Ghost Recon: Shadow Wars

Errare humanum est. E devo vergognosamente ammettere che mi sbagliavo. Un gioco che mi è totalmente passato inosservato nelle ultime settimane è stato Ghost Recon: Shadow Wars. Ho avuto dei pregiudizi che mi hanno spinto a liquidarlo come un ulteriore peggioramento della versione portatile del normale Ghost Recon. Un po' come il povero Splinter Cell 3D .

Pertanto, mi cospargo il capo di cenere nel dire che in realtà il gioco si è rivelato la hit della settimana per Nintendo 3DS. Ci è voluto del tempo prima di togliermi le fette di prosciutto dagli occhi e andare avanti e giocare. Ho iniziato a giocarci di notte. Tre ore dopo, erano 04:00, non sono riuscito a spegnere, giocando felicemente fino alle 6 di mattina, restando con due misere ore di sonno, quella notte.

Il giorno dopo ero naturalmente devastato, e volevo solo una tazza di caffè nero, ma ho ricominciato a giocare a Ghost Recon: Shadow Wars. Ubisoft si è unita a Julian Gollop, il produttore e il creativo dietro al classico senza tempo Xcom. E il fatto è che Xcom è esattamente quel gioco particolare che mi piacerebbe paragonare a Ghost Recon: Shadow Wars. Forse con qualche accenno di Fire Emblem e Final Fantasy: Tactics .

Semplicemente si ha a disposizione un manipolo di uomini con diverse capacità. Ci sono, per esempio, il tizio con armi pesanti, il medico, l'ingegnere, il soldato stealth e, naturalmente, il cecchino. Poi tocca a noi assicurarci di fare loro utilizzare le proprie abilità sul campo di battaglia nel miglior modo possibile.

Non si può certo dire che Ghost Recon: Shadow Wars sia bello, da un punto di vista visivo. Ma è funzionale. Pertanto, il campo di battaglia è ben progettato e definito da oggetti e cavità. Ovvero, mentre i propri soldati sono poco inseriti nell'ambiente, non ci si confonde mai in merito alla posizione delle nostre unità.

Grazie a Nintendo 3DS, riesco perfettamente a capire quanto siano alti gli ostacoli nel gioco, riesco a individuare buche e avvallamenti simili, e anche se va detto che il gioco non è affatto una demo grafica, sembra di guardare attraverso una finestra su un mondo tridimensionale in miniatura, costituito dal piano di gioco. Vi è sia una prospettiva isometrica, che una verticale. Funzionano bene e questo è chiaramente un uso intelligente delle tre dimensioni, e poiché non vi sono movimenti di macchina repentini, è anche molto riposante per i propri occhi.

È possibile sia combattere sia all'interno che all'esterno, in luoghi diversi tra loro come aeroporti, bunker, piccole città. Tutti i luoghi sono decorati con i tipici elementi militari. Non ho mai amato così tanto il realistico filo spinato, i sacchi di sabbia, i veicoli militari mi sembrano addirittura carini. Ci doveva pur essere una prima volta.

Perché questo è, dopotutto, un gioco della serie Ghost Recon in quanto fa parte della serie di Tom Clancy realizzata da Ubisoft. Non è esattamente chiaro quanto effettivamente sia rimasto del contributo del talentuoso scrittore, e al contempo mi auguro non sia stato lui a mettere insieme la storia della guerra in Kazakistan e i dialoghi davvero banali. Questo è un gioco che si gioca solo per la soddisfazione di superare in astuzia il nemico, della storia non ce ne frega un fico secco.

Ma c'è comunque un'avventura enorme. Davvero gigantesca. Aspettatevi di giocare per oltre 20 ore, senza contare i livelli di difficoltà più difficili o una qualsiasi delle modalità di gioco distinte (anche multiplayer). Ubisoft sta facendo un lavoro veramente fantastico sul ritmo di suoi giochi, per dare sempre maggiori opportunità al giocatore senza mai "correre".

Questo è un gioco profondo, dato che prima di ogni mossa è necessario analizzare la situazione per davvero, per ottenere il massimo da ogni passo. Fin dove può andare il proprio personaggio, chi lo può aiutare, chi incontrerà, quanto riuscirà ad usare l'ambiente circostante a suo vantaggio, a quali rischi si esporrà e, soprattutto, a quali nemici si potrà sparare per ottenere il massimo dei danni? È possibile nascondersi dietro l'angolo, seduti tra i cespugli, seduti al riparo dietro il veicolo (che, tuttavia, potrebbe scoppiare), eccetera.

Al fine di fornire la massima variazione nei combattimenti, Ubisoft ha anche gettato nel calderone diversi tipi di missioni. Alcuni eventi generano nemici apparentemente infiniti, e il nostro lavoro diventa ovviamente impossibile, ne non attraverso una la strategia intelligente. In aggiunta, vi sono qua e là delle feature che si possono sbloccare al fine di ottenere bonus che rafforzano la squadra, un supporto aereo o altro. Altre volte, è necessario procedere per passi dato che l'obiettivo non può essere raggiunto in breve tempo.

Fortunatamente, Ubisoft ha pensato a questo lasciandoci buone opportunità di salvataggio. In quasi ogni momento è possibile salvare e riprendere il combattimento, e una cosa che ho notato è che mi aiuta a prendermi il mio tempo per godere davvero del gioco e concentrarmi su quello che faccio. Lo stress scompare e le prestazioni migliorano sicuramente in un gioco di questo tipo.

Quando completiamo questa scandalosamente lunga avventura, ci sono anche alcune sfide extra da affrontare che, davvero, aggiungono ulteriore mordente. Inoltre, per una volta, è possibile giocare in multiplayer su un singolo dispositivo. Il primo giocatore fa la sua mossa, dopo di che deve passare la console a un altro che può rispondere, eccetera. Non è certo una caratteristica fondamentale per il gioco, ma funziona discretamente, e può certamente essere utile durante le gite con gli amici o in occasioni simili.

Ghost Recon: Shadow Wars è per me il miglior titolo di lancio per Nintendo 3DS. Rispetto alle sue controparti per PC e console, condivide solo il nome e il tema militare, ma è perfettamente adatto per 3DS e per una giocabilità di tipo portatile. Certo, sarebbe stato bello avere a disposizione anche una trama decente e una musica meno meccanica, ma in ogni caso Ghost Recon: Shadow Wars è il titolo che dovete acquistare assieme al vostro nuovo Nintendo 3DS.