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Super Mario Party

Super Mario Party - Provato

Quattro giocatori, quattro personaggi e un'ottantina di mini giochi. Mario Party arriva anche su Nintendo Switch!

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C'è qualcosa di storicamente nobile nel genere dei party game. Pochi lo ricordano, ma il video game giunse nelle case degli americani con una console chiamata Magnavox Odyssey che, a causa della sua grafica rudimentale, basava buona parte dei suoi giochi sul concetto di party game, trasformandosi in una sorta di surrogato digitale dei giochi da tavolo. Quando la serie Mario Party fece capolino su Nintendo 64 nel 1998, il concetto di party game assunse tutto un altro significato: una collezione di minigiochi per un gruppo di giocatori. E così, dopo vent'anni, ci ritroviamo ancora ad avere a che fare con Mario Party e con un concetto di gioco non dissimile da quello che diede vita a questa serie.

Poco è cambiato, dunque: c'è il tabellone, si tirano i dadi, si spostano le proprie pedine sulle caselle e si attende la fine dei turni per sfidarsi in alcuni divertenti minigiochi dove vincere monete e stelle che danno luogo a una classifica fra i giocatori. Questa idea ha accompagnato le ultime 15 versioni di Mario Party: cambiano i mini game, cambiano i personaggi, si introduce qualche modalità alternativa, ma il succo del discorso è sempre lo stesso. Il punto è che, dopo tanti anni, è ancora straordinariamente divertente.

Super Mario Party

Siamo stati a Milano per una partita (di gruppo, ovviamente) a Super Mario Party, il sedicesimo capitolo della saga in uscita su Nintendo Switch il prossimo 5 ottobre. Divisi in quattro squadre, abbiamo iniziato a lanciare i dadi scoprendo le novità di questo gioco. In primo luogo, ogni personaggio è dotato di un dado speciale, che permette di modificare il bilanciamento di ogni tiro. Ad esempio, il dado di Wario è un dado che consente potenzialmente dei risultati più alti, ma che allo stesso tempo presenta un paio di facce che sottraggono monete; il dado di Martelkoopa, invece, ha più possibilità di fare risultati bassi, ma permette il lancio di un secondo dado che aggiunge un bonus massimo di 3 caselle, e così via. Questa meccanica permette ai giocatori di fare un po' di strategia, dato che la scelta dei dadi può rivelarsi determinante quando ci si avvicina alla posizione di una stella.

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Come nei precedenti Mario Party, infatti, lo scopo del gioco è ottenere il maggior numero di stelle, che in questo caso sono custodite da Toadette. Ogni volta che i giocatori raggiungono l'amica di Toad, ci viene data la possibilità di comprare la sua stella per 10 monete. Se la stella viene acquistata, Toadette cambia posizione e si ricomincia ad inseguirla. Per questo motivo, è importante avere a disposizione un buon numero di monete, che si ottengono sia atterrando sulle caselle neutre che, ovviamente, sfidando i giocatori nei celebri minigiochi che si scatenano alla conclusione del turno dell'ultimo giocatore.

Super Mario Party

I mini game, come prevedibile, sono tantissimi: ce ne sono 80, tutti pensati per la console Nintendo Switch e per i suoi controller wireless dotati di sensore di movimento. Il segreto di Super Mario Party risiede nella sua capacità di presentare giochi di facile comprensione, che tuttavia si mostrano al giocatore con un breve tutorial. Tutti possono imparare a giocare in pochi istanti, anche se alla prova dei fatti non è stato raro vedere qualche giocatore (noi compresi) fare la figura dell'imbranato di fronte a meccaniche di gioco apparentemente molto semplici ma rivelatesi più complesse del previsto. Super Mario Party, in altre parole, è prima di tutto un gran generatore di risate e sfottò fra amici, e questo è certamente uno degli aspetti più piacevoli del gioco.

Anche se Super Mario Party è pensato principalmente per il gioco di gruppo, magari durante una festa o in una serata di pioggia, il gioco non disdegna la componente online, disponibile nella modalità Minigiocathlon dove è possibile sfidare altri giocatori in rete a 5 minigiochi suddivisi in una serie di coppe a difficoltà crescente. Da segnalare, infine, la modalità Stanza dei giochi di Toad, dove si combinano fino a due console Nintendo Switch per dei curiosi giochi che fanno uso di due schermi contemporaneamente. Ad esempio, abbiamo giocato a un piccolo mini game in cui il giocatore ha a disposizione delle banane il cui disegno si divide tra due schermi, che vanno ruotati e avvicinati per ricostruire la sagoma della banana in maniera corretta. Si tratta di un'idea davvero curiosa che, benché appena accennata in Super Mario Party, rappresenta l'ennesima dimostrazione da parte di Nintendo di sapere innovare in maniera molto ma molto creativa.

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Super Mario Party
Super Mario PartySuper Mario Party

Super Mario Party, per quanto non innovativo, è un gioco che ci ha davvero divertito molto. La natura portatile di Nintendo Switch potrebbe portare questa saga a un altro livello, dato che basterà portarsi la console nello zaino per iniziare qualche sfida con gli amici nei luoghi più impensabili. Se sommiamo a questo la consueta cura con cui Nintendo realizza i suoi prodotti, ci troviamo di fronte a un gioco senza dubbio meritevole di attenzione. L'appuntamento è al prossimo 5 ottobre.

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