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The Division

The Division - Impressioni dalla beta

Abbiamo trascorso una dozzina di ore in una New York decadente.

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The Division ha visto un percorso piuttosto travagliato prima di avvicinarsi al suo lancio. Non solo è una vittima della tanto temuta e spesso discussa tendenza di Ubisoft di rivelare trailer visivamente ambiziosi, e che poi lentamente ma inesorabilmente mollano la presa sul prodotto finito (o che mostrano una build vera e propria, che mira esclusivamente a puntare tutto sulla grafica). The Division soffre anche del fatto di essere un nuovo arrivato, che tenta di ritagliarsi disperatamente un proprio spazio all'interno di un panorama già denso di videogiochi simili. Ecco perché questa gigantesca beta test non era necessaria solo per mettere alla prova la resistenza dell'architettura dei server, ma si è rivelata necessaria anche perché i giocatori hanno bisogno di provare The Division prima di poter capire quale sia l'obiettivo del gioco e cosa miri a raggiungere. Può essere categorizzato come un RPG? Perché ogni nemico richiede tanti colpi? In che modo funziona l'interazione con gli altri giocatori? Le domande sono tante, e la maggior parte di quelle necessitano di una risposta tramite un breve periodo di beta. Per fortuna abbiamo ricevuto molte delle risposte, e un sacco di impressioni importanti.

La prima cosa che vale la pena tenere a mente quando si apre la versione beta di The Division è che questo è un gioco di ruolo. Ciò significa che anche se il gioco potrebbe apparire come un classico sparatutto in terza persona con copertura, The Division è più simile a The Witcher 3: Wild Hunt che ad Uncharted 3: L'inganno di Drake. Sotto una confezione ingannevole batte il vero cuore di un gioco di ruolo, e ciò significa che questo titolo si basa tutto sui numeri, e solo sui numeri. Se il vostro equipaggiamento è in qualche modo inefficace, si torna a casa a mani vuote, e questo vale sia per la Dark Zone sia per qualsiasi altra parte del gioco. In The Division, la vostra esperienza assomiglia a quella che si potrebbe trovare in World of Warcraft. Scegliete una classe che ha alcune abilità, queste abilità possono essere aggiornate, adattate e modificate, e poi si raccolgono e aggiornano i vostri equipaggiamenti; è così che il vostro personaggio diventa efficace e un'estensione del proprio stile di gioco.

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L'adattamento e l'efficienza si esprime tramite i numeri di cui sopra, che si librano delicatamente sopra le teste dei vostri nemici. Si tratta di un valore che rappresenta un calcolo basato sulla vostra arma, il vostro livello, le vostre capacità e il modo in cui raggiungete il vostro obiettivo. E' pura e semplice matematica strategica, e questa è la cosa più difficile a cui bisogna abituarsi in The Division. Si spara come in ogni classico sparatutto, ma il feedback che si riceve dalle vostre azioni è completamente diverso. Ciò ha portato a un paio di commenti sui nostri livestream, riferendosi ai nemici come spugne per proiettili. Ci vuole un po' di tempo prima di abituarsi, ma una volta che il concetto è chiaro, e la filosofia progettuale si rivela al giocatore, diventa un'esperienza coinvolgente e ben pensata.

Questo non significa necessariamente che The Division rappresenti un punto di svolta completo, ma innova aspettative sufficienti e bypassa le comuni aspettative in merito ad alcuni elementi di gameplay, tanto che la sensazione che ci lascia è quella di un'esperienza molto innovativa. Appare un gioco nuovo, o almeno come una nuova combinazione di idee già stabilite.

Un altro degli altri errori di valutazione nei confronti di The Division è che per tutto e per tutto si tratta di un MMO. E per MMO, si intende un'esperienza dettata da migliaia e migliaia di giocatori in giro per New York, proprio mentre lo state facendo anche voi. La New York di The Division è in realtà interamente vostra, e siete da soli al suo interno. Si completano missioni, si raccolgono oggetti da collezione e salvare i civili nella modalità single player. Il mondo di gioco è interamente dedicato a voi, ad eccezione di un piccolo numero di aree recintate, dove altri giocatori si possono incontrare, un po' come la Torre di Destiny. Così i contenuti single-player del gioco sono completamente isolati dalla componente multiplayer.

