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Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia

Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia

Il terzo gioco della serie Fire Emble per 3DS dà una mano di vernice al classico del 1992. Ma riesce a funzionare a distanza di tanti anni?

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Gli appassionati di Fire Emblem hanno molto da festeggiare negli ultimi tempi. L'anno scorso è stato pubblicato un gioco di Fire Emblem che consisteva essenzialmente in tre giochi in uno e quest'anno hanno messo anche le mani su un gioco mobile, un clone di Dynasty Warriors e una riedizione di uno dei giochi più vecchi del franchise. La domanda a proposito dell'ultimo gioco, ora disponibile su Nintendo 3DS sotto il nome di Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia, è se l'anime fantasy dei primi anni '90 abbia ancora un valore in termini di intrattenimento.

Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia è un completo remake di Fire Emblem Gaiden del 1992, il secondo gioco della serie. Come altri giochi di Fire Emblem dell'epoca, Fire Emblem Gaiden è stato pubblicato solo in Giappone, e come molti altri famosi sequel per Famicom/NES, come Zelda II e Castlevania II, il gioco ha dovuto compiere qualche passo poco ortodosso per trovare sé stesso. Con la nuova versione 3DS, infine, il gioco si aggiorna e diventa una versione internazionale, permettendo a 3DS di diventare la prima piattaforma dai tempi di Gameboy Advance ad avere tre giochi Fire Emblem.

Se non avete mai giocato a Fire Emblem, non c'è nulla in Fire Emblem Echoes che possa impedirvi di avvicinarvi al franchise. Questa è una serie tattica RPG in cui si spostano truppe su una griglia, durante i quali i vostri soldati guadagnano punti esperienza, aumentano di livello e possono essere aggiornati con classi più avanzate. Ogni soldato ha i suoi punti di forza, le sue debolezze e una personalità unica, il che significa che si potrebbe soffrire un po' quando li perdiamo per sempre sul campo di battaglia nella classica modalità di Fire Emblem. Se questo vi sembra troppo difficile o severo per voi, Echoes presenta una modalità casual che non solo vi permette di avere il vostro soldato per il resto della battaglia, ma vi permette di vincere una battaglia di Fire Emblem senza perdere un singolo soldato.

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Fire Emblem Echoes: Shadows of ValentiaFire Emblem Echoes: Shadows of Valentia

Se questo è il vostro primo gioco della serie, vi consigliamo di trascorrere un po' di tempo ad imparare le meccaniche di base nella sezione consigli e suggerimenti, in quanto vi sono pochissimi tutorial nel gioco o niente. Anche se da un lato è un po' scoraggiante, il lato positivo è che venite subito buttati nell'azione.

Un rischio imminente di quando si pubblicano diversi giochi di un franchise sulla stessa piattaforma è che la formula possa diventare stantia o che i giochi possano risultare troppo simili tra loro e, considerando questo aspetto, la scelta di rimodellare il vecchio Fire Emblem Gaiden può essere vista come una strategia. Il gioco è diverso rispetto alla maggior parte degli altri giochi della serie, e anche se molte delle meccaniche del gioco sono diventate successivamente un marchio di fabbrica della serie, c'è ancora una certa unicità in Echoes da distinguerlo rispetto a Awakening e Fates.

Purtroppo, molti dei nuovi elementi introdotti in Awakening e Fates non sono presenti in Fire Emblem Echoes. Intelligent Systems sembrano aver mantenuto questo remake fedele alle sue meccaniche originali, e ciò significa che le nuove funzionalità strategiche, come ad esempio piazzare due unità nella stessa posizione sul campo di battaglia o avere due soldati uno accanto all'altro in modo da potersi sostenere a vicenda durante il combattimento, non sono presenti in Echoes. Se vi siete abituati a queste, non vi resta che riabituarvi ad uno stile un po' più arcaico. Oltre a questo, anche una meccanica semplice, come l'abilità del pilota di raccogliere e trasportare altre unità, non c'è più, e anche se Fire Emblem Echoes vanta una certa profondità tattica, la mancanza di tali caratteristiche sembra far fare alla serie un passo indietro, specialmente dopo due brillanti predecessori sulla stessa piattaforma.

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Fire Emblem Echoes: Shadows of ValentiaFire Emblem Echoes: Shadows of Valentia

Altre meccaniche classiche di Fire Emblem sono state rimosse o ridotte, ma il più controverso è il sistema triangolare dell'arma, che qui è stato completamente rimosso. Per fare un breve riassunto, la maggior parte dei giochi di Fire Emblem presentava un sistema in cui un tipo di arma batte un'altra in un modello sasso-carta-forbici, ma Fire Emblem Echoes dice addio a questa configurazione, il che significa anche la serie perde anche molta profondità tattica. Un'altra caratteristica che ha fatto fare di molto un passo indietro sono le relazioni tra i personaggi tra un combattimento e l'altro. Certo, alcuni hanno trovato questa caratteristica troppo simile ad un sim waifu nei due precedenti giochi, ma personalmente abbiamo trovato l'attenzione a questo elemento della serie molto divertente. Fire Emblem Echoes non rimuove completamente questa funzionalità, ma l'aspetto è stato drasticamente ridotto.

