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Freud's Bones

Freud's Bones - Provato

Un'ambiziosa opera prima sulle tracce di Sigmund Freud.

In un mondo che nutre ancora una certa resistenza nei confronti del videogioco, visto come prodotto incapace di veicolare messaggi e riflessioni su temi più profondi, esistono progetti capaci di rimettere tutto in discussione. Idee coraggiose, sperimentali, innovative, che provano a far cambiare quella percezione inutilmente errata che il medium videoludico è costretto a subire in modo costante. Tra questi, c'è anche l'inaspettato Freud's Bones, un'avventura punta-e-clicca che ruota attorno alla figura del padre della psicoanalisi, Sigmund Freud. E cosa mai avrebbe di così speciale questo titolo, attualmente in fase crowdfunding su Kickstarter?

In primo luogo, è il frutto del duro lavoro e dell'impegno di Fortuna Imperatore (in arte Axel Fox), una promettente sviluppatrice autodidatta laureata in psicologia, che ha deciso di investire anima e cuore in questo intrigante videogioco. E poi perché è un titolo che prova a sperimentare percorsi alternativi per il medium, offrire qualche nozione di psicoanalisi, raccontare in modo romanzato (forse neanche troppo) la Storia, incuriosire il giocatore su un personaggio così divisivo qual è stato Freud, raccontare la vita, i dubbi, le ossessioni di un uomo di scienza, mostrandone anche il lato più umano e fragile.

Ciò che colpisce del nuovo lavoro di Axel Fox è la sua straordinaria capacità di rendere intuitivi e accessibili i complessi concetti attorno cui ruota Freud's Bones. Non è necessaria una conoscenza pre-requisita alla teoria dell'Es-Io-Super-Io o di basi di altre teorie psicolanalitiche per entrare in contatto e immergersi nel mondo oscuro e tormentato della psicoanalisi; il giocatore, infatti, può fare affidamento su una ricca e dettagliata enciclopedia, che lo guida in questo mondo affascinante, spiegandone i fondamenti in modo molto chiaro e accessibile a chiunque ne sia anche solo un po' incuriosito. E non si tratta di puro e semplice nozionismo: queste indicazioni si rivelano preziosi strumenti per addentrarci nel cuore vero e proprio di questa esperienza: le sedute psiconalitiche dei pazienti del dottor S.

Freud's Bones

Nella demo che abbiamo provato - disponibile gratuitamente sulla pagina Kickstarter del gioco - che funziona da prologo all'esperienza, abbiamo potuto grattare un po' la superficie di ciò che Freud's Bones è in realtà. È notte fonda. Il dott. Freud vaga nel suo studio devastato dall'insonnia, dai tormenti che lo affliggono, dalla sua dipendenza da cocaina. C'è qualcosa che lo turba, che non gli permette di chiudere occhio. Nel tentativo di dare risposta ai suoi dubbi, Sigmund che si concede un sigaro - il fumo era un'altra sua grande ossessione, in fin dei conti - ma è proprio in quel momento che il giocatore interviene, fungendo da voce interiore del dottore. Sta a noi decidere se essere il suo tormento o il suo sollievo, compiendo scelte binarie attraverso funzionali caselle di testo che ci chiedono di intervenire nell'operato di Freud. Mentre il dottor S. prova a ristabilire un contatto con la realtà, veniamo invitati ad esplorare il suo studio e a scoprire qualcosa di più sulla sua personalità.

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Muovendoci lungo lo studio bidimensionale, apprendiamo che Freud è un assiduo lettore, amante delle culture del mondo, dell'esoterismo. Colleziona oggetti di varia natura, che fungono da ispirazione al suo lavoro. Nel nostro setacciare da cima a fondo l'ufficio, ci imbattiamo in una lettera misteriosa, indirizzata a sua figlia Anna. Proviene da una donna, Lou, con cui Anna sembra tessere una relazione sentimentale ed è qui che prendiamo confidenza con una delle prime meccaniche del gioco: evidenziare parole chiave all'interno della missiva per condurre il padre della psicoanalisi alle sue deduzioni. Perché è questo ciò che l'ambizioso Freud's Bones ci chiede, in modo neanche troppo velato: prestare attenzione anche ai più piccoli dettagli, in quanto saranno utili collegamenti e indizi per mettere insieme le nostre riflessioni sui casi successivi. Dopo aver analizzato la lettera, sembra che Freud abbia trovato pace ai suoi tormenti ed è così che decide di appisolarsi sul divano che usa per le terapie dei suoi pazienti.

