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Onimusha: Warlords

Onimusha: Warlords

Capcom ha fatto risorgere un altro titolone dal passato, anche se non è pulito e graficamente perfetto come RE2.

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Una gemma nascosta degli archivi di Capcom, un tuffo nel passato: questi sono due cliché che possono essere utilizzati per descrivere il ritorno di Onimusha, questa volta sulle attuali piattaforme e PC. Certo, non fa un ritorno in pompa magna come Resident Evil 2, ma ha sicuramente un suo perché.

Per coloro che se lo sono perso la prima volta, Onimusha nasce dal genio di Yoshiki Okamoto, che voleva creare una versione ninja di Resident Evil ambientata nel periodo Sengoku del Giappone feudale. Se ciò non fosse abbastanza epico, la storia segue Samanosuke, un samurai in missione per salvare una principessa dai demoni in un castello. Accanto a lui c'è un ninja femmina, Kaede.

Il personaggio con cui trascorrerai la maggior parte del tempo è il nostro impavido samurai, ma si iocherà anche in compagnia di Kaede. Oltre ad ulteriori personaggi giocabili, ci sono alcune altre cose che prende in prestito dai primi giochi di Resident Evil. Tra questi, abbiamo la risoluzione di enigmi, (come trovare medaglioni per aprire le porte), un castello giapponese simile a un palazzo pieno di trappole e un laboratorio, sfondi pre-renderizzati, una telecamera fissa ed erbe verdi ... sì, esatto, proprio quelli.

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Il nostro eroe è un abile spadaccino che deve farsi strada lungo il castello, uccidere mostri e collezionare anime di demoni. Il sistema di combattimento non è il tipico hack and slash dell'epoca, ma piuttosto un'esperienza più riflessiva; devi combinare bloccare, neutralizzare, attaccare e preparare l'arma per ottenere il massimo dalle abilità del tuo samurai.

Giochi come Dark Souls potrebbero dover pagare debito al sistema di combattimento visto qui, ma in seguito troverai un arco e una freccia e persino una pistola che è molto simile a un fucile, che è perfetto per massacrare alcuni dei boss.

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Ci sono diversi combattimenti contro i boss da affrontare, che portano a una resa dei conti definitiva con Fortinbras: una creatura simile a un serpente che è il re dei demoni. Una volta che i demoni sono stati uccisi, rilasciano le loro anime che devono essere assorbite e che possono essere utilizzate per potenziare le tre spade magiche principali e tre sfere diverse che - man mano che diventano più potenti - possono essere usate per aprire varie porte attorno al castello.

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C'è un bel po' di backtracking, l'apertura di nuove porte in aree precedentemente visitate, eppure il gioco non diventa stantio, dato che la maggior parte delle volte si celano dietro di esse nuovi mostri che vogliono ucciderti. La prima volta, abbiamo completato il gioco in circa tre ore e cinquanta minuti, ma c'è un trofeo per chi termina l'esperienza in meno di tre. Magari per alcuni potrà sembrare un gioco breve, ma ci è sembrato giusto.

Purtroppo, non puoi scegliere con quale giocatore iniziare e sei obbligato a prendere il controllo di Samanosuke, il che significa che Warlords non contiene il sistema di "zapping" di RE2. In RE2 ciò significava che i giocatori potevano cambiare personaggio e ripetere la storia in modo diverso, ad esempio, facendo la prima run con Leon, il secondo con Claire o viceversa. Il secondo playthrough con l'altro personaggio sarebbe stato quindi direttamente influenzato dle tue azioni dalla prima partita, come ad esempio prendere determinate armi, interagire con alcuni NPC e un combattimento con un enorme alligatore sanguinante.

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Tuttavia, c'è un bel po' di "replay value" in quanto ci sono alcune difficoltà da superare e molte cose da trovare come file e scatole di puzzle. Ci sono anche nuovi costumi da sbloccare - chi non vorrebbe uccidere mostri vestiti come un panda gigante? Puoi accedere ad un nuovo minigioco se raccogli tutti gli oggetti di un certo tipo, il che è piuttosto divertente.

Quindi è un remaster e non un remake, il che significa che fondamentalmente è lo stesso gioco, solo un po' più bello esteticamente e completo di una modalità facile, che è sbloccata sin dall'inizio. Questi cambiamenti gli permettono di essere davvero molto divertente, ed è comunque molto divertente colpire e farsi strada lungo il Giappone feudale, facendo a pezzi mostri che sembrano usciti dal folklore giapponese.

La grafica appare molto più fluida e le texture sono state lavorate per renderle più nitide. Anche i filmati, il gioco principale e gli sfondi sono stati aggiornati, ed è stata aggiunta la piena compatibilità widescreen, il che significa che non ci sarà quel fastidioso bordo attorno allo schermo che abbiamo visto di recente con l'ultima versione di Castlevania.

Non fraintendeteci, la grafica non è eccezionale e non sembra un gioco di console moderno, ma non toglie nulla all'esperienza. Questo è un gioco che si basa sulla trama, sulla colonna sonora e sul gameplay. A proposito, la colonna sonora è perfetta, con un tocco tipicamente tradizionale. Il doppiaggio è un po' antiquato a volte, ma è comunque armonico, e ci è davvero piaciuto. Gli effetti sonori della spada un po' arcade sono comunque davvero soddisfacenti quando si ammazza un demone. Tutto ciò completa l'esperienza e funziona davvero bene.

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Essendo a telecamera fissa, occasionalmente si capovolge e si perde sullo schermo (la rampa a spirale alla fine è stata particolarmente difficile da monitorare). Magari stai pensando che questo sia un aspetto negativo, ma sorprendentemente non lo è. Aggiunge una strana sensazione di nostalgia, ricordandoci alcuni dei giochi più belli di uno dei periodi più creativi della storia di PlayStation.

Quindi, cosa significa questo per il futuro? Anche se non ha ottenuto la sgargiante revisione che abbiamo visto nel remake del gioco migliore del franchise di Resident Evil, la nave ammiraglia di Capcom, riesce comunque a convincere? Speriamo senz'altro che questo porti ad ulteriori remaster, preferibilmente remake, o anche a nuove iterazioni. Immagina un nuovo Onimusha, Nemesis che ti insegue, o anche un nuovo Dino Crisis che sia buono come il prossimo Resident Evil 2. La fine di questo mese potrebbe aprire la strada a qualcosa di più.

Per riassumere, se ami i primi tre giochi di Resident Evil o la serie di Onimusha, non devi in alcun modo lasciarti scappare Warlords. La storia, l'aspetto più nitido e il gameplay ti inonderanno di nostalgia. Per chiunque non sia abituato al gioco ma interessato al tema, vale comunque la pena darci un'occhiata, dato che è ancora abbastanza buono, e Onimusha: Warlords ha alcune meccaniche di gioco davvero divertenti. Fa ritorno da un'era d'oro, ma dimostra anche che i grandi giochi invecchiano bene.

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08 Gamereactor Italia
8 / 10
+
Bella storia e gameplay coinvolgente; Molto divertente anche dopo tutti questi anni.
-
A livello grafico è un po' datato; Un po' troppo breve per alcuni.
overall score
Questo è il voto del nostro network. E il tuo qual è? Il voto del network è la media dei voti di tutti i Paesi

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