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South Park: Scontri Di-retti

South Park: Scontri Di-retti - Provato

Ubisoft torna con un secondo RPG a tema South Park, mantenendo intatto il suo umorismo tagliente ma apportando tante novità importanti.

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Se pensavate che Matt Stone e Trey Parker avessero esaurito in abbondanza le proprie idee con South Park: Il Bastone della Verità nel lontano 2014, vi sbagliate di grosso. Approdato su diverse piattaforme, il primo gioco dedicato alla popolare e irriverente serie animata si è rivelato un esempio unico nel suo genere, un meta-gioco che, attingendo a piene mani dal panorama videoludico, cinematografico e letterario di genere, ha completamente scompaginato le regole e riletto l'ambito del fantasy e degli RPG con quel classico tocco dissacratorio per cui Stone e Parker sono diventati lungamente noti.

E da lì, il passo per raggiungere lo status di capolavoro è stato piuttosto breve. Soprattutto per chi ama e segue con grande interesse lo show TV - che va avanti ad oltranza dal lontano 1997, reinventandosi e rinnovandosi stagione dopo stagione - l'esperimento videoludico con protagonisti Eric Cartman, Kenny McCormack, Kyle Broflovski e Stan Marsh è stato accolto con grande entusiasmo, anche in vista del fatto che, pur adattandosi perfettamente al nuovo medium e ai suoi schemi piuttosto rigidi, è rimasto intatto uno dei pilastri fondamentali della serie, quell'umorismo volgare e demistificatorio, che ha restituito un gioco incredibilmente originale e molto pungente.

Alla luce di un successo di pubblico e critica piuttosto unanime, Ubisoft ha voluto battere il chiodo finché è caldo, ed è così che dal palco della conferenza della compagnia all'E3 2015, Parker e Stone hanno annunciato South Park: Scontri Di-retti, un nuovo RPG che, oltre a modificare l'ambientazione del gioco precedente, apporta alcune novità importanti da un punto di vista del gameplay. Ad un recente evento tenutosi presso gli uffici di Ubisoft a Milano, abbiamo potuto dare una lunga occhiata ad un'ampia sezione del gioco sin dal suo inizio, e dopo il nostro hands-on con Scontri Di-retti, c'era solo un pensiero che ci ha attanagliato la mente: ma come diavolo fanno quei malati di mente (in senso buono, si fa per dire!) di Stone e Parker a partorire ogni volta delle idee così geniali?

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South Park: Scontri Di-retti
Photo: Ubisoft

Se l'ambientazione di South Park: Il Bastone della Verità strizzava l'occhio - o più precisamente prendeva per i fondelli - ai canoni del genere fantasy, traendo ispirazioni dalle più varie opere dedicate al genere, Scontri Di-retti ha una nuova "vittima sacrificale" da profanare: il genere super-heroes, che sempre più popola le sale cinematografiche e la TV, con pellicole e serie TV a tema. Prima, però, di lanciarci nel vivo della trama che, come avrete senza dubbio intuito, sarà completamente sopra le righe, siamo stati invitati a creare il nostro alter-ego south-parkiano, il "novellino", attraverso un semplice character editor. Qui, abbiamo potuto plasmare il nostro personaggio con gli attributi e gli abiti di nostro gradimento, anche se, va detto, i parametri a nostra disposizione sono piuttosto limitati. Non aspettatevi, dunque, di trascorrere ore e ore, come da prassi negli RPG, a modellare il vostro personaggio fino all'ultimo dettaglio perché potreste rimanere un po' delusi. In questo, dunque, il gioco non differisce molto dal primo episodio.

Ma non sarebbe stato di certo South Park senza il suo colpo di genio, anche nell'editor personaggi: già, perché, una volta conclusa la creazione del nostro avatar, è possibile selezionare il livello di difficoltà con cui affrontare il gioco scegliendo il colore della pelle del nostro novellino, dove "bianco latte" corrisponde al livello di difficoltà più basso fino, ovviamente, ad una colorazione più scura per indicare il livello massimo di difficoltà. Una chicca che gli appassionati della serie troveranno squisitamente assurda e perfettamente in linea con l'opera originale.

