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The Legend of Zelda: Skyward Sword HD

The Legend of Zelda: Skyward Sword HD - La recensione

Torna il classico per Nintendo Wii, rifacendosi il trucco (e non solo). Ma Skyward Sword supera la prova del tempo?

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Quando Nintendo ha annunciato l'arrivo di The Legend of Zelda: Skyward Sword HD lo scorso febbraio, proprio nell'anno in cui si celebra il 35° anniversario della serie, sono rimasta piuttosto sorpresa, devo ammetterlo. Nonostante nella timeline del franchise rappresenti il suo punto di partenza, il suo prequel, ciò da cui tutto è scaturito, Skyward Sword è un gioco che ha sempre diviso i fan di Zelda, al contrario della critica che invece lo ha osannato sin dal lancio su Wii nel 2011. Quasi nessuno amava, però, i suoi controlli di movimento, sebbene il gioco fosse stato adattato con attenzione al più avanguardistico Wii Motion Plus (tra le altre cose, era l'unico modo in cui giocarci), e...in generale, il gioco soffriva di una certa lentezza, soprattutto nelle sue primissime ore. La lunga parte iniziale su Oltrenuvola, un modo per introdurre il giocatore ai fondamentali di Skyward Sword e all'uso del Solcanubi (il gigantesco volatile con cui Link si sposta dal cielo alla Terra), era destabilizzante e non tutti sono riusciti a tenere testa a quella sezione introduttiva.

Insomma, è proprio per la sua natura complessa e la sua fama a suo modo «discutibile» rispetto ad altri titoli di gran lunga più amati, che non riuscivo a capire per quale motivo Nintendo avesse deciso di omaggiare una ricorrenza così importante per la serie con questo titolo. E invece, è proprio (ri)giocando a The Legend of Zelda: Skyward Sword HD che ho compreso la ragione per cui la compagnia giapponese abbia deciso di dargli una seconda chance: è un modo per permettere ai suoi detrattori di ricredersi, sistemando ciò che non funzionava nell'originale (o semplicemente ne fungeva da ostacolo) e dare nuova vita a un gioco che, per i suoi enigmi appassionanti e i suoi combattimenti avvincenti, merita tutto il rispetto e la gloria che qualsiasi gioco di Zelda merita.

The Legend of Zelda: Skyward Sword HD

Cominciamo dalla parte più ovvia di qualsiasi edizione HD: il comparto grafico. Anche se The Legend of Zelda: Skyward Sword HD è probabilmente il gioco invecchiato peggio tra i vari titoli della serie che hanno subito un processo analogo, resta comunque un adattamento ben fatto, vantando un passaggio da 30 a 60 FPS che contribuisce alla grande alla sua resa su schermo. Certo, alcuni contorni appaiono un po' rozzi e l'effetto acquarello usato per nascondere i suoi difetti dettati dall'età non è sempre la soluzione migliore, ma nel complesso il lavoro di conversione attuato sul materiale originale è abbastanza buono. Ancor più della risoluzione in 1080p sulla versione TV, quella che stupisce davvero è la risoluzione a 720p in versione portatile, che - seppur inferiore a quella TV - restituisce un'immagine fluida, colorata e nitida. Per certi punti di vista, ho apprezzato di più l'impatto con la versione portatile anziché con quella TV, visto che lo schermo più ridotto della console in quella modalità contribuisce a nascondere meglio alcuni difetti che su una TV da 65" - come quella che ho in salotto - sono nettamente più visibili.

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E ora dirò qualcosa per cui molti forse storceranno il naso: The Legend of Zelda: Skyward Sword HD è ancora più divertente se giocato in versione portatile, anche da un punto di vista dei controlli. Esattamente come il suo predecessore, nella versione docked questa edizione sfrutta i controlli di movimento che, rispetto al Wii Motion Plus, risultano più accurati grazie i Joy-Con. Eppure, nonostante siano stati ben implementati e siano divertenti da usare (in particolare, ho trovato elettrizzante come risponde bene il Joy-Con di sinistra quando usato per controllare lo scudo), appaiono comunque non ancora pienamente precisi.

