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Late Shift

Late Shift

Un bel film interattivo, ma che non è un videogioco.

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Il percorso che Wales Interactive sta compiendo ultimamente, proponendo prodotti che sono un ibrido tra cinema e videogioco, è davvero interessante. Circa sei mesi fa, il publisher ha pubblicato un intrigante Full Motion Video (FMV) dalle tinte horror chiamato The Bunker, sviluppato da Splendy Games, che non aveva mancato di catturare la nostra attenzione, ma che al contempo ci aveva fatto porre anche molte domande sull'effettivo valore di un titolo che, nonostante avesse in sé delle piccole componenti ludiche, riteniamo difficile definire "videogioco". Con Late Shift - sviluppato dallo studio svizzero CtrlMovie e già pubblicato su dispositivi mobile lo scorso novembre - la faccenda diventa ancora più complessa, in quanto la concreta esperienza videoludica viene qui completamente compromessa, in quanto il giocatore non ha alcuna possibilità di intervento diretto sulle azioni del personaggio in-game, ma può solo compiere scelte morali quando posto di fronte ad un bivio.

Caratterizzato da un'oscura atmosfera thriller-noir e ambientato in una suggestiva Londra in notturna, Late Shift segue le vicende di un giovane studente di matematica, chiamato Matt, che sbarca il lunario facendo il parcheggiatore notturno in una zona lussuosa della città. Quella che all'apparenza sembra una notte noiosa e di routine come tante altre, diventa ben presto una discesa verso l'incubo, in quanto Matt si ritrova coinvolto in una losca faccenda, che lo vede fronteggiare avidi criminali e una pericolosa gang cinese. Per non rovinarvi l'esperienza e permettervi di gustarvi Late Shift dall'inizio alla fine nel modo migliore, abbiamo scelto deliberatamente di essere molto vaghi per ciò che concerne la trama, dove, come scopriamo molto presto, il ruolo del giocatore diventa fondamentale in merito alle scelte che Matt è costretto a prendere nel corso di questa notte.

Late Shift
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Esattamente come in una versione interattiva di "Sliding Doors", il giocatore si trova costantemente al cospetto di scelte morali, le quali influenzano il percorso della storia e hanno un certo peso, alla fine, sulla sua conclusione (ci sono 7 finali diversi). Questo è l'unico reale elemento di gameplay con cui il giocatore può interagire, in quanto quest'ultimo non ha alcun controllo effettivo sui personaggi (sparare, cercare oggetti, camminare, correre, etc.), come invece accadeva in The Bunker, quest'ultimo maggiormente strutturato come un'avventura interattiva con attori e ambientazioni reali. Late Shift si basa solo ed esclusivamente su un meccanismo di scelte, che vanno prese anche piuttosto rapidamente e seguendo maggiormente il proprio istinto, soprattutto nel primo playthrough.

A livello artistico, CtrlMovie hanno fatto un lavoro piuttosto egregio. La direzione registica è molto curata e, in qualche modo, ricorda molto lo stile eccellente e di ottima fattura visto nelle componenti live-action dei giochi di Remedy Entertainment, con grande attenzione e cura nei confronti non solo della performance degli attori - piuttosto buona nella maggior parte dei casi, in particolare il protagonista, interpretato da Joe Sowerbutts (Matt), e Haruka Abe (May-Ling) - ma anche come prodotto cinematografico in senso lato. Le atmosfere thriller/noir di una Londra umida e in notturna restituiscono un'esperienza che ci tiene gradualmente con il fiato sospeso, spingendoci costantemente a scoprire se e come Matt riuscirà a sopravvivere a questa insolita e drammatica notte.

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Nonostante la confezione sia elegante e raffinata sotto molti punti di vista, ci risulta difficile riuscire a dare un parere definitivo su questa singolare esperienza che mescola cinema e videogioco. Se da un lato prettamente artistico e narrativo, Late Shift è un prodotto molto buono e dettagliato, da un punto di vista puramente videoludico è molto deludente. Come detto in precedenza, le azioni del giocatore sono limitate esclusivamente a prendere delle scelte, senza alcun tipo di interazione aggiunta rispetto al titolo. Da questo punto di vista, Late Shift compie un passo indietro rispetto a The Bunker, diventando qualcosa di completamente diverso e nuovo, per cui non riusciamo a trovare una giusta definizione. In quanto videogioco, Late Shift fa leva solo ed esclusivamente su una trama intrigante e sul fatto che il giocatore possa compiere una serie di scelte che lo conducono verso un determinato finale. Nulla di più. Ed è per questo che inserirlo nella categoria videogiochi, ci sembra piuttosto azzardato.

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Un altro aspetto che non abbiamo apprezzato, quanto meno nella versione giocata per questa recensione (Xbox One su Xbox One S), sono i continui cali di framerate (se così possiamo definirli in questo caso!) e rallentamenti (e anche uno sporadico freeze) in cui ci siamo imbattuti da circa la seconda metà del gioco in poi, che hanno in qualche modo compromesso l'esperienza, interrompendo il flusso costante della narrazione. Non è chiaro se questo è dovuto ad un problema hardware perché la console non riusciva a star dietro ad un film così curato (e di conseguenza, più pesante), ma senza dubbio è un elemento che ci ha lasciato con un po' di amaro in bocca.

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Nel complesso, Late Shift è un prodotto molto interessante, che ci porta ancora una volta a fare i conti con questa terza via ibrida intrapresa dai giochi FMV. Nonostante sia molto bello artisticamente e sia caratterizzato da una trama molto coinvolgente, il prodotto di CtrlMovie può essere tranquillamente promosso come film interattivo, ma un po' meno come videogioco, di cui ha perso quasi completamente tutti i suoi tratti. Non basta un sistema di scelte e un'interazione tramite un controller (o PC/tastiera o tocco sullo schermo tattile di un device mobile) a renderlo un videogioco: siamo tutti d'accordo che un gioco è qualcosa di molto diverso. Ma in fin dei conti, Late Shift è un prodotto a cui vale la pena dare un'occhiata, soprattutto ora che su Steam è scontato del 20% a 10,39€ (ma solo fino al 25 aprile). Il prodotto finale è sicuramente buono (e da qui il voto che leggerete di seguito), solo che non ci sentiamo di chiamarlo videogioco, ecco tutto.

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07 Gamereactor Italia
7 / 10
+
Direzione artistica e registica molto curata e raffinata; Trama intrigante; Buona performance degli attori; Sottotitolato in italiano.
-
Non è un videogioco; Nessun sistema di gameplay reale, se non l'uso di scelte; Cali di framerate nella versione Xbox One da noi provata;
overall score
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