Monaco: What's Yours is Mine

Ci si aspetta molto da Monaco: What's Yours is Mine. Tre anni fa portò a casa due premi all'Independent Games Festival, tra cui il celebre Seumas McNally Grand Prize, e da quel momento è diventato un gioco molto atteso. Dopo aver aspettato un'eternità, il gioco è finalmente qui. La domanda è la seguente: è una fregatura o il gioco del secolo?

Coloro i quali si sono segnati sul calendario la data di uscita di Monaco, saranno lieti di sapere che si tratta della seconda ipotesi. Questo puzzle/stealth con vista dall'alto di Pocketwatch Games è assolutamente superbo, sotto ogni punto di vista. Dalla caratteristica grafica alla storia appassionante, passando per la meravigliosa colonna sonora e controlli intuitivi, tutto è al suo posto. Farò meglio rallentare, perché potrei finire per esaurire i superlativi.

Monaco funziona bene sia come gioco cooperativo che come esperienza single player. I giocatori vestono il ruolo di una squadra di criminali, ognuna con una serie di abilità speciali. Lo scassinatore può entrare ed uscire da ogni stanza al doppio della velocità. Il ripuliture è uno specialista dell'arma bianca che può abbattere le guardie senza farsi notare. La spia può guardare là dove gli altri non riescono e il borseggiatore ha una scimmia domestica che gli permette di recuperare il bottino mentre si muove indisturbato tra i vari livelli del gioco. Ci sono altri quattro personaggi, sbloccati nel corso dell'avventura, per un totale di otto differenti abilità da selezionare.

L'azione, come detto, si osserva dall'alto. Ogni livello e ricoperto da una nebbia grigia, che svela le aree visibili dalla nostra squadra. È fondamentale mantenere una visione d'insieme di quello che ci circonda, e avere la visuale libera è la chiave per il successo. Le guardie, armate con delle armi sempre più letali, controllano ogni area, e devono essere evitate o sottomesse al fine di progredire indisturbati. Buona parte del contenuto viene generato in maniera casuale, ovvero non si può mai sapere dove appariranno le guardie o quali porte saranno chiuse a chiave. Questo elemento mantiene una tensione costante, anche dopo aver rigiocato un livello.

Ogni livello ha un obiettivo da raggiungere. Che si tratti di un trofeo o di salvare un personaggio da utilizzare nelle missioni successive, lo scopo del gioco è semplice. Entra, raggiungi l'obiettivo, fuggi. Tutte le cose che si lasciano indietro influiscono sul punteggio, pertanto è necessario raccogliere più bottino possibile se si intende rivaleggiare con gli altri giocatori nelle classifiche on-line.

Come detto, ogni personaggio ha un'abilità specifica che lo aiuta nel corso di ogni missione. L'interazione con il mondo è semplice, in quanto basta avvicinarsi all'oggetto con cui intendiamo interagire, che si tratti di una cassaforte da scassinare, un allarme da scollegare o una scala da risalire. Queste abilità si accompagnano a degli oggetti aggiuntivi che possono essere raccolti, di solito all'inizio di ogni livello. Ci sono bombe fumogene, generatori di impulsi elettromagnetici, piedi di porco, fucili a pompa, tranquillanti e diversi travestimenti. All'inizio, credevo che avrei criticato la mancanza di una guida per l'utilizzo di questi oggetti aggiuntivi, ma l'apprendimento del loro uso si è rivelato essere molto divertente. Monaco non spiega mai più del dovuto.

Ci sono comunque dei piccoli aiuti, dato che gli obiettivi sono ben indicati. C'è sempre un'idea della direzione generale da prendere, ma poiché i percorsi per raggiungere l'obiettivo sono multipli, ci sono sempre diverse opzioni. Le mappe sono enormi e intricate, e nonostante il punto di vista dall'alto e il mare grigio che circonda i nostri personaggi, ogni livello è sufficientemente diverso dagli altri.

L'esperienza single player si differenzia in qualche modo dalla modalità cooperativa. Abbiamo disposizione quattro vite, e quando uno dei personaggi muore, un altro è selezionabile e viene inviato direttamente in azione. Nei livelli successivi, la scelta del personaggio diventa una decisione tattica, dato che il giocatore è costretto a comprendere quale sia il personaggio migliore per l'obiettivo, e in quale ordine inviare i propri uomini per ottimizzare l'uso delle loro abilità.

