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Gran Turismo Sport

Gran Turismo Sport

Il miglior racing online mai creato.

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La gloriosa storia del brand Gran Turismo ha lasciato un profondo segno nel genere dei racing game. Prima di Yamauchi e di Polyphony Digital, i videogiochi di simulazione automobilistica si limitavano a farci salire a bordo di una vettura, mettendoci contro avversari su veicoli identici o, al più, simili. C'erano giochi dedicati ai vari franchise dell'automobilismo, titoli su licenza con opzioni molto limitate e carriere semplici e lineari, accomunati dal fatto di metterci a bordo di un'auto performante, un modello da sogno con una quantità di cavalli sempre a tre cifre. Gran Turismo prendeva a schiaffi il passato, e dava al giocatore una manciata di crediti per acquistare un catorcio con il quale vincere i primi premi in denaro, da reinvestire immediatamente nel tuning per consentirci di avanzare verso sfide più complesse, fino a farci comprare un'auto nuova e più potente. E avanti così, in un grinding fatto di compravendita, ripetizione delle stesse gare, difficoltà crescente, patenti da ottenere per passare alle classi successive. Gran Turismo era l'incarnazione videoludica del detto "from zero to hero": ci faceva passare da piloti squattrinati a campioni con un bolide da 400 cavalli nel giro di parecchie ore di gioco, facendoci sudare ogni vittoria e lasciandoci con la sensazione di essere riusciti a superare qualche piccola impresa.

A questo marchio dobbiamo tutto quello che è venuto dopo nel mondo dei racing game. Forza Motorsport fu la risposta di Microsoft al predominio di Sony, che per i primi tre episodi reiterò la stessa formula ottenendo un discreto successo e riuscendo, in molti casi, a superare le creazioni di Yamauchi.

Poi accadde qualcosa: mentre Turn 10 snocciolava un gioco ogni due anni sulle console di nuova generazione, Polyphony Digital si fermò al quarto episodio su PlayStation 2 e smise di produrre giochi della serie principale per sei anni, fino al 2010. La cosa fu fatale: Turn 10 aveva ormai il predominio dei giochi racing in stile Gran Turismo, e il marchio che diede origine a tutto questo fu costretto a inseguire. Ma, soprattutto, fu costretto ad abbracciare i concetti introdotti da Turn 10, che già a partire da Forza Motorsport 4 si era allontanato da quel grinding un po' obsoleto ma fascinoso di Gran Turismo, puntando più su di una carriera rapida in cui le auto si vincevano facilmente e la curva di apprendimento saliva più ripida che in passato. Ma non solo: le auto proposte da Forza erano di ottima qualità, e l'enorme quantità di auto proposte in Gran Turismo 5 (di cui solo una piccola parte realmente ben modellata) non sembrava comunque tenere testa al garage di Forza.

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Era evidente che Gran Turismo non poteva permettersi più questa strada così, dopo un sesto episodio giunto su PlayStation 3 in piena era PlayStation 4, Polyphony Digital si è messa al lavoro su qualcosa di completamente diverso. Un Gran Turismo nuovo, distante da tutti i titoli del passato e improntato sulla componente sportiva. Il punto è che, così facendo, i fan che da (troppi) anni attendevano un nuovo capitolo della saga si sono ritrovati fra le mani un prodotto che, probabilmente, non si aspettavano. E Polyphony, certamente in maniera consapevole, si è ritrovata a fare i conti con il proprio passato.

Se per un normale titolo della serie Gran Turismo sarebbero bastati dieci giorni per poterlo sviscerare a fondo e analizzarlo, con Gran Turismo Sport le cose sono andate in maniera diversa. Abbiamo avuto modo di giocare a Gran Turismo Sport per un paio di mesi, cercando di comprendere le ragioni dietro il profondo cambiamento di rotta della serie e scovandone i buoni e cattivi elementi, giungendo ad alcune conclusioni che vi esporremo in questa "recensione postuma". Perché, a differenza delle normali recensioni che giungono a ridosso dell'uscita, in questo articolo parliamo del gioco con una community più matura di quella incontrata nei giorni del lancio, nella speranza di risultare più obiettivi agli occhi dei lettori rispetto agli entusiasmi e delusioni dei primi giorni.

