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The Legend of Zelda: A Link Between Worlds

The Legend of Zelda: A Link Between Worlds

Abbiamo trascorso un'ora in compagnia di A Link Between Worlds e non vediamo l'ora di vederne ancora!

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Nonostante sia un grande gioco, il titolo più recente con protagonista Link in The Legend of Zelda: The Wind Waker HD è stato un po' lento sin dall'inizio, qualcosa che la sua prima avventura - creata da zero per Nintendo 3DS - evita. Abbiamo avuto accesso alle prime ore di gioco durante un recente playtest e siamo felici di farvi sapere che le impressioni sono molto più che piacevoli.

Durante la prima ora si apprende un po' di più sul mondo e sui personaggi che sono al centro della nuova storia, ma non ci viene offerto molto contesto. Per lo più vi farete strada all'interno del primo dungeon e, a seconda di quanto tempo si vuole trascorrere ad esplorare e parlare con gli altri personaggi, si affronta presto il primo boss del gioco.

Ma non corriamo troppo e offriamo un po' di contesto a chi non sia a conoscenza della storia sottesa al gioco. Esiste un legame tra mondi nello stesso universo proprio come in The Legend of Zelda: A Link to the Past, uno dei giochi più amati su Super Nintendo. Va notato che questo non è un remake o una versione HD deliberatamente ritoccata. Si tratta di due giochi completamente diversi, anche se condividono molte caratteristiche e un universo comune. Dal momento che la storia è ambientata diverse generazioni dopo gli eventi di A Link to the Past, i personaggi sono nuovi. Qui Link inizia la sua avventura come giovane fabbro.

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Una delle caratteristiche comuni tra i due capitoli è la classica vista top-down. Tuttavia, il gioco utilizza una grafica tridimensionale, a differenza dell'originale in due dimensioni. Visivamente è una delizia, con animazioni affascinanti e uno stile grafico che si sposa perfettamente con il gioco.

Ancora più impressionante è il fatto che la funzione 3D del 3DS faccia miracoli, offrendo un'eccellente profondità senza mai provocare disagio. In parte questo è dovuto alla semplicità della grafica, il punto di vista fisso e il fatto che non ci sia molto movimento sullo schermo. Indipendentemente dal motivo, il fatto è che A Link Between Worlds è fantastico in 3D.

Detto questo, è interessante scoprire che uno delle maggiori e nuove caratteristiche sia associata ad una tecnica 2D. Per ragioni che non possiamo rivelare qui, Link si guadagna la possibilità di diventare un "graffito" in due dimensioni, che si attacca alle pareti. In questa forma, Link può muoversi orizzontalmente, avere accesso ai luoghi precedentemente non disponibili, dal momento che può passare attraverso piccole crepe e altri ostacoli che utilizzano questa abilità.

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Sembra naturale che questa sarà una meccanica ricorrente per tutta il gioco, un mezzo per risolvere enigmi e scoprire segreti. Abbiamo anche scoperto che ci sono altri dipinti simili in tutto il mondo, non solo in forma di oggetti, ma anche di creature e soldati. Nel palazzo (lo stesso che in A Link to the Past), abbiamo trovato diverse guardie che cercano di ripulire le pareti che sono state dipinte con guerrieri armati. Durante la nostra sessione non abbiamo potuto interagire con questi guerrieri o altri oggetti dipinti, ma chiaramente hanno un ruolo da giocare più avanti nel gioco.

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Nel tempo brevissimo che abbiamo trascorso con A Link Between Worlds, è stato possibile esplorare alcune delle nuove caratteristiche che il Nintendo 3DS offre. Il touch screen consente di controllare la mappa e organizzare il vostro inventario. Una funzione particolarmente utile è la possibilità di impostare i waypoint sulla mappa e marcare i luoghi di interesse. Così, quando si trova un tesoro che appare inaccessibile momentaneamente, si può segnare sulla mappa per poi tornare successivamente, quando avrete sbloccato l'abilità necessaria per accedervi. Ci sono altre opzioni di gioco progetta per le caratteristiche peculiari del 3DS che noi purtroppo non possiamo spiegarvi in dettaglio, al momento.

The Legend of Zelda: A Link Between Worlds ci ricorda il classico gioco di ruolo dell'era 16 bit, anche se non è proprio un gioco di ruolo. È possibile esplorare liberamente i villaggi e il mondo e parlare con i vari personaggi. Fu in uno di questi momenti che abbiamo scoperto la rinnovata importanza delle rupie, il sistema monetario dei giochi di Zelda. I prodotti in A Link Between Worlds sono costosi. Molto costosi. Per controbilanciare questo aspetto, vi è una nuova meccanica che consente di noleggiare articoli invece di acquistarli.

Gli articoli noleggiati possono essere utilizzati solo per un periodo limitato (anche se non lo abbiamo trovato troppo restrittivo, dato che abbiamo usato l'arco che abbiamo affittato per un intero dungeon) e se si muore, si perdono questi oggetti e si dovranno affittare nuovamente. Nel sentire questo, è lecito domandarsi: "se posso affittare un oggetto, perché dovrei preoccuparmi di acquistarlo?". La differenza è che se si acquista un oggetto, invece di affittarlo, è possibile migliorarlo nel tempo e sbloccare le versioni superiori, ma è un processo costoso.

Abbiamo anche notato che alcuni elementi funzionano in modo diverso rispetto a cui siamo abituati. L'arco, per esempio, ora ha una barra che si svuota ad ogni freccia scoccata. Tuttavia, se non viene usata per un po', si rigenererà automaticamente. Forse questo aiuterà nell'equilibrio del gioco, senza farlo sentire come una limitazione frustrante.

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L'ora o giù di lì che abbiamo trascorso con il gioco non è sufficiente per permetterci di formulare un qualsiasi giudizio sul titolo, ma i due dungeon che abbiamo esplorato avevano la consueta alta qualità del design Nintendo. Il secondo dungeon, in particolare, sembrava avere il numero perfetto di passaggi segreti, enigmi e nemici da essere stimolante e interessante, senza essere frustrante o noioso. Inoltre, sembra chiaro che Nintendo stia davvero spingendo le caratteristiche 3D della console per esplorare i diversi livelli di profondità, con molti passaggi e piattaforme evidenziati dall'effetto 3D.

Moriamo dalla voglia di vedere cos'altro ha da offrire questo gioco, dal momento che è facile intuire che The Legend of Zelda: A Link Between Worlds ha il potenziale per essere qualcosa di molto speciale. Il gioco è davvero affascinante, gli effetti 3D sono fantastici, il ritmo sembra perfetto e abbiamo visto un esempio di grande design nei dungeon. Se il resto del gioco si rivela così, potrebbe benissimo essere la ragione più convincente per chiedere un 3DS a Natale, preferibilmente uno di The Legend of Zelda in edizione limitate.

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