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Starships

Starships

Non è un gioco che ricorderemo a lungo.

La singolare capacità di Sid Meier nell'annientare completamente il nostro tempo libero e i vari eventi sociali è ben nota. Se vi sedete in compagnia di un qualsiasi gioco che porta il suo nome, il vecchio Sid in persona all'improvviso apparirà sotto la scrivania e intrappolerà i vostri piedi all'interno di pilastri di cemento, impedendovi in qualsiasi modo di alzarvi. E poi vi sussurrerà all'orecchio "Dai, ancora un'altra partita!" e poi lentamente evaporerà. Ed eccovi lì, incollati davanti al computer e bloccati lì all'infinito. Se vi aspettate lo stesso tipo di visita da parte di Sid non appena avviate Starships, posso dirvi che attenderete invano. Questa volta non verrà. Ma questo non significa necessariamente che sia una cosa negativa.

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Prima di andare più in profondità, voglio chiarire a tutti che Starships non è un tipico gioco Civilization. Tuttavia, si tratta comunque di uno spin-off di Civilization: Beyond Earth. Ciò significa che vi è una chiara connessione tra questi titoli, sia da un punto di vista del gameplay sia da un punto di vista della storia. Molte caratteristiche che definiscono un gioco Civilization le ritroviamo anche qui, ma questa volta con un design più lineare. Ma non fatevi ingannare, Firaxis lascia invariata la consueta capacità di creare profondità e tattica di gioco con vero spirito 4X.

L'elemento tattico è presente sin dall'inizio, non appena eleggiamo un leader. Ci sono otto possibili leader tra cui scegliere e ognuno offre un piccolo vantaggio in termini di gameplay. Questi benefici possono variare dall'ottenere due tecnologie random fin dall'inizio all'ottenere bonus per riparare il proprio veicolo a metà prezzo. Sin da subito, ci rendiamo conto che questi diversi benefici offrono due diversi modi di giocare: selezionare un leader che è potente sin dall'inizio o selezionare un leader i cui vantaggi diventeranno più evidenti più avanti nel gioco. Inizialmente, ero preoccupato che i leader non fossero sufficientemente equilibrati, ma ho subito capito che la chiave del successo è quello di abbinare il giusto leader alla giusta "Affinity".

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L'"Affinity" è un'altra meccanica che vi troverete a selezionare all'interno del gioco. Questi si presentano sotto forma di "Purity", "Supremacy" e "Armony", proprio come in Beyond Earth. A differenza di Beyond Earth, queste "Affinity" non giocano alcun ruolo politico, ma permettono sostanzialmente di personalizzare il vostro stile di gioco.

Dopo aver personalizzato il vostro stile di gioco, è il momento di impostare un paio di parametri molto semplici. Quanto è grande la galassia? Quale dovrebbe essere il grado di difficoltà? E come si fa a vincere? Quest'ultimo parametro apre ad una discussione piuttosto interessante. Come detto in precedenza, con questo titolo, Firaxis mira ad una versione più snella, anche se hanno scelto di implementare la possibilità di vincere in più di un modo. Capisco che vogliano offrire al giocatore diversi metodi per vincere, ma sappiamo tutti che esiste un solo e unico modo per vincere: cancellare dalla faccia della Terra i nostri nemici. O meglio, in questo caso dalla faccia della galassia. Le altre modalità di vittoria, oltre ad essere poco interessanti, sono anche scarsamente integrate. Non importa, infatti, a che tipo di vittoria si sta puntando, perché tanto bisognerà comunque fare la guerra.

Quando abbiamo finalmente selezionato il nostro leader, l'Affinity e impostato le condizioni di gioco desiderate, finalmente iniziamo a divertirci. Di fronte a voi, si apre un gioco da tavolo a forma di una galassia partendo da " home planet", la base principale, il vostro piccolo angolo speciale di universo. Nella stessa galassia, si trova un gran numero di pianeti con nomi estremamente orecchiabili, come Trianguli 51 e Arietis 82. I pianeti sono inizialmente neutrali e non appartengono a nessuna federazione. Sì, in Starships si gioca nel ruolo di una federazione, e non con le persone, come è di consuetudine nei giochi Firaxis.

Quando lo stato di un pianeta è neutro, la popolazione di quel dato pianeta offrirà missioni ai giocatori. Queste missioni sono piuttosto divertenti, numerose e altamente variabili. Una missione può essere, ad esempio, eliminare un gruppo di nemici, un‘altra può essere scortare al sicuro una nave da trasporto e un terzo può essere quella di controllare tre punti chiave sulla mappa. Se completerete una missione, riceverete una ricompensa e questo ha anche una certa influenza sul pianeta in questione. Non appena raggiungerete quattro punti di influenza, la popolazione del pianeta si unirà alla vostra federazione.

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Eppure, se si va da un pianeta all'altro a completare (o meno) le missioni, il morale del vostro equipaggio ne risentirà. Più saranno coinvolti in missioni in giro per la galassia e più basso sarà il loro umore. Se il morale dell'equipaggio è molto basso, il rischio è di cadere vittima di un ammutinamento. L'unica opzione per ripristinare il morale della propria crew è fare clic su "Shore Leave". Questo metterà fine alla vostra partita e fare in modo che i nemici facciano la loro mossa. Ora, un giocatore esperto di Civilization potrebbe obiettare: "Perché Shore Leave?" e non un antiquato End Turn?" Beh, il fatto è che la galassia non è il vostro unico terreno di gioco. Ce n'è un altro, ed è dove prendono vita i combattimenti.

