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What Remains of Edith Finch

In What Remains of Edith Finch ci sono voluti due anni per la sequenza dell'altalena

Giant Sparrow ci ha raccontato tante cose interessanti nella nostra intervista.

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What Remains of Edith Finch sarà ricordato come uno dei giochi più commoventi e belli di questa generazione, soprattutto se parliamo di esperienze narrative, che puntano all'originalità. Durante il Gamelab Live 2020, in qualità di media partner ufficiale, abbiamo avuto la possibilità di chiacchierare sull'acclamato titolo con il creative director Ian Dallas, che ha anche condiviso alcune idee interessanti sull'approccio di Giant Sparrow alla narrazione e al game design in generale.

Data la sua apparente semplicità e quanto sia facile seguire What Remains of Edith Finch, abbiamo chiesto al director la sua opinione su come possa essere il "mio primo videogioco" perfetto per alcuni non giocatori, e anche su come la poca interattività dell'esperienza (oltre ai mini-giochi unici) lo ha davvero fatto funzionare solo come gioco.

"È abbastanza ingannevole da giocatore", sottolinea Dallas nel video. "I momenti interattivi sembrano relativamente semplici, ma [per] gli sviluppatori, è tantissimo tempo ... Come se ci fosse questa sequenza nel gioco in cui il giocatore è su un'altalena, si muove avanti e indietro e quella sequenza ci abbiamo impiegato due anni a farla, abbiamo continuato a tornarci, ed è incredibile quanti problemi ci siano stati. Guardare i giocatori ... perché penso che ogni volta che dai ai giocatori qualcosa che non hanno mai visto prima, si comportano in modi imprevedibili. Quando funziona, non si percepisce alcuno sforzo, ma riesce solo in questo modo".

A questo proposito, Dallas ringrazia "l'aiuto di Annapurna per essere riuscito a passare quattro anni a realizzare qualcosa che sembra così semplice". Poi il creative director parla di come stimolare il senso di meraviglia, e ci ha detto: "abbiamo iniziato a creare il gioco come simulatore subacqueo", per poi aggiungere "il mio compito è quello di mettere le persone a disagio" per generare reazioni diverse. Tutto, in un momento in cui "gli umani tendono a preferire incontri prevedibili", quando ai giocatori piace concentrarsi sui compiti e quando le persone hanno difficoltà a concentrarsi praticamente su qualsiasi cosa.

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RECENSIONE. Scritto da Bengt Lemne

Edith è l'ultima superstite della famiglia Finch nella nuova avventura di Giant Sparrow, in cui esploriamo l'oscuro passato della sua famiglia.



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