Dunque, partiamo da un fatto: Gran Turismo Sport è e allo stesso tempo non è Gran Turismo. È Gran Turismo perché nel gioco ritroviamo la giocabilità simulcade della serie, ritroviamo la cura nelle auto e nelle piste degli anni d'oro, incontriamo l'amore dei creatori nei confronti dell'automobilismo che in questo titolo raggiunge dei vertici mai visti prima. Gran Turismo Sport è una vera e propria dichiarazione d'amore nei confronti del motorsport, nonché il tentativo di trasformare un videogioco in una sorta di piattaforma comune per gli amanti dell'automobilismo virtuale. Da questo punto di vista, Gran Turismo Sport è una vera e propria rivoluzione, una sorta di anno zero dei racing game nonché un modello da inseguire. Perché sì, Yamauchi e i suoi sono riusciti nella straordinaria impresa di riprendersi il predominio dei racing game di fronte a un Forza Motorsport in sofferenza, complice anche il successo non proprio sfolgorante di Xbox One.

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Il rovescio della medaglia è dato dal fatto che, al di là della giocabilità e della suddetta dichiarazione d'amore nei confronti di chi respira scintille e benzina, Gran Turismo Sport non ha praticamente nulla dei Gran Turismo del passato. La carriera, pilastro fondante dei sei precedenti titoli della saga, è praticamente scomparsa: niente più patenti, niente più catorci, niente più grinding, niente di niente. Gran Turismo Sport è un gioco esclusivamente online, in cui la piccola parte offline, costituita dalla modalità missioni, non è altro che un grosso tutorial dalla difficoltà impegnativa, ma esauribile in una manciata di ore. Se in questi due mesi non vi siete fati ancora cogliere dall'impulso di acquistare il gioco e avete intenzione di piazzarlo sotto l'albero per natale, sappiate che quello che state per acquistare non è in alcun modo il Gran Turismo che ricordate. Tutto, ma proprio tutto, è basato su gare online. Non abbiamo però a che fare con una grossa modalità multiplayer e un matchmaking tradizionale: in Gran Turismo sport è necessario iscriversi alle gare, e dunque parteciparvi in orari prestabiliti. Questo significa che, ogni giorno, sono disponibili solo alcuni tipi di gare che si svolgono a distanza di una ventina di minuti l'una dall'altra.

In altre parole, se trovate una gara che vi aggrada potreste ritrovarvi ad attendere anche venti minuti prima di prendervi parte, trascorrendo il tempo che manca prima del semaforo verde impegnati nelle qualifiche. Una volta terminata la gara, potete ripetervi partecipando alla sessione successiva che, tuttavia, partirà ad almeno una decina di minuti di distanza. In un'ora, dunque, potreste riuscire a giocare al massimo quattro o cinque gare, che diventano una o due nel caso scegliate una gara un po' più lunga. Non eravamo abituati a questo tasso di gare per ora nei vecchi Gran Turismo, e il primo impatto con questo gameplay fatto di un ciclo costituito da attesa, qualifiche, gara è a dir poco shoccante per il giocatore proveniente dalla saga di questo marchio. O, più in generale, da qualunque altro racing game tradizionale.

La progressione di gioco in Gran Turismo Sport è molto meno lenta di quanto ci si possa aspettare da una struttura di questo tipo. Gareggiando si accumulano dei punti che consentono di acquistare (poche) modifiche per l'auto, le quali rendono il veicolo più performante e facile da controllare. Il denaro vinto anche da piazzamenti non proprio gloriosi può essere reinvestito in nuove vetture nel giro di poche ore di gioco, e ogni giorno si ha la possibilità di vincere una nuova auto estratta casualmente dopo appena una mezz'ora di gioco. Insomma: giocando con costanza il vostro parco auto crescerà a dismisura nel giro di pochi giorni, e di certo il pericolo di ritrovarsi bloccati con le stesse due o tre macchine per interi giorni è scongiurato da questo sistema. Allo stesso modo, il fascino di iniziare da zero e di ritrovarsi per le mani un'auto difficile e potente solo dopo un bel po' di gavetta viene spazzato via in un'istante: già al terzo giorno di gioco eravamo a bordo di una Alfa Romeo 4C.

Gran Turismo SportGran Turismo Sport

I dubbi nei confronti di Gran Turismo Sport, come avrete intuito, sono evidenti già dalle prime battute, e lo sono stati ancora di più nei primi giorni di vita della community. Gran Turismo Sport è un gioco che può sopravvivere se e solo se la sua community si comporta in maniera corretta: Yamauchi e il suo team hanno compreso che non si può parlare di motorsport virtuale se la gente in gioco non si comporta come farebbe un vero pilota a bordo di un veicolo da qualche centinaia di migliaia di euro e nel quale rischia la propria vita e quella dei propri avversari. Così, sin dalle prime battute, Gran Turismo Sport ci introduce ai concetti di sportività, ci obbliga a vedere dei video tutorial per spiegarci come comportarci in gara e ci piazza in un severissimo sistema che punisce i giocatori scorretti e avvantaggia quelli che mantengono una guida pulita attraverso un sistema che valuta la correttezza del giocatore modificando il matchmaking. In altre parole, i giocatori più corretti si ritroveranno solo avversari corretti, mentre quelli inclini a mandare fuori strada gli avversari saranno relegati nella lega dei criminali a quattro ruote.

