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Assassin's Creed: Revelations

Assassin's Creed: Revelations

La trilogia di Ezio si conclude, cercando di chiudere il cerchio iniziato due anni fa con Assassin's Creed 2. Ci spostiamo in Turchia, pronti per sapere la verità...

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Da quando Ubisoft ci ha dato Ezio e la serie di Assassin's Creed ha raggiunto il suo pieno potenziale, abbiamo iniziato a sentire storie del leggendario Altaïr. Eppure, quei racconti non avevano molto a che fare con la noia del primo gioco.

Dato che il titolo dell'ultimo gioco di questa serie, "Revelations", implica che vi siano delle risposte, per la verità emergono anche nuove domande.

Ezio si trova a Costantinopoli, dove sta cercando le chiavi per sbloccare i segreti della biblioteca di Altaïr a Masyaf, e proprio come nei giochi precedenti si imbatte in persone tratte dai libri di storia. Ci sono un sacco di avvenimenti e, a differenza giochi precedenti, non vi sono mai flash forward di qualche anno. Una buona cosa, data l'età avanzata di Ezio in questa avventura.

È dai tempi di Assassin's Creed II che Ubisoft ha dimostrato di saper creare grandi personaggi e costruire solide relazioni. Anche se questa volta ci possono essere meno personaggi, questi sono ancora perfettamente ritratti ed è un piacere vederli interagire.

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Assassin's Creed: Revelations

Altaïr, il personaggio principale del primo gioco, ha trovato una via per tornare alla ribalta, ed per l'occasione gli è stata data una personalità più interessante. È bello vederlo di nuovo in azione, sia da giovane che da vecchio. Il gioco non ci permetterà di trascorrere molto tempo con lui, ma il tempo trascorso in sua compagnia è prezioso, e riempie i buchi nella storia, aiutando a dipingere il quadro di una leggenda che si allinea bene con le vicende del primo gioco.

L'unica cosa che manca nella storia è un vero cattivo. Precedentemente avevamo Rodrigo e Cesare Borgia su cui concentrarci, ma questa volta manca un obiettivo chiaro ed evidente. Quella che stiamo seguendo, invece, è una storia di alleanze ed alleati, che condividono dialoghi amichevoli e interessanti con il nostro eroe, e cattivi le cui motivazioni e ambizioni si svelano appena prima di essere sostituite da un'altra minaccia.

I momenti di tranquillità con i nostri alleati sono affascinanti e credibili, e la serie ha davvero fatto passi da gigante rispetto alla prima iterazione. Mi capita spesso di dimenticare quanto divertente può essere un dialogo, e con una inattesa battuta da nerd durante i primi dieci minuti di gioco, nonché qualche commento tagliente sull'età di Ezio, Ubisoft assicura di farci sorridere anche questa volta.

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Non ci sono molti cambiamenti dal punto di vista dal gameplay di Brotherhood. Si può correre, ci si può arrampicare e combattere più o meno come prima. Una nuova aggiunta è la lama uncinata, che facilita le scalate, e permette anche di scorrere verso il basso con cavi tesi tra un edificio e l'altro.

Il cambiamento più grande, tuttavia, si riscontra nelle bombe. Non ci vuole molto tempo prima che Yusuf, leader degli assassini Costantinopoli, insegni a Ezio l'arte di fabbricare le bombe.

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Non ci sono molte limitazioni imposte riguardo al tipo di bombe che si possono creare. La calotta esterna decide se la bomba esplode al momento dell'impatto, se è cronometrata da una spoletta o se deve incollarsi alla superficie verso cui viene lanciata. Il contenuto della bomba determina la sua funzione: può distrarre, menomare o uccidere. Si tratta di un sistema robusto, che aggiungerà molti strumenti essenziali al nostro equipaggiamento, a patto di dedicare un po' di tempo all'apprendimento e alla sperimentazione.

Nel suo ruolo di mentore, Ezio delega gran parte del lavoro. In particolare nella nuova "Den Defence", un elemento che entra in gioco ogni volta che i Templari cercano di penetrare nel territorio di Ezio. È una specie di modalità "tower defense", dove le truppe dei Templari si muovono lungo una strada in cui è possibile inserire barricate di vario genere. Tutto, da semplici macerie fino a un muro difeso da un cannone, può essere piazzato. Sui tetti è possibile piazzare le proprie truppe armate di fucili, balestre e altro ancora.