In particolare, ho trovato fastidioso e frustrante l'uso della spada, ancor più dell'epoca del Wii Motion Plus. A volte il Joy-Con di destra (quello che, di fatto, muove la spada) tende a non rispondere correttamente o ad eseguire l'azione richiesta, soprattutto quando bisogna evocare il suo potere. Più e più volte ci siamo trovati a sventolare il braccio davanti alla TV con un certo fastidio, perché il controller non eseguiva correttamente il movimento. Che è proprio per questa ragione che, alla fine, abbiamo preferito utilizzare i controlli tramite pulsanti, di gran lunga più precisi rispetto a quelli di movimento, e una vera e propria pacchia quando si gioca stesi sul divano con la Switch tra le mani.

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Tra le altre novità introdotte nel gioco, che smorzano il ritmo più lento della versione originale, c'è la possibilità di effettuare un salvataggio automatico semplicemente passando in prossimità delle statue a forma di uccello, una pratica che snellisce il più macchinoso sistema originale (che comunque persiste) che obbligava il giocatore a fermarsi per effettuare un salvataggio. Altra chicca è chiaramente l'uso del rumble del Joy-Con che fornisce una certa immersività all'esperienza e che rende più tattile l'esperienza di gioco. Infine, Nintendo ha introdotto la funzionalità Amiibo, che serve ad accelerare il viaggio dal Cielo alla Terra, ma che non abbiamo potuto testare in fase di recensione. Oltre a questo, The Legend of Zelda: Skyward Sword HD è esattamente il gioco che ricordiamo dal 2011, con una trama intrigante come tutti i giochi della saga, un eroe indimenticabile e una futura principessa, Zelda, che forse è nella forma più smagliante e più moderna che abbiamo mai visto - che non ha nulla da invidiare alla sua versione in Breath of the Wild, che è indubbiamente una tra le mie preferite (insieme a quella di Wind Waker).

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Al netto dei suoi difetti, The Legend of Zelda: Skyward Sword HD si conferma un buon titolo da recuperare, soprattutto se si è persa la versione Wii a suo tempo. Anche se personalmente continuo a mal sopportare i controlli di movimento (soprattutto quando si usa la spada e si cavalca il Solcanubi), resta un'avventura prequel davvero gustosa, che permette di esplorare il concetto vecchia scuola dei classici Zelda 3D con quel tocco di modernità che ci si aspetta da un gioco per Switch. Un racconto che resiste alla prova del tempo, con tante ore di gioco da offrire, e con un comparto grafico che dà quella punta di trucco adeguata per rendere il titolo al passo con i tempi.

E ripensandoci, la scelta di Nintendo di optare per The Legend of Zelda: Skyward Sword HD come titolo di transizione, in attesa del sequel di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, non appare poi così banale, dopo tutto; stando all'ultimo filmato mostrato al Direct E3, anche questo nuovo capitolo conterrà una meccanica che ci vedrà esplorare Terra e cielo con continuità. Una buona tattica per preparare i vecchi e i nuovi fan di Link ad una prossima, entusiasmante e attesissima avventura. Anche se, questa volta, senza i vincoli della linearità dei vecchi Zelda e con un approccio open world, come quello del capitolo del 2017, che ha permesso di scrivere una nuova entusiasmante pagina per la storia della serie. Ancora una volta, in 35 anni.

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08 Gamereactor Italia
8 / 10
+
Un titolo ancora molto divertente da giocare; Buon comparto grafico; Una storia che resiste al tempo; Interessanti le modifiche introdotte per snellire l'esperienza; I controlli a pulsanti funzionano alla grande.
-
I controlli di movimento, seppur nettamente migliorati rispetto all'originale, continuano a non convincere; Il Solcanubi (!); Alcuni aspetti sono invecchiati male.
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