Sulla carta l'idea è fenomenale, ma nella realtà non funziona sempre benissimo: può capitare (o forse dovremmo scrivere "vi capiterà di certo") di essere tamponati e ricevere una penalità sul tempo, o di essere retrocessi nella valutazione della propria sportività a causa di azioni scorrette non compiute da voi o compiute da voi ma in maniera del tutto involontaria. Rispetto alle prime settimane di vita del gioco, la situazione è migliorata in maniera impressionante: oggi nelle classi di correttezza A, B e C si ha a che fare con giocatori che sembrano avere compreso il concetto di sportività alla guida, e la sensazione è che il pericolo di un online anarchico fatto di sportellate e speronamenti sia stato del tutto scongiurato. Da questo punto di vista dobbiamo ammettere che è stato compiuto un mezzo miracolo nel cercare di plasmare una community ideale per questo gioco: superato l'impatto iniziale con i giocatori meno abili nelle classi più basse, nel giro di qualche giorno vi ritroverete a che fare con piloti sportivi, e le soddisfazioni saranno davvero molte.

Tenendo a mente ciò, è bene sapere che la vittoria in Gran Turismo Sport è davvero sudata: vincere una gara è tutt'altro che facile, e quasi sempre vi ritroverete a che fare con almeno uno o due giocatori davvero forti in gara con voi. La prima vittoria vi riempirà di orgoglio, e in molti casi vi sentirete dei fenomeni soltanto per essere arrivati nelle prime cinque posizioni partendo dalle ultime file. Anche in questo caso, dunque, Gran Turismo Sport è riuscito nell'impresa di traslare nel mondo dei video game le soddisfazioni che deve provare un pilota reale nelle gare. I piazzamenti sono sudati, e questo è un enorme punto a favore del gioco.

Gran Turismo Sport

Da un punto di vista grafico, Gran Turismo Sport è caratterizzato da alti e bassi. Gli alti si riscontrano nel modo in cui vengono renderizzate le auto e negli splendidi replay: un occhio non allenato potrebbe confondere una gara del gioco con una registrazione televisiva di un gran premio, e questo aspetto è davvero emozionante anche per un giocatore di vecchia data. Allo stesso tempo, tolti i filtri e i trucchetti messi in campo nei replay, in gioco Gran Turismo mostra ancora qualche elemento risalente alla scorsa generazione: gli orrendi alberi bidimensionali, i bordi delle piste non sempre curati, l'assoluta assenza di dettagli in tutto ciò che non riguarda le vetture, l'assenza del meteo dinamico, un reparto sonoro rivisto in positivo ma ancora incapace di farci venire la pelle d'oca quando iniettiamo benzina in un V8 aspirato. Gran Turismo Sport è un gioco che sa mascherare bene le sue lacune tecniche, ma che ad un'attenta analisi emergono con forza lasciandoci un po' di amaro in bocca.

Che cos'è, dunque, Gran Turismo Sport? Il gioco è certamente il miglior racing game online mai creato, nonché il modello da imitare per tutto quello che verrà in futuro in questo campo. Allo stesso tempo, Gran Turismo Sport non coglie che alcuni elementi del suo passato e, in definitiva, è molto lontano dall'idea che il marchio Gran Turismo ha impresso nelle nostre menti. Se cercate qualcosa di simile ai vecchi titoli di questa gloriosa saga, per vostra sfortuna la risposta si trova su di un'altra console sotto il nome di Forza. Se, invece, siete pronti ad abbracciare un concetto completamente nuovo di racing game, fondato sulla sportività tra giocatori in carne ed ossa e basato su poche (ma buone) gare quotidiane, questo titolo merita certamente la vostra fiducia.

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08 Gamereactor Italia
8 / 10
+
Il miglior racing online mai creato; Gare emozionanti e sudate; Community in costante miglioramento.
-
Curva di apprendimento impegnativa; Alcuni elementi tecnici deludenti; Carriera non pervenuta.
overall score
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