Dopo aver selezionato una missione o un pianeta in cui si desidera atterrare, verremo condotti al secondo campo di gioco. Questo avviene al di fuori del pianeta selezionato ed è costituito da un vasto tappeto con tessere di forma esagonale, pieno di asteroidi e condotti spazio-temporali posizionati in modo casuale. Ma non è l'unica cosa ad essere casuale. Ogni pianeta ha una caratteristica peculiare, come asteroidi che provocano più danni del solito o più condotti spazio-temporali da sfruttare. Il pianeta genera a caso uno spazio di gioco e la sua caratteristica peculiare rende ogni battaglia diversa da quella successiva. Non solo questo offre al giocatore un cambiamento di tipo ambientale, ma permette anche una serie di scelte strategiche differenti quando ci troviamo in battaglia.

Come avrete notato, ho usato il gioco di parole "gioco da tavolo" molto spesso, quando mi riferisco ad una delle mappe che costellano il gioco. Uno dei motivi per cui ho usato questa parola è che è esattamente come vedo Starships: un enorme gioco da tavolo intergalattico. Questo porta alla domanda ovvia: "Chi sono i personaggi del gioco?".

Non è difficile immaginarlo, soprattutto sapendo quale sia il titolo del gioco, ossia le navicelle spaziali. Si inizia con due veicoli spaziali. Questi hanno diversi moduli che è possibile aggiornare con la risorsa Energy, stessa risorsa necessaria per comprare più astronavi. Ciò significa che si può scegliere se comandare poche ma potenti astronavi o un'intera flotta di astronavi. O una via di mezzo, se preferite.

Starships

Quando avete finito di personalizzare le vostre navi, allora siete pronti per la battaglia. Qui Starships inizia ad essere follemente divertente. Nel tentativo di superare in astuzia il nemico, prende vita un epico scontro intergalattico a scacchi, che risulta davvero accattivante. A un certo punto ho deciso di spazzare via un'intera federazione distruggendo il suo pianeta natale. Per sbaglio, ho cliccato oltre il menu che mi mostra quante possibilità ho di vincere la battaglia e il secondo menu che mi indica quante navi dovrò affrontare.

Con mia grande sorpresa, sono stato accolto da uno sciame di navi spaziali, mentre dalla mia ne avevo solo due a disposizione. Il tutto si è trasformato nel classico gioco del gatto col topo, dove ho cercato di mantenere le mie due navi principali lontano dal nugolo di nemici, mentre i miei combattenti più piccoli hanno iniziato a girare intorno alle navicelle e a colpire alle spalle a colpi di laser i nemici (se si colpisce da dietro o di lato, infatti, si subiscono più danni). Dopo quasi 40 minuti di intensa battaglia, ne sono uscito vincitore. E' proprio in questi momenti che mi sono goduto appieno il gioco. Peccato che questi momenti siano davvero molto pochi. Ciò significa che molte battaglie sono piuttosto inconsistenti e quasi completamente prive di interesse. Questo è solo uno dei diversi punti deboli di Starships.

Vi ricordate quando vi parlato del concept dell'avere più possibilità di vittoria all'interno del gioco e del fatto che non ci convinceva per niente? Lo stesso vale anche per i moduli di aggiornamento delle navi. È possibile aggiornare un modulo che permetta alla vostra nave di diventare invisibile. Un'idea interessante, in teoria. Ma in pratica significa che bisogna fare clic su un pulsante e la vostra nave diventa invisibile... di fronte al vostro nemico. Tecnicamente, si è invisibili, ma che importa esserlo se tutti sanno esattamente dove vi trovate? Se spostate la navicella, il mantello dell'invisibilità scompare e bisognerà attivarlo nuovamente. A cosa serve, dunque, l'invisibilità? Inoltre, se si spendono risorse per aggiornare il sensore, le navi occultate possono essere facilmente individuate, anche a grande distanza. A questo punto non vale la pena, o anche sprecare risorse su un sensore. Alcune aggiunte come questa ci appaiono davvero insensate.

Un altro punto debole significativo è la presentazione generale del gioco. Non solo gli effetti sono brutti, ma anche il menu e i font sono assolutamente ripugnanti. C'è tanto spazio vuoto ovunque nei menu e il testo è così piccolo che è necessario avere un buon paio di occhiali per riuscire a decifrare tutto. Molti potrebbero passarci su, ma se si gioca su un PC, non si può ignorare. Sì... PC. Quando ho iniziato il gioco per la prima volta ho scelto la modalità a finestra. Nessun problema, ho pensato, mi basta andare nelle impostazioni e modificarle a schermo intero e mentre sono lì, posso aumentare la risoluzione e cambiare altre piccole cose.

Con mia grande sorpresa, ho scoperto che non ci fosse nulla di tutto questo, se non un paio di impostazioni per l'audio e un box in cui è possibile selezionare lo schermo intero... in modalità finestra. Questo, unito al fatto che il gioco non ha alcun tipo di supporto con tastiera (sul serio, non si può nemmeno fare clic sulla barra spaziatrice per finire il turno), mi ha fatto rendere conto che Starships per PC, è in realtà un porting osceno. A questo punto, mi viene da pensare che sia addirittura meglio la versione iPad, quella originale, rispetto a questa versione PC.

Ecco perché, in apertura a questa recensione, ho detto di non aspettarvi una visita da parte di Sid, perché lui non verrà. Il gioco, in alcune cose è divertente, non c'è dubbio, ma il resto lascia molto a desiderare. Parecchio.

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06 Gamereactor Italia
6 / 10
+
Profondità tattica, cambi di scenari molto interessanti; quest divertenti; Gameplay intuitivo.
-
Interfaccia pessima; Idee strane; Il supporto PC è discutibile.
overall score
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