La modalità cooperativa pone squadre di 2 o 4 giocatori sulla stessa mappa. Ogni giocatore ha una sola vita, ma se un compagno di squadra muore può essere resuscitato. Dopo un paio di scontri, le squadre inizieranno a lavorare come ingranaggi ben ingrassati, muovendosi in tandem, improvvisando tattiche al volo, togliendosi dai guai e divertendosi a vicenda. Non credo sia esagerato affermare che Monaco mi abbia offerto alcune delle esperienze di gioco cooperativo più memorabili e entusiasmanti della mia vita.

Dal punto di vista grafico, è una delizia per gli occhi. I piccoli personaggi squadrettati sono pieni di charme, e nonostante la vista ortogonale, sono facili da riconoscere. Le varie location - prigioni, musei, casinò e palazzi - sono complesse e ben organizzati. L'attenzione nei confronti dei dettagli è straordinaria, e ci sono delle piccole aggiunte che fanno davvero la differenza. Che si tratti di abbattere una guardia intenta a fare la pipì o di danzare attorno a una serie di pilastri per evitare lo sguardo di una pattuglia sospettosa, ci sono sempre un sacco di cose che accadono sullo schermo e così tante piccole sfide da superare che il ritmo non scende quasi mai, e quando lo fa solitamente è dovuto al fatto che il giocatore si sta prendendo una pausa o sta valutando la situazione.

La colonna sonora, composta da Austin Wintory (che ha anche composto la colonna sonora di Journey), è curatissima. Gli accordi dolci di un pianoforte accompagnano le nostre avventure. La musica riesce a catturare l'anima del gioco, accentuando l'azione ed invocando il ritmo e i luoghi.

Tutti questi ingredienti si mescolano alla perfezione. Come esperienza single player, il gioco è teso, difficile e in grado di catturare. Offre ricompense a chi pensa in maniera creativa, e livelli più avanzati richiedono una certa abilità tattica e una pianificazione attenta. Di solito, i primi due tentativi in ogni livello servono per valutare la situazione, per comprendere come affrontare le sfide proposte.

In cooperativa, l'esperienza cambia, forse in meglio. È emozionante, sa ricompensare e genera cameratismo tra i vari compagni di squadra. Spesso ci si trova a soccorrere i nemici abbattuti o ad insultarli dopo aver perso una sfida a causa di una scelta sbagliata. Quando si completa un livello difficile assieme (e la difficoltà cresce costantemente), il gioco è così soddisfacente da provocare urla e vari "dammi il cinque". C'è un senso di soddisfazione condivisa che ho provato raramente prima d'ora.

Una volta completata la storia principale, per la quale occorrono tra le otto e le dieci ore di gioco, sia la possibilità di tornare indietro e giocare dal punto di vista di un altro personaggio. Le sfide crescono ulteriormente, e per sbloccare ogni missione è necessario completarle nella campagna principale (raccogliendo tutte le monete d'oro sparse per i livelli). Per i giocatori più appassionati, c'è un potenziale di decine e decine di ore di contenuti aggiuntivi, anche se alcune delle missioni finali richiedono molto impegno e, forse, un po' di fortuna.

A quanto sembra, c'è un editor di livelli in arrivo (su PC, ma attendiamo una conferma in merito a una possibile versione Xbox 360). Si tratta di una grande notizia, perché credo proprio che si creerà una grossa community attorno al gioco e una conseguente abbondanza di contenuti. Sono particolarmente intrigato dalla prospettiva di vedere nuove mappe in futuro. La gente potrà creare la copia di alcuni famosi edifici, re-immaginare alcuni film famosi e fare tanto altro. Potremo avere per le mani una fornitura illimitata di contenuti. Inoltre, c'è una mappa competitiva nella campagna principale (l'Epilogo), nella quale i giocatori si muovono in una cattedrale e cercano di raccogliere più monete possibili. Si tratta di un aspetto che, indubbiamente, verrà approfondito dalla community.

Ho ben poco di cui lamentarmi nei confronti di Monaco: What's Yours is Mine. Forse avrei voluto più livelli di quelli presenti nel gioco; quando ho finito la campagna principale, ho sentito una sensazione di vuoto nello stomaco. Ne volevo ancora, e i livelli aggiuntivi - per quanto diversi - non mi trasmettevano le stesse sensazioni. Si tratta però di un problema piccolissimo, dato che tutto è al posto giusto e il gioco è assolutamente consigliato. È originale, ben progettato, piacevole alla vista, ben scritto, difficile, giocabilissimo e profondamente immersivo. Ha le caratteristiche che ogni grande gioco dovrebbe avere.