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Raiders of the Broken Planet - Provato

Abbiamo dato un'occhiata a questa nuova ambiziosa IP, sviluppata dai creatori di Castlevania: Lords of Shadow.

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Durante una presentazione dalla durata di un'ora tenuta dal creative director Enric Álvarez - con alcune note aggiuntive del produttore Dave Cox - presso gli uffici di Mercury Steam a Madrid, ci ha colpito la sorprendente quantità di sistemi di gameplay innovativi e fantastici che lavorano dietro le quinte quando si gioca a Raiders of the Broken Planet, il nuovissimo sparatutto asimmetrico dei creatori di Castlevania: Lords of Shadow. Ma la sorpresa sopraggiunge con una precisazione: per quanto rinfrescanti e profonde queste meccaniche possano sembrare per il genere, l'ultima cosa che un giocatore vorrebbe in una modalità cooperativa e competitiva è che sia troppo complessa; e infatti, il nuovo titolo di Mercury Steam si distingue per immediatezza, facilità d'uso e accessibilità sin dai primi istanti. E il nostro entusiasmo è diventato incontenibile mano a mano che continuavamo a giocare round dopo round.

Questo è perché i Raiders sono davvero diretti, abbastanza facili da capire e da usare, ma poi incredibilmente esigenti da padroneggiare. E in realtà questa esperienza è davvero qualcosa di nuovo e diverso, in quanto lo studio spagnolo sta provando a dare vita alla loro idea di un nuovo tipo di sparatutto, basandosi sulla loro esperienza pregressa con personaggi e storie. Oramai liberi da un publisher, i Mercury Steam possono fare "tutto quello che vogliamo", come ci hanno detto, e infatti in questo gioco accadono cose davvero pazzesche.

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Quindi, come funziona? Per prima cosa, il gioco è uno sparatutto 4v1 online in terza persona guidato da una missione. I 4 sono i raider e l'1 è l'antagonista, ma contrariamente ad altre esperienze asimmetriche, il roster dei personaggi è lo stesso per entrambe le fazioni, incluse abilità speciali. Ciò significa che non ci troveremo ad affrontare un mostro incredibilmente potente quando si gioca contro una squadra, in quanto ci si concentrerà solo contrastare la squadra avversaria affinché non raggiunga degli obiettivi e avrete anche nemici IA al vostro fianco. Nel frattempo, un gruppo di quattro non cercherà principalmente di uccidervi, ma di portare a termine le loro missioni e rimanere in vita.

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Beh, naturalmente uccidere l'antagonista è una parte dell'esperienza, ma lei o lui ha respawn infiniti (salva i raider per un po' di tempo), mentre i raider devono condividere una quantità fissa di vite con un tempo di respawn crescente, finché la partita non è terminata.

Quindi è più una questione di strategia e stile di gioco, anche quando avete trovato il vostro personaggio preferito. Quando si gioca in co-op dal lato dei raider (ossia quello del gruppo di quattro), provate a scoprire la classe migliore e l'equipaggiamento più adatto affinché la vostra squadra sia completa, monitorate i vostri compagni di squadra e concentratevi solo su alcuni compiti specifici (scortare, sparare a un mech gigante, hackerare alcuni terminali, ecc.). Quando si gioca da soli, cercate solo di rompere le p***e ai raiders avversari e, credeteci, entrambi i ruoli danno grandi soddisfazioni. "Se imparate a giocare come raider nella campagna, dovrete imparare a farlo anche come antagonista", come afferma Álvarez, anche se è lo stesso personaggio/build.

Ma abbiamo appena scalfito la superficie delle meccaniche di gameplay principali, in quanto ci sono tantissime altre cose davvero uniche in termini di presentazione, release e, sì, anche della storia. E poi delle tante meccaniche che sottostanno al gioco, che abbiamo menzionato in precedenza.

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Raiders of the Broken Planet avranno infatti quattro pubblicazioni durante la cosiddetta Stagione 2017, ma non si tratta di un modello episodico, né di alcun tipo di accesso anticipato (anche se i feedback e lo sviluppo continuo sono vitali - leggete qui di seguito). Dopo l'imminente beta finale, Mercury Steam programmerà il lancio di quattro campagne complete, ognuna che racconta la storia completa di un gruppo di protagonisti e di antagonisti. Vogliono che i giocatori possano accedervi in qualsiasi momento, con qualsiasi campagna preferiscano, poiché non esiste un ordine specifico, né cliffhanger né continuazioni (c'è una conclusione per ciascuno), solo quattro trame che fanno parte di un arco narrativo complessivo centrale.

Ci sarà naturalmente un Season Pass, ma ogni campagna sarà anche pubblicata in versione standalone per "un incredibile premio [da annunciare]". Ogni campagna contiene un prologo gratuito e il contenuto stesso, composto da diverse missioni storia. Pensate a circa 20-30 minuti per round, 5-6 missioni, e almeno 6-8 ore di gioco per ciascuna campagna.