Oltre a quanto già accennato, Echoes ha diversi problemi minori: anche se il gioco è certamente coinvolgente, il riutilizzo di diverse mappe pone un certo limite al suo valore complessivo in termini di divertimento. La musica è ben composta e, a volte, è davvero impressionante, come durante la battaglia finale, ma anche questo manca di quella variazione necessaria affinché non diventi troppo ripetitiva. I personaggi e la storia hanno un certo fascino e momenti memorabili, ma nel complesso non possiamo parlare di un cast e di una storia eccezionali. Il dopiaggio è buono e per la prima volta abbiamo un gioco di Fire Emblem dove tutte le frasi sono doppiata, ma manca ancora l'opportunità di scegliere le voci originali giapponesi.

Ora parliamo di tutto ciò che Fire Emblem Echoes ha di buono. Per cominciare, c'è la storia tra i due amici d'infanzia, Alm e Celica, che si ritrovano coinvolti nel conflitto tra le nazioni Zofia e Rigel. Questo potrebbe non essere la storia più creativa o originale del mondo, ma l'approccio narrativo in cui si seguono le due storie separate, con missioni diverse, in questo conflitto offre certamente un buon livello di varietà. La variazione si applica anche ai due distinti gruppi di alleati, e qui molto va al team di localizzazione. Dopo la localizzazione un po' debole di Fire Emblem Fates, è bello vedere che il team si sia divertito a giocare con le parole con Echoes.

Fire Emblem Echoes: Shadows of ValentiaFire Emblem Echoes: Shadows of Valentia

Un altro elemento che assicura variazione è il passaggio continuo tra le classiche battaglie Fire Emblem da un lato e il dungeon crawling dall'altro. Quest'ultimo offre sempre un maggiore senso di esplorazione, di eccitazione e di diversità, ed è una caratteristica nuova, che certamente speriamo di vedere di nuovo nelle future versioni della serie.

La più grande innovazione offerta in questo gioco è comunque la ruota di Mila, una reliquia sacra e magica che vi permette di tornare indietro sul campo di battaglia. Supponiamo che non siete stati fortunati e finisce che perdete un soldato - magari un'altra strategia avrebbe impedito questa perdita. Beh, la ruota di Mila vi permette di fare proprio questo. Con la ruota è possibile tornare indietro nel tempo quanto volete e modificare quello che non vi aggrada. Il numero di volte in cui è possibile usare la ruota per ogni battaglia è limitato, ma può essere aumentato trovando degli ingranaggi nei dungeon e nelle città. Questa caratteristica incoraggia tattiche più audaci e, anche se sostituisce l'opzione che permette di salvare a metà di battaglia, è sicuramente una funzione che andrebbe considerata come permanente dei futuri giochi Fire Emblem.

Questo, però, non rende Echoes un gioco più facile. Al contrario, il gioco vi lancia in una battaglia difficile dopo l'altra e può essere abbastanza brutale se il vostro obiettivo è quello di vincere senza sacrificare un singolo soldato. Se la difficoltà è eccessiva, però, si può sempre fare un po' di grinding nei dungeon più vicini, anche se questo potrebbe essere troppo lungo in termini di tempo e faticoso per alcuni.

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In merito ad armi e classi, il gioco apporta alcuni cambiamenti rispetto al sistema tradizionale. Per esempio, le armi non si usurano in questo gioco e non c'è bisogno di dotare ciascuna unità di un'arma, poiché ogni classe è dotata di un set di armi prefissato e un'arma già in dotazione. Ogni soldato imparerà nuovi attacchi quando raggiunge certi livelli, anche se gli incantatori impareranno più degli altri. Potete comunque dare ad un'unità un'arma speciale, che sblocca abilità speciali chiamate Arts dopo un certo periodo di tempo. Ad esempio, un arciere avrà sempre un arco e una freccia a disposizione, ma se lo equipaggiate con un arco d'argento, imparerà un'arte specifica per l'arco d'argento. Il sistema potrebbe non essere immediato in un primo momento, ma è sorprendentemente comodo da utilizzare nel lungo periodo.

Tutto sommato, non si può sfuggire al fatto che Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia sia un vecchio gioco con un nuovo look. Questo non è necessariamente una cosa negativa, ma anche se è bello che i giocatori occidentali possano finalmente conoscere questo classico, ci sono molti piccoli problemi che noterete, soprattutto se siete abituati ai nuovi giochi della serie. Molto dipende dal fatto che Awakening e Fates sono due giochi molto buoni. Echoes magari resta un po' nell'ombra rispetto ai suoi due predecessori, ma ha comunque diverse qualità da renderlo meritevole quanto meno di un'occhiata.

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07 Gamereactor Italia
7 / 10
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Le due storie parallele offrono un buon ritmo; La combinazione tra battaglie strategiche e dungeon crawling funziona bene; La ruota di Mila; Eccellente localizzazione.
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La maggior parte delle nuove caratteristiche introdotte dagli ultimi due giochi non ci sono; Il cast è un po' debole; Manca il sistema a triangolo delle armi; Manca il doppiaggio giapponese; Mappe riciclate.
overall score
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