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Resident Evil 7

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Capcom si prepara a sfornare il settimo capitolo della sua longeva serie horror, e a quanto pare i fan di vecchia data hanno molto da festeggiare.

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Le cose iniziano pian piano a farsi bollenti ora che il lancio di Resident Evil 7 si avvicina, anche perché Capcom ha aggiornato la demo in modo da permettere ai fan di scoprire qualcosa di più prima del debutto ufficiale atteso il prossimo mese. Recentemente, abbiamo avuto la possibilità di dare un'occhiata più da vicino a circa quattro ore del titolo presso la sede londinese di Capcom, e questo hands-on ha aumentato a dismisura il nostro hype nei confronti del gioco.

Quando il titolo è stato rivelato per la prima volta all'E3, molti giocatori, soprattutto i fan della serie, erano molto preoccupati del fatto che il gioco non avesse in alcun modo l'aspetto di un titolo della serie Resident Evil, ma piuttosto assomigliava a qualcosa come P.T., la demo di Konami pubblicata nel 2014. Il passaggio alla prima persona, la mancanza di volti riconoscibili, e un brand in cui l'aspetto horror ha sempre di più tenuto un basso profilo, soprattutto nelle ultime iterazioni, hanno contributo a confondere e a preoccupare i giocatori. È dunque questa la fine di Resident Evil come lo conoscevamo? Si tratta di un approccio totalmente nuovo?

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Anche la demo ha contribuito ad alimentare ulteriormente questo senso di preoccupazione. Certo, ci sono un sacco di segreti da scoprire, ma in fin dei conti, non bisogna fare altro che girovagare per le anguste stanze di questa casa abbandonata, dare un'occhiata in giro, e rovistare con l'intento di trovare oggetti. Ha più le fattezze di un teaser, è chiaro, ma in fin dei conti non offre alcun indizio su come realmente sarà il gioco nella sua versione finale.

Quando ci siamo buttati a capofitto nella sezione estesa di Resident Evil 7 che Capcom ci ha permesso di giocare, che è a circa un'ora dall'inizio del gioco, abbiamo notato molto rapidamente quanto l'esperienza sia diversa dalla demo, e quanto assomigli molto di più a Resident Evil. Le quattro ore che abbiamo giocato erano piene zeppe di enigmi esattamente come i classici Resident Evil. Ovviamente non vi spoilereremo quali sono e come risolverli, ma ci siamo trovati di fronte a molte occasioni in cui è necessario risolvere un puzzle per avanzare, un aspetto che i fan della serie apprezzeranno senza dubbio.

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Inoltre, torna la possibilità di gestire il nostro inventario, un aspetto che qui è di vitale importanza. Certo, è già nella demo abbiamo avuto un piccolissimo assaggio di questa caratteristica, ma non ci si rende conto di quanto sia effettivamente importante fino a quando non si va più a fondo del gioco, dal momento che abbiamo iniziato con dodici slot disponibili e molto presto abbiamo dovuto compiere l'ardua scelta di decidere cosa tenere e cosa scartare, proprio come nei giochi del passato. Conviene raccogliere le erbe verdi (che fanno anche loro un gradito ritorno) o dobbiamo continuare ad ammassare munizioni? Ogni oggetto deve essere attentamente preso in considerazione.

La ragione per cui la cura e la precisione sono così importanti è perché questo è un gioco survival in cui ogni errore si paga a caro prezzo. Quando appaiono i nemici, è necessario dosare per bene la quantità di proiettili e cercare di non essere colpiti in modo da riuscire a preservare kit medici e le erbe per le situazioni più complesse. Abbiamo visto un altro giocatore mentre affrontava due nemici piuttosto difficili: ha usato tutte le sue munizioni, il che ha significato, per riuscire ad andare avanti, che è dovuto necessariamente andare in giro a cercare munizioni se non voleva rimetterci la pelle. L'enfasi sulla componente survival sarà un aspetto che farà sicuramente piacere ai fan del genere, in quanto vi è un chiaro accento sulla vostra vulnerabilità.

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Stilisticamente, rimanda a Resident Evil in tutto. Ad esempio, i fan della serie apprezzeranno piccoli tocchi come il rumore sinistro e iconico di quando recuperate elementi fondamentali, così come la presentazione di questi elementi una volta che li esaminate. I piccoli sottili tropi che hanno caratterizzato la serie negli anni d'oro sono sparsi in tutta l'esperienza, ed è impossibile non farsi travolgere dalla nostalgia. Anche i più piccoli dettagli sono ben fatti, come una scatola fragile che deve essere fatta a pezzi con il coltello per riuscire a entrare in possesso di ciò che custodisce all'interno.

Per quanto siamo convinti che sia un gioco Resident Evil sotto alcuni aspetti, ce ne sono altri per cui non lo sia, ma questo non deve essere letto necessariamente come un punto negativo. La chiara distinzione tra questo e altri titoli della serie è la prospettiva in prima persona, se n'è parlato molto da quando il gioco è stato annunciato. Invece di essere esattamente dietro le spalle del protagonista, ora abbiamo la possibilità di osservare ciò che accade in prima persona.

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Per calmare i timori che molti di voi potrebbero avere, vi diciamo sin da subito che la visuale in prima persona funziona molto bene, e ci è piaciuto come viene controllata: si è rivelata fluida e reattiva, anche durante il combattimento e, soprattutto, durante i nostri movimenti. I datati e complicati controlli complicati dei giochi di Resident Evil sembrano oramai solo un vago ricordo, in quanto si tratta di un'esperienza che consente di rispondere alle situazioni con facilità.

