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Nintendo 2DS Hands-on

Abbiamo provato negli uffici di Nintendo Italia la nuova inaspettata console portatile della serie DS, la nuova Nintendo 2DS. Ecco le nostre impressioni a caldo.

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Ieri pomeriggio Nintendo ha letteralmente shockato il mondo annunciando una nuova quanto inattesa console portatile: la nuova Nintendo 2DS. Ancora increduli della notizia, questa mattina siamo stati invitati alla sede di Nintendo Italia per fare la conoscenza del "nuovo membro della famiglia DS", come definito dalla stessa azienda. Non neghiamo che, ad un primo rapido sguardo, la nuova console compatta ci ha riportato indietro nel tempo. Ricordate quei videogiochi "plasticosi" tanto diffusi negli anni anni ‘80 e ‘90, come i leggendari portatili Tiger? Quando si stringe tra le mani la nuova 2DS, la prima sensazione tattile è proprio quella: sembra di essere stati catapultati indietro di quasi 20 anni e di avere tra le dita una console dal sapore vintage.

Nintendo 2DS Hands-on

Superato il primo impatto, che non sappiamo se sia negativo o positivo, scopriamo più da vicino la nuova console. Seduti ad un grande tavolo in una stanza inondata di luce, circondati da altri giornalisti ancora sconvolti dalla notizia, abbiamo preso tra le mani la nuova 2DS, quella di colore nero e blu, mentre il nostro vicino di sedia giocherellava con quella di colore bianco e rosso. Al nostro seguito, avevamo una console 3DS e una console 3DS XL e abbiamo subito potuto fare un primo confronto in merito al peso, che riassumiamo in una semplice formula matematica: 3DS XL> 2DS > 3DS.

In termini di dimensioni dello schermo, non notiamo alcuna differenza rispetto alla versione standard 3DS, aspetto che ci lascia un po' delusi in vista della compatezza di cui si vanta la console e della sua forma differente rispetto alle sue "sorelle maggiori". Insomma, ci aspettavamo magari uno schermo più vicino alla versione XL. E a proposito della sua forma, che ha lasciato perplessi un po' tutti, ci sono diverse caratteristiche che ci hanno incuriosito: a livello ergonomico, la console risulta molto maneggevole, per nulla ingombrante come potrebbe diversamente sembrare ad un primo sguardo. Anche nell'utilizzare i pulsanti laterali "L" e "R", la sensazione è positiva: il loro uso non risulta compromesso dall'aspetto insolito della console, ma anzi risultano facili da raggiungere anche per chi, come la sottoscritta, ha mani piccole.

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Nintendo 2DS Hands-on

Vista la sua forma insolita e lontana da quella "a conchiglia" che aveva caratterizzato le console precedenti, abbiamo fatto alcune supposizioni: certamente, la nuova 2DS sembra aperta ad un pubblico più giovane, la cui forma precedente aveva rappresentato più di un problema. A conferma delle nostre idee, è intervenuta Francesca Prandoni, PR Manager di Nintendo Italia, che ci ha raccontato diversi aneddoti in merito proprio alla problematica stessa della forma: utilizzata da utenze spesso giovani, alla lunga la console dalla forma double screen a conchiglia finiva per disintegrarsi. Dunque, questa "compattezza" sembra proprio volta a fronteggiare queste "pratiche distruttive".

Esplorando il software della console, non rintracciamo alcuna differenza rispetto alle versioni precedenti: l'accensione è praticamente immediata, l' "home" è facilmente navigabile sia con il D-Pad (che tuttavia ci ha un po' deluso al tatto, visto che non regala alcun "clic", come nelle altre console) sia con il tasto standard (posto sulla sinistra). Il tasto "start" e il tasto "select" non sono più allocati sotto lo schermo inferiore, accanto al tasto "home", ma sono posti sul lato destro dello schermo; al contrario, il tasto "home" è rimasto al suo posto, ma questa volta assumendo una forma rotonda. Le applicazioni sono le medesime e anche i giochi (abbiamo provato Super Mario 3D Land e Mario Kart 7) "girano" senza alcuna fatica, con la stessa fluidità delle precedenti versioni.

Nintendo 2DS Hands-on
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Detto in altri termini, non è cambiato nulla in merito all'esperienza di gioco rispetto al passato, eccezion fatta, ovviamente, dalla non presenza della funzionalità 3D. Ma perchè Nintendo ha deciso di fare questo inatteso retromarcia? Parlando con con la PR Manager, è emerso infatti che Nintendo si è resa conto che il tanto conclamato 3D - proprio come accaduto nell'ambito cinematografico - non rappresentava quel "selling point", quell'input che spingeva l'utenza ad acquistare la console portatile. E senza vergogna, ammetto che, pur possedendo un Nintendo 3DS XL, raramente attivo la modalità 3D. Inoltre, non tanto in Italia quanto in altri Paesi del mondo, la questione 3D ha sempre destato qualche preoccupazione in merito all'uso fatto dai bambini, che sono anche tra i principali fruitori delle console DS. Dunque, un motivo ulteriore per tornare ad uno standard 2D.

Riguardo alle novità, il 2DS presenta un tasto denominato "sleep": questo, infatti, permette di applicare la stessa modalità stand-by delle console a doppio schermo. Dunque, a chi si domandava come si sarebbe comportata la nuova console di fronte alla risoluzione di puzzle à la The Legend of Zelda: Phantom Hourglass, in cui viene richiesta la chiusura dei due schermi, la risposta c'è: il tasto-slide "sleep", che inoltre, permetterà anche di attivare il conta-passi utile a racimolare monetine e fare incontri con altri utenti DS.

Nintendo 2DS Hands-on

Dando uno sguardo all'involucro esterno, ritroviamo due fotocamere che permettono di realizzare fotografie in 3D, ovviamente visibili solo sui dispositivi in 3D; un allocamento per schedine SD; il classico pennino; l'immancabile porta a raggi infrarossi e, infine, un ingresso per gli auricolari. Per quanto riguarda il contenuto della scatola, oltre ad una schedina SD da 4GB, c'è un importante ritorno, che farà piacere a molti fans della casa di Mario: la console, infatti, includerà il caricabatterie e questo è compatibile anche con 3DS e 3DS XL. Notizie che fanno davvero piacere.

Superato lo stupore iniziale - e non lo neghiamo, anche una certa dose di scetticismo - 2DS si rivela una sorpresa a suo modo interessante. Pur non offrendo valore aggiunto rispetto alle versioni precedenti, si rivela un buon compromesso, soprattutto per un'utenza più giovane e per chi ha da sempre malvisto la forma "a conchiglia" utilizzata dalle altre console double-screen. Forse se ci fossero stati elementi innovativi in più, non li avremmo di certo disdegnati, ma il fatto che la console esca lo stesso giorno di Pokèmon X/Y (il 12 ottobre) ci dà più di un motivo di sostenere la nostra posizione, ossia che questa console sia pensata soprattutto per quel pubblico più giovane e "scassone". Riguardo al prezzo, Nintendo ha preferito non sbilanciarsi: attualmente, conosciamo solo quello americano (129$), ma è molto probabile che questo verrà convertito in euro, rivelandosi comunque una soluzione decisamente più economica rispetto alla console 3DS standard (159 euro) e alla 3DS XL (199 euro).

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