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Peter Moore di EA capisce perché i club calcistici assumono giocatori eSports

"Hanno bisogno di inseguire le generazioni".

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Durante la prima finale di FUT Championship Series tenutasi a Parigi, abbiamo potuto chiacchierare in compagnia di Peter Moore di EA per fare un punto della situazione dell'attuale scena esports relativa al calcio, che è cresciuta anche grazie al fatto che società calcistiche importanti come il PSG mettono sotto contratto giocatori eSports.

Quando gli abbiamo chiesto se riusciva ad individuare il motivo per cui le squadre di calcio stanno investendo negli esports, Moore ha detto:

"Assolutamente, sai, quando si guarda a ciò che sta accadendo con i singoli club qui in Europa, 12, 15 mesi fa Shalke e Wolfsburg hanno messo sotto contratto i giocatori e sono stati i primi, per poi essere seguiti da West Ham, Manchester City e poi molto rapidamente dal PSG. Qui ovviamente a Parigi tutti i giocatori che sono sotto contratto riconoscono quanto sia potente il fenomeno degli Esports e, francamente, un investimento minimo sembra suggerire a questi giovani uomini che giocano a FIFA in tutto il mondo: "Vi capiamo, noi vi comprendiamo, vogliamo essere parte della vostra community, abbiamo intenzione di investire, abbiamo riconosciuto quanto siete grandi come giocatori, vogliamo anche farvi indossare le nostre maglie". Penso che sia una mossa intelligente e, naturalmente, ora, c'è una lunga lista di club che hanno messo giocatori sotto contratto".

Quando gli abbiamo chiesto se questo fosse importante, ha risposto positivamente:

"Sì, credo che sia più che rilevante, un sacco di sport tradizionali, e certamente se si tratta di NFL, MBA in America o di calcio in tutto il mondo, hanno bisogno di raggiungere attivamente una generazione", ha risposto, "che siano fan dei giochi, che giocano a quei giochi e che ne siano appassionati. Sono cresciuto in Inghilterra, sono cresciuto a Liverpool e, sai, era tutto quello che avevamo, la nostra squadra, il Liverpool nel mio caso, era tutto quello che avevamo. Nel mondo di oggi, ci sono tante distrazioni, ci sono così tanti media, social media, che i club e le leghe e le federazioni devono lavorare di molto di più affinché siano rilevanti, affinché catturino l'attenzione delle generazioni a venire, non è come quando ero giovane".

EA non lavora con queste squadre direttamente, però, in quanto "EA lavora con centinaia di squadre di tutto il mondo con il nostro business FIFA [...] è il loro business, spendiamo un sacco di soldi per fare un gioco, che ovviamente sfruttano, abbiamo i giochi sportivi più popolare del mondo e cercano i migliori giocatori".

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