Il combattimento si comporta esattamente come qualsiasi altro gioco in prima persona. Avevamo a disposizione una manciata di armi nella sezione che abbiamo giocato, e si mira con il grilletto sinistro e si spara con il destro. Inoltre abbiamo a disposizione un coltello si riceviamo nella fase iniziale del gioco, e questo può essere utilizzato sia in situazioni disperate sia per fracassare scatole e piccoli oggetti. Ciò che rende questo ancora migliore è il fatto che tutti i vostri oggetti, non solo armi, possono essere assegnati ad un tasto di selezione rapida sul D-pad, quindi se siete a corto di munizioni per la pistola durante un combattimento, è possibile passare rapidamente al vostro coltello o ad un kit curativo, per esempio.

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Il combattimento rapido è importantissimo in Resident Evil 7, dal momento che i nemici che affronterete non sono solo potenti, ma hanno anche la tendenza a sorprendervi, costringendovi a prendere decisioni rapide. Ciò è aggravato dal fatto che non è possibile mettere in pausa quando si ha accesso al vostro inventario che, seppur realistico e aggiunga maggiore tensione, abbiamo trovato molto frustrante quando avevamo un nemico alle calcagna.

Questi nemici variano dalla famiglia Baker ad altri come i Molded, che sono creature che emergono da una melma che ricopre alcune aree del gioco, proprio come i simbionti di Spider-Man. Questi ricordano un po' i Rigeneratori di Resident Evil 4, e proprio come i membri della famiglia Baker, possono assorbire grandi quantità di danni, un aspetto che rafforza ulteriormente l'aspetto survival.

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Da quello che abbiamo visto, il format del gioco è il seguente: un breve sezione puzzle/esplorativa di seguita da un breve combattimento (che potrebbe includere un mini-boss), risciacquare e ripetere. A nostro avviso questo modus operandi funziona in modo eccellente, dal momento che il combattimento è nella maggior parte dei casi stressante e intenso, e quindi sezioni più lente si rivelano una manna dal cielo, mantenendo l'esperienza variegata e offrendo un diverso livello di difficoltà. Come abbiamo detto, però, non è mai chiaro quando questi si apprestano ad arrivare, il che significa che si sta costantemente sulle spine.

Mantenere una certa direzione nel gioco era un altro un aspetto di cui eravamo preoccupati quando siamo entrati nella sala principale della casa della famiglia Baker. In questa sala ci sono un sacco di porte e un sacco di opzioni per quanto riguarda il modo in cui procedere, e avevamo il timore di restare bloccati, e in realtà non è andata così. Le poche volte in cui non eravamo sicuri di dove andare, ci è bastato esplorare un po' i dintorni rapidamente, quindi possiamo dire che da questo punto di vista l'esperienza è piuttosto equilibrata.

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Un altro modo in cui Resident Evil 7 ci riesce è nascondendo le soluzioni di altri problemi in sezioni che possono essere risolte dal giocatore, quindi se ci sono tre percorsi, gli ultimi due non saranno disponibili fino a quando non si è completato il primo, che consente di accedere al secondo e al terzo. Provare cose diverse, esplorare, e vedere quali elementi possono essere importanti, è un altro aspetto fondamentale in Resident Evil 7, e anche se a volte può sembrare un po' assurdo dove trovare un elemento chiave, non è mai nascosto in maniera impossibile.

Finora abbiamo discusso molto sull'aspetto survival dell'esperienza di Resident Evil 7, quindi ora ci concentreremo sul lato horror. Resident Evil 7 mette in gioco tutti gli elementi necessari, facendoci temere l'ignoto, chi (o cosa) ha mai causato il mistero che aleggia attorno alla famiglia Baker.

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Ci sono due aspetti di Resident Evil 7 che lavorano in modo sinergico per dare vita ad un'atmosfera spaventosa, e il primo di questi è l'audio. Abbiamo giocato con le cuffie, e la qualità del suono era eccellente. Per la maggior parte del gioco è stranamente tranquillo e ciò che funziona bene qui è il fatto che è possibile sentire i propri passi strascicati e gli scricchiolii sul pavimento, anche se questo può spesso trarre in inganno, perché ti porta a pensare di star ascoltando i passi di qualcun altro. Sentire piccoli ed impercettibili rumori intorno a voi funziona alla grande e tiene il giocatore costantemente sulle spine.

L'altra cosa che funziona bene è l'illuminazione, in quanto vi è molto poca luce, ma quella che c'è produce un sacco di ombre. Nella sala principale di cui abbiamo fatto accenno in precedenza, ad esempio, c'è una luce dietro un ventilatore, e più volte ce la siamo fatti addosso per l'ombra del ventilatore.

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Non possiamo parlare di un sacco di dettagli narrativi, ma ci preme dirvi che la tecnica del found footage è stata utilizzata con grande efficacia. Come coloro che hanno giocato la demo già sanno, non solo funziona come sub-genere cinematografico, ma il giocatore ha anche l'opportunità di filmare quanto accade perché dietro la macchina da presa. La cosa più bella è che questo non è solo dà un senso di spettralità alla situazione, ma in realtà ha uno scopo utile, dal momento che i luoghi che si vedono nel video sono accessibili in seguito quando si torna a giocare nei panni del protagonista, nel senso c'è una interazione netta tra ciò che si vede nel nastro e ciò che si vede al di fuori di esso.

Un'altra cosa su cui possiamo fare un commento riguardo alla narrazione è che i pochi dettagli che abbiamo visto ci sono apparsi molto buoni, e hanno offerto una storia intrigante che coinvolge la famiglia Baker, e non vediamo l'ora di scoprire in che modo si dispiegheranno i suoi misteri non appena il gioco completo sarà disponibile dal prossimo 24 gennaio.

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