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Se, tuttavia, volete invitare i vostri amici ad unirsi ad una vostra partita e completare i contenuti per giocatore singolo insieme, la scelta sta a voi. Non siete obbligati a fare nulla e i valori sono sempre dinamici. Tutto è single-player, ma può con la semplice pressione di un tasto diventare multiplayer. Quando siete in vena di invitare amici nella vostra partita, il sistema di classe del gioco e il layout RPG offrono una perfetta strategia di cooperazione, ma se vi aspettate un'esperienza immersiva e in solitaria, sappiate che c'è il doppiaggio, una musica impressionante, cutscene e tonnellate di opzioni di gioco strategiche, tutto perfettamente adatto al completamento dei contenuti da soli.

Tutto questo naturalmente ha un'eccezione: la Dark Zone. È qui che trascorrerete la maggior oarte del vostro tempo. Qui, i giocatori impazziscono, e tutti possono spararvi, in qualsiasi momento, anche se a rischio di essere esposti come un ladro. Siete sempre sotto pressione, e la sfiducia scorre in profondità in questa parte della città. Nel momento in cui si raccoglie un buon pezzo di equipaggiamento, sapete subito che chiunque potrebbe portarvelo via in qualsiasi momento. E' incredibilmente intenso.

Ma poi di nuovo, è possibile scegliere se volete lanciarvi o meno nella Dark Zone. La scelta spetta ancora una volta al giocatore, e quando siete lì, potete trattarla come un esperienza single-player, in quanto non vi è alcuna necessità di portare i vostri amici.

The Division risulta immenso, ma potrebbe non essere così grande come molti di voi pensano che sia. La beta ha offerto quello che sembrava essere un quarto della mappa, e conteneva solo una frazione delle missioni, di eventi e opportunità che il gioco finale includerà. Ma, piuttosto che parlare di ore e minuti, diamo uno sguardo alle numerose attività che dovrebbe tenervi occupato in questo gioco.

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Abbiamo a disposizione una base enorme, chiamata la base operativa, che deve essere costantemente aggiornato e adattata. Ci sono tre valori centrali - tech, medici e sicurezza, e completando determinate missioni, riceverete maggiori risorse per quella parte specifica della base. Inoltre si dispone di un sacco di missioni differenti, e queste comprendono il salvataggio di civili, ristabilire le trasmissioni radio, uccidere capibanda, e tanto altro. Mentre si completano questi obiettivi, potrete raccogliere collezionabili e materiali per il crafting.

La cosa più importante, però, è la campagna centrale del gioco, che consiste in una serie di missioni su vasta scala, che può essere completata da soli o con gli amici, e queste possono anche essere rigiocate a varie difficoltà, cioè se volete ricevere maggiori ricompense. Tutte queste attività contribuiranno ad aumentare il vostro livello, e quando si arriva a un certo rango, vi si apriranno nuovi dungeon e il vostro equipaggiamento potrà solo beneficiarne. Tutto questo culmina nella Zona Oscura.

Non ci sorprenderebbe se The Division avesse 70-80 ore di contenuti solidi, ma per capire se questa teoria regge, dovremo aspettare la versione finale. Il punto è che le connessioni tra i vari filoni di contenuti sembrano essere forti, e sono tutti legati a questa premessa RPG centrale, che è quella di aggiornare il vostro equipaggiamento e, infine, diventare più efficienti in combattimento. Si tratta di un aspetto che sicuramente farà la differenza alla lunga, che i giocatori di ruoli ben conoscono.

The Division è, per molti versi, un progetto stimolante. Il gioco non è privo di difetti, ma la maggior parte di questi sono piuttosto banali, come ad esempio dover correre parecchio tra i vari incarichi, e gli NPC civili non si comportano in modo naturalmente, ma, tutto sommato, Massive è stato saggio a concentrarsi sul gameplay dinamico e sui contenuti, e lasciare che i giocatori facciano le proprie scelte su come sperimentare il gioco. Ogni tipo di giocatore può ottenere qualcosa da The Division, e l'esperienza sembra robusta. Se volete un'esperienza social, allora potete viverla. Se preferite che sia coinvolgente, può essere anche questo. Siete più competitivi, allora va bene anche così.

Se il gioco regge su un periodo di tempo più lungo è difficile da dire. La quantità di equipaggiamenti diversi sembra essere un elemento abbastanza motivante in questo senso. Ha un ciclo di gameplay simile a Destiny. Se Ubisoft riesce a migliorare la quantità di scelte a disposizione del giocatore e il modo in cui è applicata, Destiny avrà un valido concorrente.

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