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Ghost Recon: Future Soldier

Ghost Recon: Future Soldier

I soldati del futuro stanno arrivando, ma quante innovazioni riusciranno a portarci? Abbiamo provato in anteprima il nuovo titolo della serie Ghost Recon.

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Ghost Recon ha un linguaggio molto particolare per esprimere la guerra. Un linguaggio di una sufficiente complessità e rarità che persino una persona multilingue farebbe fatica a comprendere.

C'è poco da meravigliarsi: sono passati cinque anni dall'ultima volta che abbiamo sorvegliato le strade nei panni della squadra Ghost, e anche se gli sparatutto e le avventure in terza persona hanno raggiunto un linguaggio ibrido, il rigido sistema di copertura e di attacco di Recon lo rendono ancora qualcosa di unico.

Future Soldier, che ci spinge a reagire a una minaccia globale con unità armate di gadget e armi, porterà una nuova ondata di sparatutto a squadre nei prossimi due o tre mesi, è sufficientemente distinto da non temere la concorrenza - l'unico gioco simile è Rainbow 6, della stessa Ubisoft e fratello maggiore di Ghost, che arriverà solo nel 2013.

Ghost Recon: Future Soldier
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In questo gioco, l'intelligenza artificiale è tutto. Nei tre dei quattro livelli per giocatore singolo che abbiamo provato in anteprima, abbiamo capito come l'intelligenza artificiale della propria squadra sia il fulcro del gioco.

I sistemi per dare ordini ai nostri compagni sono flessibili, ma sono parte di un elenco rigido di cose che si possono o non si possono fare. I compagni ci danno l'illusione di tenere costantemente d'occhio il terreno su cui si muovono, attivando del fuoco di copertura, correndo tra vari punti di copertura. La loro vita e morte, però, dipende dai nostri ordini.

Si può contrassegnare un bersaglio per concentrare il fuoco in quella direzione. Ci si può spostare lungo le linee di tiro, cercando di stanarli mentre ci si muove sul campo di battaglia. È possibile contrassegnare più bersagli e ordinare ai compagni di sparare.

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Quest'ultima caratteristica era fondamentale nell'ultimo livello attraverso una foresta russa, nella quale dovevamo eliminare due avamposti e procedere senza fare scattare gli allarmi, il tutto mentre si monitorava la posizione dei soldati nemici fino a che i nostri compagni non erano in grado di metterli sottotiro.

Le ultime parti del livello erano particolarmente emozionanti, ed offrivano un contrasto piacevole con l'azione veloce della parte iniziale. L'immancabile drone volante, tirato fuori dal nostro zaino, ci dà la possibilità di perlustrare l'area, individuando posizioni nemiche la caricare nel nostro HUD centralizzato, evidenziando la loro presenza anche attraverso ostacoli e terreno.

Ghost Recon: Future Soldier

Ci siamo infiltrati in profondità nel campo nemico e abbiamo comandato al resto della squadra, ancora ai margini della mappa, di eliminare le sentinelle dalla distanza con le proprie abilità da cecchino. I compagni si spostano in modo tale da vedere il proprio bersaglio designato: quando l'azione può essere compiuta, il bersaglio viene contrassegnato in più. Quando si esegue un colpo simultaneo si attiva una telecamera al rallentatore che, oltre all'effetto cinematografico, ci consente di alzarci e di eliminare le truppe rimanenti. Non viene mai voglia di usare la forza anziché la strategia: lo spirito tattico di Ghost Recon è pienamente rispettato.

Se si reagisce nel modo sbagliato, i nemici sopravvivono: non c'è spazio per le manovre sbagliate. I ruoli vanno assegnati in maniera manageriale ed è tecnicamente possibile giocare l'intero gioco senza sparare un solo colpo, lasciando l'onere ai nostri compagni.

In questa demo, avere del tempo a disposizione per pensare è un lusso. A sorpresa, solo nell'ultimo livello abbiamo avuto la possibilità di valutare pienamente la situazione e pianificare un'offensiva: già dal tentesimo secondo del primo livello ci troviamo costantemente sul filo del rasoio, ad un passo di distanza dall'essere colpiti.

Ghost Recon: Future Soldier

Ci vuole un po' di tempo per abituarsi. In particolare per capire il sistema di copertura. Non nascondiamo che in alcuni casi ci siamo trovati ad imprecare a voce alta e a muovere il controller in segno di frustrazione.

Le corse tra i vari punti di copertura richiedono una buona valutazione della posizione dei bersagli, fino a quando un raggio blu non appare. Premendo il tasto A ci si sposta automaticamente da un punto all'altro. Si tratta di un sistema di movimento a tappe piacevole, che continua a fare salire la pressione sanguigna.

Eppure, non è possibile sgattaiolare dietro agli angoli mentre si mantiene la copertura, e abbiamo scoperto che il raggio guida non appare sempre nel. Desiderato, costringendoci a trovare la giusta posizione per riuscire a sbloccare il punto dove vogliamo andare, il tutto sotto l'occhio dei nemici. Ritrovarsi nel giusto punto di copertura per poi alzarsi in piedi stupidamente può significare la morte. Ci è accaduto qualche volta.

Un peccato, dato che il resto delle mosse sono semplicemente deliziose. Sono stati realizzati oltre 2000 fotogrammi di animazioni utilizzando dei Navy Seals come modelli per il motion capture. Persino scavalcare i muri viene fatto in maniera efficace, con un giusto movimento della schiena e delle gambe. Tutto suggerisce la velocità e la fluidità dei soldati stealth in territorio nemico.

Ghost Recon: Future Soldier

Visivamente il gioco è un po' sottotono rispetto ad altri titoli contemporanei, sebbene non manchi di dettaglio. Nella prima fase di gioco abbiamo a che fare con dei civili, che spesso diventano un ostacolo durante gli scontri a fuoco. Nonostante l'inserimento di muri invisibili, si aveva la sensazione che la città non finisse con la fine della mappa-

Future Soldier sembra essere stato plasmato dallo stesso stampo di Advanced Warfighter: sequenze cinematiche a parte, non c'è nulla che brilla davvero sul campo di battaglia. La telecamera per lo più si incolla alle nostre spalle. Per esempio, la scena principale nella missione ambientata nella foresta russa non ci lascia mai capire dove sia la nostra minaccia. Si sente un rombo, si vede qualcosa muoversi con la coda dell'occhio e d'improvviso ci si ritrova a subire il fuoco nemico. Lo studio di sviluppo vuole farci tenere costantemente gli occhi e le orecchie aperte: una decisione che abbiamo apprezzato.

A parte le tute mimetiche attive e il drone ipertecnologico, per il momento non abbiamo visto molto in grado di mantenere la promessa del sottotitolo del gioco. Nel 2006, Advanced Warfighter tenne alto il proprio nome presentandoci il non plus ultra delle squadre di tiratori scelti. Da quello che abbiamo potuto constatare fino ad ora, Future Soldier non ha compiuto grossi passi avanti rispetto alle tecniche e alle meccaniche che avevamo visto qualche anno fa. Di conseguenza, vogliamo vedere quali trucchi avrà in serbo per noi il gioco per fare in modo che il suo nome venga completamente rispettato.

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RECENSIONE. Scritto da Emil Ryttergaard

La guerra del futuro è cruda, brutale, clinica. Ma è anche dannatamente divertente. Ghost Recon: Future Soldier è uno dei migliori sparatutto tattici mai creati.



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