Una volta conclusa la creazione del personaggio, siamo stati catapultati nel mondo di South Park, dove si sta consumando una estenuante battaglia tra le fazioni protagoniste di Il Bastone della Verità. Noi, nei panni del Re del Regno e dotati di un potere straordinario, muoviamo così i primi passi nel mondo di gioco e iniziamo a prendere familiarità con le nuove meccaniche. La prima grande differenza che riscontriamo in Scontri Di-retti è che questa volta il nostro "Novellino" - così come, in un secondo momento, il nostro party - si muove lungo una griglia, dove apprendiamo le primissime basi di combattimento e come muoverci contro i nostri nemici. Questa breve fase tutorial, che prosegue anche in fasi successive a mano a mano che vengono introdotti nuovi elementi di gameplay, si conclude con il nostro arrivo nel giardino di casa Cartman dove, all'improvviso, entra in scena il bastardo ciccione, non più nei panni del Grande Mago, ma questa volta in quelli di un misterioso super-eroe chiamato The Coon.

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South Park: Scontri Di-retti

Trasformatosi in The Coon, Cartman informa i presenti che in città si stanno consumando efferati crimini, che hanno visto la scomparsa di numerosi gatti domestici, ed è così che chiama a raccolta i suoi compagni per formare la squadra di eroi al Coon Lair, cambiando in modo repentino il mood del gioco da fantasy a quello dei super-eroi. Cambiando il tema del gioco, solo perché Cartman con prepotenza ha deciso di interessarsi ad altro (e, di conseguenza, lo ha imposto ai suoi amici), ci ritroviamo da soli in giardino, senza più nessuno con cui giocare. E dunque, come farà il Novellino ad entrare nella famigerata banda di eroi e contribuire alla causa dei gattini scomparsi? Dopo aver esplorato l'ambiente circostante e aver trovato il modo di entrare nel Coon Lair, il nostro personaggio viene invitato da The Coon a compiere una missione di prova per scoprire se sia degno di entrare a far parte della squadra e, una volta superata, il nostro amato/odiato Cartman ci racconterà la storia di com'è nato il nostro personaggio. Vi lasciamo il gusto della scoperta perché, sulla base della classe che sceglierete tra le tre disponibili, vi verrà consegnata una sequenza sublime che vale la pena godersela da soli, senza alcuno spoiler da parte nostra.

Una volta stabilita la nostra classe di appartenenza, come tutti i super-eroi che si rispettino, dobbiamo costruirci la nostra fama e credibilità in quanto eroe. Per farlo, è necessario che il Novellino vada in giro a raccattare followers per accrescere la sua popolarità tramite Coonstagram, una parodia del popolare social network Instagram, con una mossa analoga con quanto fatto in Il Bastone della Verità con Facebook. Terminata questa primissima missione basilare, che ci consegna alcuni scatti esilaranti (vi consigliamo di dare un'occhiata ai vari hashtag usati per condividere le immagini sul portale - sono pura libidine di divertimento!), la ridente e innevata cittadina del Colorado si apre a noi nella sua immensità, mettendoci di fronte alle tre missioni - e un sacco di missioni secondarie, di cui purtroppo non possiamo parlarvi in sede di questa anteprima - che hanno rappresentato l'oggetto del nostro hands-on.

South Park: Scontri Di-retti

In particolare, in queste tre missioni abbiamo avuto occasione di scoprire come funzionano i combattimenti quando siamo in party e quanto organizzare una tattica ben precisa rappresenta la chiave di volta per vincere lo scontro. Ogni personaggio, incluso il novellino, vanta quattro abilità (di cui una speciale, attuabile dopo aver riempito un apposito meter), che vanno dai classici attacchi alle abilità difensive, come ad esempio difendere i compagni di squadra o curarli/resuscitarli nel caso in cui questi siano caduti sul campo di battaglia. Ciò che salta immediatamente all'occhio e che dà grande appagamento è il modo in cui le varie abilità dei diversi personaggi del party si amalgamano in modo omogeneo tra loro, oltre al fatto che è possibile effettuare degli attacchi combo davvero interessanti (e ovviamente moooolto originali!), che permettono di colpire più nemici contemporaneamente. Se queste parole possono avervi in qualche modo spaventato, facendovi pensare ad una semplicità del gioco, potete stare tranquilli: i combattimenti sono tutt'altro che facili, dove saper bilanciare correttamente le abilità di ogni singolo membro del party e riuscire a muoversi in modo tattico sulla griglia per aggirare o colpire i nemici fa senza dubbio la differenza. La sua struttura a griglia, infatti, invita i giocatori a riflettere sempre con molta attenzione su qualsiasi mossa effettuare, anche perché i nemici che affronteremo saranno, nella maggior parte dei casi, piuttosto agguerriti, e la vittoria non è sempre così scontata.

