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La rivoluzione di domani

Mancano ormai poche ore al lancio italiano di Nintendo Wii U. In queste occasioni, le emozioni prendono il posto della ragione. Abbiamo cercato di racchiudere il un breve articolo.

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Domani, 30 novembre 2012, uscirà in Italia la nuova console Nintendo Wii U. Alla vigilia di queste occasioni, le emozioni sono davvero tante. Non si tratta, infatti, del lancio di un gioco o di una tecnologia "mordi e fuggi", bensì di una piattaforma sulla quale trascorreremo il nostro tempo libero nei prossimi anni.

Chi, come me, è un appassionato di videogiochi, assiste alla nascita, crescita e morte di una console da molto vicino. Sappiamo che, nel bene e nel male, ogni nuovo hardware ci porterà verso nuove frontiere, ci riempirà di speranze, di delusioni e, infine, entrerà nei nostri ricordi.

Nintendo è, oltre ogni ragionevole dubbio, il produttore di hardware più abile a innescare questo meccanismo. Lasciamo da parte i grandi software e gli storici franchise nati sotto l'insegna dell'azienda di Kyoto, e concentriamoci sulle console: chiunque sa che Nintendo, ogniqualvolta introduce un nuovo prodotto sul mercato, porta con sé delle innovazioni che saranno assorbite dall'industria videoludica e dall'immaginario collettivo.

La rivoluzione di domani
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Il NES introdusse la pistola a infrarossi e il microfono. Il Super Nintendo portò il primo pad a quattro pulsanti e i primi tasti spalla. Il Nintendo 64 trasformò per sempre il mondo dei videogiochi con la levetta analogica. Gamecube portò la prima coppia di grilletti analogici e Nintendo Wii... beh, sappiamo tutti quale sia stato il suo ruolo di bomba rivoluzionaria all'interno dell'industria videoludica contemporanea.

È evidente, pertanto, che il successore di quello straordinario Nintendo Wii meriti la massima attenzione. Confesso di non provare la stessa emozione che percorse le mie vene alla vigilia dell'uscita di Nintendo Wii: la console dotata di telecomando sensibile al movimento rappresentava un forte punto di discontinuità con il passato, e la cosa era sotto gli occhi di tutti. L'immediatezza con cui uno Shigeru Miyamoto in frac interagì con quello che sarebbe diventato Wii Music, in occasione della conferenza E3 2006, lasciò tutti a bocca aperta. Certo, c'era chi denunciava un fallimento della console, chi manifestava le sue perplessità, ma il fatto che qualcosa di nuovo stesse arrivando non poteva lasciare indifferenti.

Con Wii U sta accadendo lo stesso? Credo di no, ma per una buona ragione. La novità introdotta da Nintendo Wii U è meno rumorosa ed evidente di quella introdotta da Nintendo Wii. La console, infatti, ha pensato (bene o male, questo ce lo dirà il mercato) di proseguire sulla strada introdotta da Nintendo Wii. La console Wii U, infatti, fa uso dello stesso sistema di controllo di Nintendo Wii per la maggior parte del tempo. Tutti i giochi - o quasi - sono controllabili con Wii Remote e Nunchuk, o addirittura con una versione pompata del vecchio Wii Classic Controller.

E poi c'è il GamePad dotato di schermo. Questa, evidentemente, è la prima e l'unica novità hardware di Nintendo Wii U. Non si tratta del primo touch screen. Non si tratta della prima volta che aggiungiamo un secondo schermo a una console (accadeva già ai tempi del Gamecube con il supporto GameBoy Advance), eppure Nintendo è riuscita a trasformare questa idea riciclata in qualcosa di rivoluzionario.

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Termini come "gameplay asimmetrico", "multifinestra", "multitasking" potrebbero significare ben poco ai più. O addirittura, potremmo scomodare le teorie di Lev Manovich o le metafore di Vivian Sobchack per comprendere il fenomeno di questa console. Wii U, per i teorici del videogioco, dell'immagine e dell'interattività, è pura pornografia. Ma per tutti gli altri, per noi che ci interessiamo principalmente al gioco, tutto questo è assolutamente insignificante.

La rivoluzione di domani

Credo che Nintendo abbia commesso alcuni errori dal momento della presentazione di questa console, introdotta un paio di anni fa durante un E3 piuttosto confusionario, e che al contempo abbia mantenuto troppi legami con il passato, senza prendere una posizione decisa. La mole di accessori e controller opzionali per Nintendo Wii U disponibili al lancio denuncia una certa insicurezza da parte dell'azienda giapponese, che sembra volerci lasciare il massimo delle possibilità, rifiutandosi al contempo di compiere un passo coraggioso.

Contemporaneamente, però, Nintendo ha portato la sua console nelle fiere di mezza Europa a poche settimane dal lancio, lasciando al pubblico la possibilità di provare il prodotto con le proprie mani. E, in effetti, la magia di Nintendo Wii U si innesca proprio nel momento in cui la si prova in prima persona. Fidatevi, questa è una buona console e merita la nostra fiducia. Io, e molti altri come me, sono disposto a dargliela. Francamente mi auguro che il popolo dei videogiocatori faccia altrettanto. Nel 2012 abbiamo ancora bisogno di Nintendo.

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