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Rise of the Tomb Raider

Rise of the Tomb Raider

Lara Croft si è evoluta da sopravvissuta ad avventuriera a pieno titolo in questo nuovo potente capitolo della serie di Crystal Dynamics.

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Dopo che Lara Croft ha fatto un ritorno trionfale nel 2013 con il reboot sviluppato da Crystal Dynamics, non vedevamo l'ora di vedere in che modo si sarebbe evoluto ulteriormente questo nuovo concept in Rise of the Tomb Raider. E sebbene sia sin da subito evidente che lo studio abbia dato ascolto ai fan, raccogliendo i loro feedback relativi alla loro opera precedente, è altrettanto evidente che non ci troviamo di fronte a qualcosa di molto diverso per quanto riguarda la sua struttura e la sua idea di base. Il suo cuore è quello di un action-adventure, con alcuni elementi sandbox, in cui il giocatore ha molte aree da esplorare e scoprire, ed è caratterizzato da un mix tra action puro e stealth.

È passato del tempo da quel reboot e Lara adesso è un'avventuriera a pieno titolo. Suo padre, Richard Croft, ha trascorso gli ultimi anni della sua vita consumato dall'idea di trovare la chiave della vita eterna. Non stiamo parlando di una dieta equilibrata e una rigorosa attività fisica, quanto piuttosto di una sorta di manufatto antico. Suo padre è stato ridicolizzato dalla stampa per la sua ricerca ossessiva, e una volta caduto in disgrazia, ha deciso di porre fine alla sua vita. Lara, sconvolta, si prende carico della missione e decide di andare alla ricerca di ciò che il padre cercava da tempo e riscattare il suo nome.

È questo il punto di partenza da cui si dipana una storia che sembra intrecciare vicende à la Codice da Vinci e Indiana Jones - con la differenza che si tratta di un plot leggermente più semplice e con meno colpi di scena. Lara raggiunge una tomba in Siria in cerca di indizi, trova il sepolcro vuoto e viene bloccata da un antico ordine chiamato Trinity. Come avrete di certo intuito, nasce una sorta di competizione tra la signorina Croft e questi tipi malvagi nel rintracciare gli indizi che portano all'ambito reperto. Può sembrare un po' noioso e in un primo momento abbiamo pensato che avremmo dovuto un po' criticare Crystal Dynamics per questo aspetto, ma mentre il gioco va avanti, la storia diventa sempre più complessa e coinvolgente. Il tutto viene aiutato dal fascino irresistibile di Lara stessa, e alla fine siamo riusciti a farci coinvolgere a tal punto che abbiamo iniziato a ignorare i contenuti secondari, tanta la voglia di sapere come sarebbe andata a finire la storia.

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Rise of the Tomb Raider

Il gioco potrebbe essere descritto come una serie di piccoli sandbox accorpati ad un paio più grandi. Si procede andando avanti nelle missioni, che normalmente permettono di accedere a nuove aree da esplorare. Si tratta di un interessante connubio tra un titolo action/adventure ben sceneggiato e un titolo esplorativo basato su un open-world.

Un settore che è stato decisamente ampliato rispetto a Tomb Raider sono le Tombe Sfida. Ce ne sono nove in totale e queste sezioni si concentrano esclusivamente sulla risoluzione di puzzle, che sono forse uno degli aspetti più interessanti del gioco. Sebbene non siano eccessivamente difficili, richiedono un po' di ragionamento, e forniscono una piacevole pausa tra un episodio della storia e l'altro. I premi che otteniamo alla fine di ciascuna tomba sono tutte abilità che non potremmo sbloccare altrimenti nel nostro albero delle abilità e queste certamente renderanno la vita di Lara Croft più facile, anche se non sono necessarie al completamento del gioco. Queste tombe generalmente fanno uso di una meccanica più profonda e più ragionata. Vorremmo porre l'attenzione su una in particolare, chiamata Old Cistern, che ci ha offerto un puzzle design davvero particolare, pur rimanendo perfettamente logico per tutto il tempo. Questo è un Tomb Raider molto classico, seppure in forma moderna, e ci siamo molto divertiti in sua compagnia durante il nostro play-through.

Un altro aspetto interessante di Rise of the Tomb Raider è che è pieno di collectible. Ci sono anche collectible che permettono di sbloccare altri oggetti. Non abbiamo mai visto un numero di collectible così importante al di fuori del franchise Assassin's Creed. Alcuni di questi sono più accattivanti rispetto ad altri, come ad esempio un sistema di linguaggi con cui si leggono vari documenti o murales e salendo di livello aumenta la vostra comprensione di una data lingua e questo a sua volta vi permetterà di leggere monoliti per sbloccare ulteriori ricompense. Il sistema è davvero bello, ma altri oggetti da collezione - come ad esempio monete e cache di sopravvivenza - sono più o meno impegnativi e vale la pena raccoglierli solo se siete intenzionati a completare interamente il gioco.

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Il combattimento è piuttosto vario, offre un sacco di opzioni, indipendentemente dal fatto che preferiate agire di nascosto o prendere spunto da Han Solo, e lanciarvi diretti in battaglia. Noi abbiamo preferito adottare un approccio più stealth, utilizzando le abilità furtive di Lara e il suo arco, ma il gioco vi porrà di fronte ad alcune sezioni scriptate in cui non potrete usare questo stile di gioco. Quindi, piuttosto che essere un titolo che permette al giocatore di decidere liberamente il proprio stile di gioco, Rise of the Tomb Raider è più il caso di un gioco che vi offre un'esperienza variegata in cui possiamo utilizzare i diversi stili di gioco per la maggior parte del tempo, ma non sempre. È un po' un peccato perché il gameplay è più divertente quando le opzioni a disposizione sono meno "telefonate" rispetto a quando diventa un gioco action basato su un sistema di copertura standard.

