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Dragon Quest XI: Echi di un'era perduta

Dragon Quest XI: Echi di un'era perduta - Provato su Nintendo Switch

L'RPG di Square Enix si prepara a tornare sulla console ibrida di Nintendo, apportando alcune novità rispetto all'edizione pubblicata a settembre 2018.

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Se c'è una cosa per cui Nintendo Switch si è distinta in questi quasi due anni e mezzo di attività è la sua capacità di infondere nuova linfa vitale a titoli che sono già stati ospitati in passato su altre piattaforme, aggiungendo in essi quel tocco inaspettato, dato nella maggior parte dei casi anche dalla portabilità della console. Da Doom a Wolfenstein passando per Crash Bandicoot N. Sane Trilogy (ma la lista è decisamente più ampia), la console di Nintendo è stata in grado di accogliere giochi in alcuni casi impensabili, molto spesso per la mole di "lavoro" richiesta alla stessa console, e offrendo un risultato davvero sorprendente.

Tra i titoli che assisteranno ad un rilancio sull'hardware ibrido di Nintendo nei prossimi tempi, chiaramente non first-party, ci sarà anche Dragon Quest XI: Echi di un'era perduta, che si prepara ad approdare in una Definitive Edition (o S) davvero speciale, che pochi giorni fa abbiamo potuto provare ad un evento organizzato da Nintendo a Milano. Dopo essere stato pubblicato appena lo scorso anno su PS4 e PC, il titolo RPG di Square Enix si prepara a vivere una nuova esistenza su Switch; già, perché non si tratta di un semplice porting fino a se stesso, ma questa edizione specifica per la piattaforma Nintendo vanterà alcune novità interessanti che abbiamo potuto mettere alla prova nella nostra sessione hands-on.

Dragon Quest XI: Echi di un'era perduta

Se la versione base del gioco è rimasta quasi del tutto invariata rispetto a quella pubblicata lo scorso anno - con le dovute eccezioni, che approfondiremo a breve - una delle caratteristiche peculiari della versione S di Dragon Quest XI è l'intrigante modalità 2D. Se siete nostalgici dei giochi RPG vecchia scuola degli anni Novanta, questa modalità permette di accedere ad una versione completamente rivisitata in quell'ottica, che vanta a sua volta un salvataggio a parte. L'aspetto interessante è che tutto il gioco può essere gustato e completato in questa modalità, anche se, chiaramente, alcune caratteristiche presenti nel gioco "moderno" non sono compatibili. Tuttavia, se siete da sempre grandi appassionati di Dragon Quest, volete rivivere le emozioni suscitate dai primi giochi e volete provare il brivido di rituffarvi nell'ultimo decennio del precedente millennio, è caldamente consigliato rigiocare il titolo in questa versione e farsi trascinare da un immancabile effetto nostalgia.

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Per rendere il gioco più snello, anche in vista della sua fruizione portatile, Dragon Quest XI S vanta due velocità nei combattimenti, che vanno ad affiancarsi a quella "normale" (che era anche l'unica a disposizione del giocatore nel titolo del 2018), ossia la veloce e ultra-veloce. Le tre velocità possono essere modificate in qualsiasi momento accedendo al menu, lasciando totale libertà di scelta al giocatore. La possibilità di poter scegliere tra tre diverse velocità viene certamente incontro anche alle attitudini e alla propensione dei giocatori contemporanei nei confronti di un genere che, come ben sappiamo, può risultare un po' monotono nelle fasi iniziali, soprattutto quando viene chiesto al nostro personaggio di "grindare" e salire di livello per affrontare determinati incontri e progredire nell'avventura. La scelta, a nostro parere, si sposa perfettamente con gli intenti di questa edizione di Dragon Quest XI, pensata soprattutto per aprirsi ad un nuovo pubblico che sfrutta al massimo la versatilità di Switch, soprattutto in movimento.

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L'altra novità di Dragon Quest XI S è l'aggiunta della modalità Foto, che permette ai giocatori di creare i propri scatti suggestivi all'interno del mondo di gioco. Non mancano effetti e filtri che permettono agli utenti di personalizzare le proprie creazioni, e, in generale, non si segnalano altre particolari novità rispetto ad una Photo Mode più standard. Infine, per gli amanti delle colonne sonore, Square Enix ha voluto infarcire questa nuova versione con ben due diverse versioni: una orchestrale e l'altra sintetizzata. Se la prima mira a conferire al gioco quel tocco sublime e magistrale per cui la serie Dragon Quest è nota, la seconda va a toccare ancora una volta le corde della nostalgia, catapultando i giocatori - soprattutto quelli veterani della serie e del genere - nelle magiche atmosfere del passato, offrendo un'esperienza davvero emozionante.

Sebbene da un punto di vista dei contenuti Dragon Quest XI S non offra nessuna aggiunta decisiva, l'esperienza che attende i possessori di Nintendo Switch sarà davvero entusiasmante. Forte di un comparto tecnico solido, che non risente di una potenza inferiore offerta dalla console ibrida di Nintendo rispetto alle precedenti piattaforme su cui il gioco è uscito, e da alcune nuove aggiunte interessanti - a partire dalla modalità 2D, volta anche ad incuriosire chi ha già giocato il gioco originale - Dragon Quest XI S si presenta un ottimo titolo da recuperare - che lo si abbia già giocato o meno - non appena debutterà sulla macchina ibrida di Nintendo il prossimo 27 settembre.

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