Gli attacchi delle truppe nemiche avvengono quando la nostra operazione ha attirato troppo l'attenzione. Praticamente tutto quello che crea un potenziale vantaggio, sia che si tratti di conquistare un nuovo territorio che di reclutare nuove persone o, anche, di rinnovare i negozi, attira l'attenzione dei Templari, e a volte può essere un po' fastidioso dover corrompere la gente e sbarazzarsi di testimoni, solo perché si vuole investire in una sartoria. Più volte ci siamo visti costretti a rimandare la ristrutturazione dei negozi, ergo a generare reddito, perché non avevamo la pazienza di dover "ripulire" la città dai Templari, ed evitare di dover combattere una nuova crociata.

Tuttavia, c'è un rimedio. Essendo un nobile e affascinante signore, Ezio recluta continuamente nuove persone per la sua causa. Queste reclute fanno esperienza sia partecipando alle missioni di Den Defence che agli altri incarichi.

Assassin's Creed: Revelations

Quella che in Assassin's Creed: Brotherhood era solo una piacevole pausa, è stata completamente riempita di contenuti in Revelations. Un buon numero di città del Mediterraneo possono essere conquistate inviando truppe in missione, e queste città forniscono il denaro e l'esperienza necessari per fare salire di livello le nostre reclute.

Infine, una volta che le reclute sono abbastanza potenti, è possibile collocarle in modo permanente in un luogo, in modo che non ci si debba più preoccupare di difenderlo. È una bella soluzione per l'enorme carico di lavoro a cui viene sottoposto Ezio, ma le sue giornate lavorative restano comunque piuttosto lunghe.

Dopo aver trascorso diversi decenni in Italia, Ezio non è l'unico ad avere bisogno di un cambiamento di scenario. Costantinopoli è perfettamente adatta per il più internazionale dei fiorentini. La città è enorme, e pur mancando dei grandi spazi aperti di Roma, è una vera metropoli del XVI secolo. Lo sviluppatore è riuscito a creare una sensazione di autenticità, ed è difficile trovare qualcosa che sembri strano o fuori luogo. Non siamo così tanto invogliati ad esplorare questa volta, ma possiamo comunque raccogliere i dati Animus che ci aiutano a far luce sulla situazione di Desmond (del quale è diventato un po' difficile tenere traccia, date le tre storie parallele che attraversano i secoli).

Desmond, che in realtà dovrebbe essere il personaggio principale della serie, è intrappolato nel mondo dell'Animus, dove incontra un personaggio spesso citato, ma fino ad ora invisibile. La cosiddetta isola Animus è uno degli angoli più oscuri del programma, e quando Desmond trova nuovi frammenti inizia a ricordare. Le cose sono decisamente inattese, creando alcuni dei più strani momenti della serie.

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Ancora una volta Jesper Kyd è stato incaricato di comporre la musica, facendo un lavoro straordinario. C'è spazio sia per le melodie tranquille che per momenti esplosivi. È un piacere da ascoltare, e fin'ora è certamente la migliore colonna sonora della serie.

Praticamente tutto ciò che ha a che fare con il sonoro è ben realizzato. Non è solo grazie ai programmatori che i personaggi sono sempre memorabili; i doppiatori hanno fatto la loro parte e le animazioni facciali migliorate contribuiscono ad aumentare il risultato finale.

Se si desidera seguire solo la storia principale è possibile finire il gioco in circa dodici ore, ma naturalmente è consigliabile anche migliorare le proprie reclute e completare missioni secondarie di vario tipo. Va tuttavia notato che questo gioco è più breve rispetto al suo predecessore.

La nostra critica nei confronti di Assassin's Creed: Revelations si riscontra nella mancanza di un antagonista vero e proprio. Solo verso la fine del gioco appare quello che sembra un vero e proprio cattivo, ma non ci viene dato il tempo di conoscerlo.

A parte questo pelo nell'uovo, il gameplay non è mai stato così vario, e le meccaniche di gioco rifinite sono uno splendore. Nonostante questo periodo dell'anno sia denso di uscite straordinarie, ci sentiamo di consigliare Assassin's Creed: Revelations. Vi divertirete con la colonna sonora eccezionale, con una storia pregnante (anche se senza un vero cattivo), e con un gameplay molto divertente.

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09 Gamereactor Italia
9 / 10
+
Ottima recitazione, il gioco cattura, dialoghi credibili, splendida musica
-
Manca un vero e proprio cattivo, è difficile restare anonimi
overall score
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