Sopraggiunge il giorno e con esso anche il primo caso di una nuova paziente, che ci permette di addentrarci ancora più a fondo nelle meccaniche e nella struttura di Freud's Bones. Qui veniamo introdotti alla componente più strettamente RPG del gioco, in quanto è in base alla nostra performance con il paziente che acquisiamo utili punti esperienza che permettono al Dr. Freud di salire di livello e ottenere maggiori abilità terapeutiche (questo anche grazie alla pubblicazione di articoli scientifici, libri e molto altro) - e, di conseguenza, riuscire ad aiutare i pazienti a guarire. È interessante la struttura stessa delle sedute psicoanalitiche, in quanto viene richiesto al giocatore di impostare alcune variabili prima di iniziare il confronto con il paziente. Prima di allora, tuttavia, risulta fondamentale consultare la documentazione pregressa di quest'ultimo/a per riuscire a cogliere sfumature della sua personalità ed eventuali indizi attorno cui ricostruire i motivi scatenanti della sua psicosi.

Freud's BonesFreud's Bones

Dopo aver raccolto quante più informazioni possibili sul privato e sulle precedenti cure del paziente, si parte con la seduta vera e propria. In base ai dati in nostro possesso, possiamo scegliere in che modo condurre la nostra intervista: scegliere quale argomento toccare per primo, il tono da adottare, l'approccio più adeguato per permettere al paziente di sentirsi in una sorta di comfort-zone e permettere a Freud di reperire da esso quanti più dettagli possibili per formulare la sua diagnosi. Queste variabili risultano importanti anche per monitorare il livello di transfer che si instaura con il paziente e fare in modo che questo venga tenuto sotto controllo. Ed è esattamente qui che il giocatore svolge un ruolo fondamentale, anche per permettere a Freud di rimettere insieme i diversi pezzi del puzzle e riuscire, finalmente, a scoprire la terapia più adeguata da suggerire al paziente.

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Il processo, inizialmente un po' macchinoso, diventa fluido ed efficace a mano a mano che si avanza nella seduta, quasi naturale. E proprio quando ci congediamo dalla prima paziente per formulare le prime ipotesi, si conclude la demo di Freud's Bones. Cosa dire, dunque, della prima opera di Axel Fox, dopo questo primo fugace assaggio? È indubbiamente un prodotto coraggioso, che prova ad utilizzare le meccaniche ludiche del videogioco, le sue caratteristiche interattive, per aprire i giocatori al mondo immersivo e travolgente della psicoanalisi. Se c'è un aspetto che emerge con prepotenza in questo Freud's Bones è l'intento culturale che porta con sé, la ricercatezza dei dialoghi, la proprietà di linguaggio e di stile in cui ci imbattiamo nelle caselle testuali del gioco, senza mai risultare inutilmente difficile o presuntuoso.

Freud's Bones

La stessa cura va rintracciata anche nelle note di accompagnamento al gioco - dalle lettere ricevute da Freud fino alla documentazione medica - un aspetto che non passa inosservato, soprattutto quando si tratta di un'opera prima di una sviluppatrice che, su sua stessa ammissione e con grande umiltà, si definisce alle prime armi.

Freud's Bones è un gioco intrigante, sperimentale, audace, innovativo. Questo rapido hands-on ci ha lasciato con una grande curiosità rispetto alla sua versione finale che, si spera, vedremo presto. La preparazione teorica e l'abilità di scrittura di Fortuna Imperatore sorprendono e spiazzano (in senso positivo, si intende) anche i giocatori meno avvezzi al tema, e, se ancora non lo avete fatto, vi consigliamo di dare subito un'occhiata a questo titolo e provarlo voi stessi su Kickstarter. E chissà, magari anche investire nel progetto!

Freud's Bones

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