Le tre missioni oggetto del nostro hands-on ci hanno visto, nello specifico, visitare tre luoghi iconici della serie, ossia il Raisins (il locale parodia di Hooters), la scuola e la chiesa. Tutte e tre le missioni si sono rivelate molto divertenti, ciascuna con i propri momenti epici. Nel caso della scuola, il giocatore è invitato a scegliere con quale sesso si identifica e, nel caso in cui scegliate 'altro' (come accaduto nel nostro caso), sarete costretti a vedervela con una folla inferocita di Redneck. Com'è da tradizione dalla serie e come fatto in precedenza anche in Il Bastone della Verità, South Park: Scontri Di-retti non si risparmia alcun commento e presa di posizione a proposito argomenti di attualità, ma sempre con quel tocco dissacrante e sarcastico con cui la serie animata si è sempre distinta.

In tal senso, anche le due sequenze successive, quella del Raisins e quella in chiesa, riassumono perfettamente quale sarà il mood acido che troveremo all'interno del gioco. Nella missione al Raisins, probabilmente la più semplice tra quelle provate, i nostri eroi hanno il compito di portare in salvo Mosquito (il personaggio interpretato da Stan) dal gruppo di avvenenti giovani cameriere, che usano il loro fascino per sedurre (e farsi pagare fior fiori di mance) gli astanti. In questo caso, il combattimento, nonostante nel complesso non particolarmente difficile, è stato reso interessante grazie al fatto che le ragazze del Raisins possono usare la loro avvenenza/abilità per incantare momentaneamente alcuni membri del nostro party e schierarli contro di noi. La dinamica funziona molto bene e ci mette ancora una volta di fronte all'importanza che l'organizzazione e il muoversi tatticamente, anche prevedendo eventuali mosse dei nemici, cambiano in modo importante le sorti della nostra partita.

South Park: Scontri Di-rettiSouth Park: Scontri Di-retti

Ma se fino ad ora South Park: Scontri Di-retti vi è sembrato un gioco che ha toccato solo superficialmente lo stile spietato che caratterizza la sua controparte televisiva, è solo perché non vi abbiamo raccontato il combattimento ambientato in una chiesa cattolica. Siamo oramai tutti preparati a cosa Trey Parker e Matt Stone possano partorire con temi delicati di questo tipo e, senza deluderci, i due autori hanno affrontato a modo loro l'argomento. Non vi spoileremo nulla in termini di trama, ma vi basterà mettere insieme elementi come "due preti" e "bambino che entra da solo in una chiesa cattolica" per giungere alle vostre conclusioni. Sì, è esattamente quello che state pensando. O forse no, perché i risvolti sono talmente inimmaginabili, che anche le menti più fantasiose avrebbero difficoltà ad immaginare cosa hanno realmente ideato!

Durante l'esplorazione della mappa della città (e questo può avvenire sia a piedi sia tramite un sistema di viaggio rapido, sbloccabile in un secondo momento), da una missione all'altra, siamo stati introdotti ad un'altra importante novità del gioco rispetto a South Park: Il Bastone della Verità, ossia il sistema di crafting. Per farlo, dobbiamo recarci al fast-food Freeman's Tacos (il Freeman del locale è Morgan Freeman) e qui potremo non solo creare prodotti alimentari combinando tra loro due diversi cibi, ma possiamo anche creare utili item, come le pozioni e curativi, da usare sul campo di battaglia. Per trovare i nostri ingredienti, basta semplicemente esplorare e setacciare ogni angolo della mappa, entrando in negozi e case, in modo da rimpolpare il più possibile il vostro inventario.

Dopo le nostre tre ore abbondanti di hands-on con South Park: Scontri Di-retti, siamo usciti dalla prova con le idee molto chiare. Esattamente come Il Bastone della Verità, questo nuovo RPG a marchio Ubisoft fa dell'irriverenza e dell'imprevedibilità il suo piatto forte, puntando molto sull'umorismo feroce della serie TV originale (com'è giusto che sia), ma senza tuttavia sacrificare mai il gameplay, che in questo caso assiste ad una maggiore profondità rispetto al primo gioco. Le nostre tre ore in compagnia del gioco sono volate via senza che ne accorgessimo, anche grazie al fatto che sia le diverse cutscene sia le varie missioni da noi provate non ci sono apparse mai ripetitive, oltre al fatto che il tutto è perfettamente infarcito di quelle battute cattive e nonsense che scandiscono perfettamente il ritmo del gioco. Resta da vedere se tutto questo persisterà nella sua interezza, non appena avremo occasione di mettere le nostre mani sul gioco finale il prossimo 17 ottobre, ma siamo largamente fiduciosi.

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