con protagonista Geralt di Rivia. L'adrenalina è oramai è alle stelle, ma al contempo molti si domandano se i due mesi bonus richiesti dallo studio per apportare le ultime modifiche siano stati davvero sufficienti e significativi alla luce della resa finale e in vista del lancio ufficiale, atteso per il prossimo 19 maggio. Benché la build che abbiamo avuto occasione di provare in un recente evento a Milano non si distacchi molto da quanto abbiamo già visto all'inizio dell'anno nel corso della nostra ultima anteprima, è stato tuttavia interessante avere la possibilità di tastare con mano e in prima persona quanto lo studio di sviluppo polacco sia riuscito a fare fino ad ora con il loro terzo e ultimo capitolo della saga.

Sebbene manchino ancora le ultime rifiniture - per quanto il tempo oramai stringa - la nostra esperienza in compagnia di Geralt si è rivelata ricca di conferme e di grandi speranze, ma al tempo stesso non sono mancate alcune perplessità che, a nostro avviso, potrebbero essere già state risolte o essere in via di risoluzione in quest'ultimissima fase di sviluppo e che non ci sono state mostrate nel corso di questo evento meneghino. Ma proviamo ad andare più a fondo.

The Witcher 3: Wild Hunt

Non trascorrono più di cinque secondi prima di restare profondamente ammaliati da quanto messo a punto da CD Projekt in questo nuovo capitolo della saga. Lo ammettiamo, era la nostra "prima volta" in compagnia di The Witcher 3 (le ultime anteprime sono state curate da altri colleghi di Gamereactor) e il primo impatto in compagnia di Geralt è stato senza dubbio molto positivo. Con il controller in mano (abbiamo provato la versione Xbox One), abbiamo iniziato ad esplorare le primissime fasi del gioco, che ci hanno permesso di prendere dimestichezza con le sue basi attraverso un utile tutorial e un paio di combattimenti.

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Il primo aspetto che emerge sin dai primi istanti in compagnia del titolo è che ci troviamo di fronte ad un sistema di controllo decisamente più intuitivo rispetto al passato: sostenuto da un sistema di combattimento che si rivela più dinamico e moderno, The Witcher 3: Wild Hunt compie un passo analogo intrapreso ultimamente da altri titoli RPG, ossia prediligere una strada decisamente più action e maggiormente improntata all'attacco. Un aspetto, quest'ultimo, che spinge il combattimento verso un ritmo più sostenuto e meno "meditativo" - e che a nostro avviso è stato scelto per riuscire ad intercettare un nuovo pubblico - ma che al tempo stesso, rallenta di gran lunga il sistema di difesa. Da un lato, infatti, abbiamo un sistema di attacco particolarmente ricco e variegato, il cui punto di forza sono sicuramente i Segni, ossia gli incantesimi di Geralt, a cui è possibile accedere utilizzando il tasto a spalla a destra (e di cui abbiamo provato: Segni Igni, che provocano attacchi da ustione; Segni Aard, che permettono di stordire gli avversari; Segni Axii, i quali disorientano temporaneamente i nemici e infine i Segni Yrden, che attivano una trappola magica), e che offrono al combattimento un ritmo molto sostenuto e un'esperienza molto divertente.

Dall'altra, però, ci siamo trovati a fronteggiare un sistema di difesa molto poco intuitivo e pratico, come ad esempio il sistema di schivata (la cui combinazione è: spingere l'analogico nella direzione dell'attacco + B), così come quello di parata (LT), che nei combattimenti più sostenuti - che troveremo andando più avanti nell'avventura - si rivelano troppo lenti per contrastare i nemici. Questo è sicuramente uno degli aspetti per cui nutriamo maggiore perplessità e la nostra speranza è che - rispetto alla build che abbiamo avuto occasione di provare, decisamente più "datata" rispetto a quanto fatto da CD Projekt in questi ultimi mesi - lo studio abbia apportato qualche decisiva modifica in tal senso. Nel complesso, tuttavia, possiamo dirci soddisfatti dal sistema di combattimento che, anche in vista di una virata decisamente più action rispetto al passato, si sposa alla grande con questa nuova visione dello studio nei confronti del loro titolo di punta.

The Witcher 3: Wild Hunt

Accanto ad un sistema di combattimento comunque interessante (tralasciando alcuni dubbi di cui sopra), uno degli aspetti decisamente più affascinanti della nostra esperienza con The Witcher 3: Wild Hunt è senza dubbio la sua resa grafica. Sebbene la versione Xbox One che abbiamo provato sia decisamente inferiore rispetto alla versione PC che avevamo al nostro fianco, il risultato nel suo complesso è comunque emozionante. Pur mancando di numerosi filtri ed effetti rintracciabili nella sua controparte PC e seppur sia bloccata ai suoi 900p, l'esperienza The Witcher 3 sulla console di Microsoft si è rivelata nel complesso fluida ed emozionante. E' vero, non sono mancati cali di framerate (soprattutto nelle sequenze più concitate) e la build che abbiamo provato risentiva ancora di qualche grave problema in termini di ottimizzazione (ma ci teniamo a ricordarlo, era una build vecchia), ma in generale l'esperienza qui offerta da CD Projekt si rivela più che dignitosa, grazie ad un lip-sync dei personaggi realizzato con cura, animazioni realistiche e un mondo di gioco che si apre ai nostri occhi che non ha mancato di emozionarci.

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A tal proposito, una delle sequenze che abbiamo più amato durante il nostro hands-on è stato il momento in cui abbiamo potuto esplorare il mondo di gioco in sella al nostro destriero. L'uso del cavallo si rivela ancora una volta semplicissimo (schiacciando il tasto "A" si va al trotto, schiacciando due volte il tasto "A" andremo al galoppo), ma anche un'ottima occasione per ammirare il panorama circostante, costituito da una fitta e lussureggiante vegetazione che non ha mancato di lasciarci a bocca aperta, anche nella sua versione "ridotta" su Xbox One. E' vero, mancano dettagli suggestivi come la nebbia o giochi di luce più intensi rispetto alla versione PC, eppure l'offerta presente su console - che probabilmente non si allontanerà di molto dalla sua controparte PS4 - è analogamente emozionante e ricca di fascino, regalando a livello visivo un'esperienza intensa, molto dettagliata e letteralmente sublime.

The Witcher 3: Wild Hunt

Rinnoviamo e confermiamo le nostre impressioni positive nei confronti di The Witcher 3: Wild Hunt, che dimostra ancora una volta la stoffa eccellente di cui CD Projekt RED è fatto. E' indubbio che la build che abbiamo provato non fosse esente da problemi, ma trattandosi di una versione risalente a fine gennaio, siamo convinti che nell'arco degli ultimi due mesi lo studio polacco abbia apportato modifiche sostanziali in termini di rifiniture, per offrire ai giocatori di The Witcher la migliore esperienza possibile. Seppur siamo entusiasti del nuovo sistema di combattimento, decisamente più rapido e intuitivo rispetto al passato, siamo convinti che questo potrebbe tuttavia creare qualche piccolo screzio da parte dei giocatori veterani della serie, che probabilmente non si troveranno a loro agio con queste novità. Fermo restando, comunque, che alcuni aspetti andrebbero ancora rivisti e sistemati, come precedentemente detto.

Nel complesso, possiamo dirci positivamente soddisfatti nei confronti di The Witcher 3: Wild Hunt e non vi nascondiamo che non vediamo l'ora di poterlo provare nella sua interezza nelle prossime settimane. L'appuntamento, oramai, è per il prossimo 19 maggio. Finalmente!

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