Il piano è quello di continuare a sviluppare e modificare il gioco in base alle risposte della community ad ogni lancio della campagna, in modo che il gioco non possa essere percepito "come un grande gioco tagliuzzato in 4 parti". Con questo modello - che presenta anche i vantaggi evidenti in termini di business - significa continuare a lavorare sul gioco "finale" oltre alla prima beta dello scorso anno (che è stata "immensamente produttiva e rassicurante" per il team) e la prossima beta pre-lancio, che per il momento è prevista su PC, PS4 e Xbox One.

Ma proviamo a capire in che modo missioni e trama si collegano tra loro. In Raiders of the Broken Planet non esistono modalità di gioco, oltre a quella di scegliere se fare la squadra o l'antagonista. Potete anche giocare in singleplayer in modalità training, ma questo è tutto. Allora, che dire della varietà? Le missioni non sono solo un dispositivo narrativo, ma anche il modo per introdurre approcci diversi ad ogni livello.

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Ciò significa che potrete guardare (o ignorare) un'intro cutscene, conoscere i personaggi coinvolti e per quale motivo sono lì, ma poi questa storia metterà a disposizione anche alcuni compiti da portare a termine in ogni livello, in cui si affronteranno scenari simili a modalità Orda o boss finali, controllare punti specifici della mappa, salvare nuovi raider, o mantenere in vita i personaggi dell'IA. Alla fine, sono una serie di modalità specifiche collegate ad un altro gruppo di arene, ma l'approccio cinematografico aggiunge un bel tocco sia alla presentazione sia al gameplay.

Il gioco è inoltre ambizioso e il livello produttivo è abbastanza alto per un progetto multiplayer indipendente. Questo si percepisce dai modelli dei personaggi molto dettagliati, dall'incredibile lavoro artistico, dalla qualità delle cutscene e dalla presentazione, o alla musica da film composta ancora da Óscar Araujo. Le quattro prime campagne sono già scritte, quindi è giunto il momento che i giocatori raccontino allo studio in che modo il gameplay e gli scenari possono essere migliorati, più adatti, più equilibrati o più entusiasmanti per la campagna uno, con una flessibilità senza precedenti per Mercury Steam.

Infine ci sono quei sistemi che aggiungono sia quel tocco occasionale in più sia un'altra ragione per farsi coinvolgere dall'esperienza. Parliamo di cose come un elaborato sistema di combattimento ravvicinato, con counter, prese, schivate e la ricerca costante al miglior tempismo, distanza e tipo di attacco per uccidere il vostro avversario con una singola combo. E c'è anche un motivo dietro a tutto questo: a meno che non si vada in mischia, non avrete munizioni, né energia, dalle vostre uccisioni.

Andando più avanti, troverete un sistema automatico di copertura (non è necessario premere un tasto) o la necessità di imparare alcune tecniche furtive. Anche se il tutorial suggerisce così, non ci saranno lunghe sezioni stealth in stile Metal Gear, ma rimanere inosservati e muoversi furtivi lungo la mappa di solito è caldamente consigliato, e presto imparerete a sfruttare un certo silenzio e una certa consapevolezza. Molto importante è l'energia Aleph, che ha un impatto diverso sulle abilità speciali e standard di ciascun personaggio a seconda della loro fazione. Ci sono naturalmente specifici loadout, ruoli, skin, armi, abilità per ciascun personaggio, c'è un sistema di carte legato alla progressione del personaggio, ci sono ricompense diverse e oro in-game, e anche una League of Antagonists che funge da wall of fame per giocatori pro singleplayer. Ci saranno eventi che cambiano regole e scenari di alcune missioni.

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Troppo? Lo avete detto, ma la sensazione è che l'esperienza sia naturale e semplice, credeteci, e questo è soprattutto grazie ad un'interfaccia utente piuttosto intelligente e pulita sia nei menu sia durante le partite, inclusa una bella idea per il layout del matchmaking. Tenuto conto di tutto questo, è necessario che ci siano equilibrio e uniformità, ma, come detto, sembra che gli strumenti per farlo ci siano.

Questo è quanto abbiamo raccolto durante il nostro tempo (hands-on e hands-off) trascorso a Mercury Steam, e sembra che Raiders of the Broken Planet possano avere ciò che serve per trovare un posto in uno spazio così affollato e competitivo come il genere shooter. Ha personalità, un sistema di progressione profondo e coinvolgente, belle meccaniche e un'offerta di gameplay e un livello di difficoltà piuttosto variegato e intenso. Ma soprattutto sembra un progetto coraggioso, innovativo e flessibile e tutti sappiamo quanto questo sia importante affinché un nuovo concorrente abbia successo.

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