Italiano
Gamereactor
recensioni
Lone Survivor

Lone Survivor: The Director's Cut

Pochi giochi sono così belli quando diventano un "port".

HQ

Le avventure grafiche. Quel genere mitico il cui periodo di massimo splendore è condannato ad essere considerato passato. Se dunque è vero che eguagliare l'eco che titoli di un tempo, come quelli della serie Maniac Mansion o quelli del pirata Guybrush Trheepwood, risulta difficile, va detto che, reinventandosi, questi giochi hanno comunque trovato il loro spazio. Benedetto sia Kickstarter.

Lone Survivor non avrebbe potuto trovare terreno migliore dove farsi notare. Nonostante sia un gioco horror che richiede un certo grado immersività per spremerne il succo, è strutturato in facili punti di ritorno che favoriscono anche brevi sessioni di gioco. Uscire, avanzare, rifornirsi di cibo e tornare al sicuro per poter salvare la partita. Parliamo di un semplice meccanica di gioco, che a sua volta richiede un elevato livello di pianificazione per ogni passo che si compie. Ogni passo in avanti può significarne diversi indietro, se non si sceglie bene il proprio percorso.

HQ
Lone SurvivorLone Survivor
Annuncio pubblicitario:

L'avventura ci porta in un mondo post-apocalittico. Qui interpretiamo un personaggio che ha deciso di aspettare che passi la tempesta nel suo piccolo appartamento, che abbandona solo per indagare e cercare cibo. La trama, in sostanza, si sviluppa in bilico tra sogno e realtà che porta a situazioni in cui quest'ultima supera il sogno. Eppure, questo doppio gioco permette all'autore di divagare con cambi di scenari che spiazzano il giocatore e lo trascina in un mondo attraente e difficile da capire. Come sempre, è l'ambiguo ad attrarre.

Le meccaniche di gioco sono labirintiche, non lineari e basate principalmente sulla furtività. Chi ha giocato al primo Metroid, sa cosa voglio dire. Da quando ci siamo messi nei panni di un giovane meticoloso, preoccupato in prima istanza di sopravvivere, la logica è "sparare prima e fare domande dopo". Per farlo, il giocatore ha a disposizione diverse tecniche di evasione, come approfittare del buio o collocare del cibo per terra affinchè i nemici possano sollazzarsi.

Le creature di Lone Survivor ricordano le estetiche di Silent Hill, in cui si preferiscono personaggi all'apparenza antropomorfi con un certo tratto psicotico. Le creature, come sempre, sono enormi e il grottesco fa avanzare l'avventura, ma in nessun momento sembra che si abbandoni la strada maestra del gioco. Le dosi di surrealismo sono offerte da ciò che accade nella storia, trovandoci a sperimentare sequenze insolite anche per un genere narrativo. Questa è una delle chiavi del gioco: immergersi nella trama, ma essendo consapevoli che poi si tornerà alla realtà.

Lone SurvivorLone Survivor
Annuncio pubblicitario:

L'elemento chiave è il raziocinio. Cibo, batterie della torcia e munizioni sono importanti allo stesso modo: come andare ad esplorare un edificio sarà impossibile senza rifornimenti, allo stesso modo per proseguire, alle volte, non occorrerà fare altro che premere il grilletto o accendere la lanterna, esponendosi, ma è così che si possono racimolare oggetti chiave. I sottomenu delle risorse sono così ben integrati con i dialoghi, che pur essendo un gioco apparentemente serio, non manca mai di quel tocco sarcastico o umoristico, tipico del genere.

Lone Survivor: Director's Cut non è un gioco lungo. Coloro che hanno provato la versione compatibile non troveranno particolari aggiunte, oltre ad alcuni contributi divertenti dell'autore o la possibilità di scoprire i diversi finali, a seconda delle decisioni prese durante il gioco. E' un thriller interattivo, in cui si torna alle radici dei principi fondamentali che hanno dato vita alle avventure grafiche e all'horror di Shinji Mikami, riempiendo l'intero quadro di un'estetica "pixel art" grandiosa. Avviso ai puristi: giocare in modalità difficile è una bella sfida che mette alla prova la memoria.

Lone SurvivorLone Survivor
Lone SurvivorLone SurvivorLone SurvivorLone Survivor
08 Gamereactor Italia
8 / 10
+
La suspense e il bizzarro sono i suoi punti di forza. Un ritorno al classico gioco di avventura grafica, con un tocco di azione. Esempio interessante di "survival retro".
-
Un po' corto. Il tappeto sonoro è un po' carente in varietà.
overall score
Questo è il voto del nostro network. E il tuo qual è? Il voto del network è la media dei voti di tutti i Paesi

Testi correlati



Caricamento del prossimo contenuto