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Divinity: Original Sin

Divinity: Original Sin

Larian ha forgiato uno degli RPG in stile classico più interessante degli ultimi tempi.

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Sappiamo bene che Divinity: Original Sin un gioco tutt'altro che recente. La versione digitale è uscita lo scorso 30 Giugno, ma non abbiamo mai avuto il tempo di dedicarci seriamente e, di conseguenza, offrirvi una recensione che fosse all'altezza del gioco. Meglio tardi, che mai, giusto? Divinity: Original Sin è un RPG classico, che segue le orme di grandi nomi del genere - quali Baldur's Gate e Icewind Dale - ma con l'intenzione di svecchiare la vecchia formula con una struttura decisamente più moderna. E con buoni risultati, ci verrebbe da dire.

Questo è il tipico gioco di ruolo pensato per chi ama prendersi il proprio tempo, che non cerca di offrire un'esperienza frenetica o storie lineari. Anzi, si tratta di un gioco che recupera in modo pedissequo le sue radici RPG, offrendo una finestra su un ricco e variegato mondo fantasy, in cui le decisioni dei giocatori risultano fortemente rilevanti. Divinity: Original Sin è quel tipo di gioco che chiede costantemente il parere del giocatore, per poi mostrare senza pietà le conseguenze di tali decisioni. E non stiamo parlando solo di scelte (e conseguenze) in termini narrativi, ma anche di scelte che sono profondamente collegate al sofisticato sistema di combattimento creato da Larian Studios. Si tratta di un gioco che cerca di affrontare tutto in modo logico e credibile, per quanto ci troviamo sempre in un mondo fantasy.

Divinity: Original Sin
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Quando diciamo che Divinity: Original Sin è un titolo che presta molta attenzione alla logica e ai dettagli scelti per il mondo di gioco, intendiamo elementi che altri giochi normalmente non considerano. In altri titoli è possibile accettare elementi poco credibili e inverosimili, come ad esempio corpi di nemici uccisi che scompaiono dopo le battaglie, o spade che i animali selvatici lasciano come bottino, in quanto si tratta di meccanismi atti a facilitare l'esperienza, anche se risultano impensabili in un contesto realistico. Ma Divinity non propende per questo irrealismo, anzi il gioco è pieno di dettagli che ci obbligano ad affrontare una qualsiasi battaglia in modo decisamente più realistico.

Un esempio? Pensiamo ad un'area che inizia improvvisamente a bruciare, separandovi dai nemici, e se tentate di oltrepassarla, vi brucerete. Per riuscire a procedere, è necessario chiedere l'aiuto di un mago che invochi la pioggia, ma cosa succederebbe se tutto questo accadesse nel mondo reale? Il fuoco intenso si tradurrebbe in una nebbia di fumo, e questo è ciò che accade in Divinity. Questo fumo può essere utilizzato dagli avversari, o dal giocatore, per cercare di sfuggire o per eseguire un agguato. Immaginate ora che la pioggia colpisca i nemici. E' possibile dunque lanciare un incantesimo che scatena una scarica di energia elettrica che possa paralizzare immediatamente e danneggiare in modo serio gli avversari. Pochi giochi hanno un'attenzione ai dettagli come Divinity: Original Sin.

Il gioco è pieno zeppo di decisioni da prendere o di circostanze simili. Le nuvole contenente veleno sono normalmente utilizzate per rallentare o disorientare i nemici, ma mixando in modo diverso alcuni ingredienti, è possibile utilizzarle per guarire tutto il nostro gruppo. Inoltre, questo gas è infiammabile, e può essere utilizzato per provocare grandi esplosioni. Inoltre, è anche possibile rovesciare dell'olio sul pavimento, causando cadute da parte dei nemici. Poi basta dargli fuoco per provocare danni enormi. Tali azioni servono anche per rimodellare il campo di battaglia, in quanto i nemici non cammineranno volontariamente sull'olio o sul fuoco: in questo modo, è possibile utilizzare una tattica che possa guidarli in un percorso pre-stabilito, facendoli travolgere da un attacco feroce e senza via di scampo.

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Divinity: Original Sin non si limita all'uso di incantesimi giusti al momento giusto. È necessario studiare bene il campo di battaglia, calcolare le distanze e capire ciò che il nemico può fare. Bisogna mettere alla prova l'intelligenza artificiale per riuscire a capire i suoi punti di forza e di debolezza. All'inizio ciascuna battaglia può sembrare quasi impossibile, ma nel momento in cui si studia un piano di attacco tattico, diventerà tutto più semplice.

Detto questo, ritornano i tasti F5 e F8, i più grandi alleati dei giocatori, che permettono di utilizzare un sistema di salvataggio e di caricamento davvero immediato. Divinity è un gioco con un ritmo lento e metodico, con una forte attenzione all'elemento esplorativo. Ogni battaglia può richiedere qualcosa di diverso a ciascun giocatore e l'attenzione ai dettagli si rivela fondamentale, anche al di fuori del combattimento. E' necessario parlare con i personaggi, prestare attenzione agli eventi e cercare di scoprire i segreti.

Questo aspetto ci porta anche a quello che risulta uno dei principali difetti del gioco: una sensazione eccessiva di libertà. Le indicazioni sono a volte così vaghe che non sempre è facile capire cosa occorra fare. Ecco, per trovare un difetto a Divinity: Original Sin, è che alle volte risulta troppo dispersivo. Se ci fossero state delle linee guida maggiori, ovviamente non opprimenti, l'esperienza ne avrebbe tratto certamente maggiori benefici.

A parte questa considerazione, Divinity: Original Sin è un classico RPG ben fatto. A partire dalla risoluzione di enigmi complessi, passando per conversazioni interessanti fino ad arrivare a combattimenti che vi costringeranno a ricaricare la partita dall'ultimo salvataggio, ciò che ci attende è un gioco che offre tanta sfida e tiene impegnato il giocatore per tanto tempo. Divinity: Original Sin è una vera e propria dichiarazione d'amore per coloro che adorano immensamente l'RPG di una volta e anche se è un gioco che esige molto dai giocatori, alla fine offre molto di più di quello che chiede.

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08 Gamereactor Italia
8 / 10
+
Le decisioni dei giocatori hanno conseguenze dentro e fuori dal campo di battaglia; E' lungo, molto lungo.
-
Alle volte, risulta un po' dispersivo e ci disorienta.
overall score
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