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Rainbow Six: Siege

Rainbow Six: Siege - Impressioni sull'alpha

Abbiamo provato per qualche ore la closed alpha del nuovo titolo di Ubisoft e le prime impressioni sono davvero positive.

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Rainbow Six: Siege ha chiuso in modo brillante l'ultima conferenza E3 dello scorso anno. Gli scenari sembrano un vero e proprio elemento chiave del nuovo titolo strategico di Ubisoft: infatti, qualsiasi parete o muro presente all'interno del mondo di gioco può essere abbattuto e distrutto. A distanza di dieci mesi dal fatidico annuncio, lo studio francese ha deciso di alzare un po' il velo sul gioco, grazie ad una closed alpha, per ricevere i primi feedback da parte del pubblico. La nostra redazione ha avuto la possibilità di provare i contenuti in offerta in questa primissima versione del gioco e dare le prime impressioni.

Il gioco vede schierate due squadre distinte, una che va in attacco e un'altra che va difesa. In primo luogo, viene scelto il luogo da cui si accede/protegge l'area. Le partite, basate su 6 round, prevedono circa mezzo minuto di preparazione per entrambe le squadre. In questa fase, alcuni sono impegnati a fortificare la stanza in cui viene rinchiuso l'ostaggio, mentre gli altri hanno il compito di setacciare lo scenario in lungo e in largo alla ricerca dell'ostaggio, servendosi di piccoli droidi tramite un controllo remoto. Dopo ogni round, i ruoli vengono invertiti.

Rainbow Six: Siege

Come accade in titoli di genere analogo, in Rainbow Six: Siege la morte è permanente fino alla fine dell'assalto. Questo aspetto permette ai giocatori di valutare al meglio qualsiasi azione, prima di fare un qualsiasi passo. Rainbow Six: Siege non è quel classico sparatutto per i giocatori dal "grilletto facile" - in quanto quando si spara, c'è il rischio di rivelare la propria posizione - e qui più che mai, l'informazione è potere. Ogni turno ricorda una piccola partita a scacchi in cui ogni squadra assume una propria posizione. Le telecamere di sorveglianza sono un utile alleato e un nemico da temere, a seconda della fazione che andiamo ad "interpretare". Rafforzare le pareti diventa fondamentale per evitare sorprese, soprattutto quando i proiettili attraversano i muri (anche se, va detto, questi rinforzi non dureranno per sempre), mentre gli esplosivi remoti possono fare la differenza in un momento clou di un round.

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A differenza di Battlefield Hardline, dove avere un buon pilota o un giocatore agile a sparare risulta sufficiente, qui è la comunicazione tra i giocatori a rivelarsi fondamentale. Dobbiamo coordinare ogni assalto, tenere d'occhio il tempo e coprirci le spalle a vicenda. Se tentate di fare l'eroe, state sicuri che la maggior parte delle volte finisce male. Rainbow Six: Siege ricorda soprattutto giochi FPS come Evolve, dove un team ben coordinato avrà sicuramente la vittoria in pugno.

Rainbow Six: Siege

La modalità competitiva disponibile in questa alpha offre solo 2 diversi scenari e 10 personaggi. In entrambi gli scenari, le partite si basano sul salvare l'ostaggio ed evitare il fuoco amico. Ogni assalto di solito dura circa cinque minuti al massimo e quasi sempre ci sono vittime. Purtroppo, non abbiamo avuto la fortuna di trovare squadre che usino la chat vocale per comunicare tra loro, cosa che presumibilmente si rivela il fulcro dell'intera esperienza.

Pur essendo un gioco che manca di tutte le rifiniture possibili trattandosi ancora di una versione "basic", tecnicamente il gioco gira in modo stabile a 60fps in 1080p. In termini di specifiche, il gioco richiede che si abbiano caratteristiche simili o superiori alla gamma GeForce GTX 670 e memoria RAM da 8GB. Per quanto riguarda il processore, sarebbe auspicabile avere un Intel Core i5-25000K a 3.3GHz. Per quanto riguarda la connessione a banda larga, si consigliano 512Kbps in downstream e 256Kbps in upstream.

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Tornando al gioco, potremmo riassumere l'esperienza con un grande positività. Seppur non siamo di fronte ad un'esperienza totalmente innovativa per quanto riguarda il genere a cui appartiene, Rainbow Six: Siege rivela comunque alcune interessanti e appetibili novità. E' necessario interagire molto con gli scenari, le pareti non sono più barriere invalicabili e un'ottima preparazione prima di ogni missione è essenziale. Ci sono mille gadget da scoprire: muri di rinforzo, pareti mobili, inibitori di esplosivi, martelli che abbattono muri e così via. Non vediamo l'ora di scoprire le nuove modalità di gioco che la versione definitiva di Rainbow Six: Siege ha in serbo per noi.

Di seguito, potete dare un'occhiata ad alcune immagini.

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