Non si tratta di uno sparatutto basato su copertura mediocre, assolutamente, ma semplicemente non riesce ad andare oltre i soliti e oramai stanchi cliché. Non è che non giustifichiamo un paio di luoghi comuni, è solo che abbiamo giocato a qualcosa di meglio in giochi decisamente più vecchi. Vi sono, tuttavia, anche scene memorabili, che ovviamente non vi spoileremo, ma ce n'è una, una specie di pesca sul ghiaccio, che ci è piaciuta davvero tanto, in quanto la componente stealth si amalgama bene a quella action.

Il crafting e la caccia sono due componenti importanti del gioco. Conigli, scoiattoli, orsi, uccelli, cervi, leoni di montagna ... l'elenco potrebbe continuare all'infinito. Funziona in un modo molto simile a Far Cry, per cui avrete bisogno di una certa quantità di pelli per produrre una borsa o una sacca, e alcune prede sono disponibili solo in aree specifiche. Il sistema funziona molto bene nel complesso, anche se alcuni richiedono un po' troppi conigli per i nostri gusti.

Rise of the Tomb Raider è sensazionale in quanto ha ambientazioni splendide e l'eroina è semplicemente sbalorditiva. Magari alcuni potrebbero pensare che ambientare un'avventura in Siberia (per la maggior parte del tempo) possa risultare alla lunga ripetitivo, ma non è così. Infatti, le sezioni innevate si mescolano a quelle con ambientazioni lussureggianti, a sezioni acquatiche, grotte, templi, e altro ancora. Peccato che la stessa cura e attenzione ai dettaglinon sia stata messa negli altri membri del cast.

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Non c'è alcun dubbio di chi sia l'unico e vero "protagonista" per ciò che riguarda la cura dei dettagli di questo gioco, e non importa quanto sporchi o innevati siano, i capelli di Lara sono sempre incredibilmente perfetti. Addirittura, quel piccolissimo dettaglio in cui lei si sciacqua rapidamente la sua coda di cavallo dopo aver fatto un tuffo è la ciliegina sulla torta. Tuttavia, non sono mancati alcuni problemi durante la nostra esperienza. Il gioco si è freezato una volta e abbiamo anche rintracciato qualche bug fisico piuttosto strano dopo un'esplosione. Ma in ogni caso, nulla di grave e niente che abbia davvero compromesso la nostra esperienza.

Per quanto riguarda l'apparato audio, questo forse risulta un po' prevedibile, ma al tempo stesso di buona qualità. Detto questo, vi anticipiamo che a volte i suoni risultano utili tanto quanto i segnali visivi. Nel complesso, Crystal Dynamics si è preoccupata molto di aiutare i giocatori a capire come muoversi negli ambienti senza ricorrere necessariamente a frecce d'oro incandescenti e simili (anche se l'"istinto di sopravvivenza" di Lara può essere utilizzato per identificare oggetti chiave e indizi). Dopo alcune ore di gioco, questi segnali diventano parte integrante dell'esperienza e non avrete alcun problema a muovervi o a capire il layout del mondo.

Un aspetto che è stato cambiato rispetto all'ultimo gioco sono i contenuti aggiuntivi oltre alla campagna principale. Piuttosto che aggiungere una modalità multiplayer poco ispirata, hanno introdotto una novità chiamata "spedizioni", in cui è possibile rigiocare le missioni in diverse modalità. Per rendere le cose ancora più interessanti vi è un sistema di carte collezionabili con cui potrete "agghindare" Lara (che si tratti di abilità, equipaggiamenti o riduzione salute). Si tratta di un sistema molto profondo e una modalità piacevole, che aggiunge fascino ulteriore e durevole per coloro che vogliono veramente imparare a padroneggiare le meccaniche di gioco.

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Forse la cosa più interessante è la modalità Remnant Resistance, in cui potete personalizzare una missione e maggiore è la sfida impostata, maggiore è la ricompensa. Potete guadagnare pacchetti così come i crediti per acquistare pacchetti giocando la campagna e la modalità spedizioni, e anche se potrete acquistare un extra usando soldi veri, potrete comunque guadagnare una bella selezione di carte semplicemente giocando.

In conclusione, Rise of the Tomb Raider è un'altra dimostrazione della forza insita in Lara Croft e nel prodotto di Crystal Dynamics. Ovviamente non può espandersi ulteriormente in quanto si tratta di un concept già di suo immenso, ma ci sono comunque una cosa o due che ci spingono a stare un po' più stretti con il voto, ma si tratta senza dubbio di un gioco molto divertente. Microsoft ha fatto davvero bene ad investire in questa esclusiva, in quanto si tratta di un'opera davvero molto buona.

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08 Gamereactor Italia
8 / 10
+
Impressionante a livello visivo; Bel mix di meccaniche; Storia un po' cliché ma ben narrata; La modalità Spedizioni allunga l'esperienza; Buona la modalità stealth; Le tombe sfida sono molto divertenti.
-
Alcune sequenze sono un po' sottotono; Il gunplay e il sistema di copertura non sono eccezionali come il resto del gioco; Il gran numero di collezionabili potrebbe non esaltare tutti i giocatori.
overall score
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RECENSIONE. Scritto da Bengt Lemne

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