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Deus Ex: Human Revolution

Deus Ex: Human Revolution

Siamo stati a Montreal per scoprire meglio il terzo episodio di Deus Ex, prodotto dai nostri amici di Eidos Montreal. C'è qualche speranza di vedere un capolavoro come l'originale?

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Deus Ex: Human Revolution

Deus Ex è senza ombra di dubbio uno dei più esaltati giochi di sempre. Sta in cima alla lista, insieme ad Half-Life, e in qualche modo è stato un precursore dei cambiamenti che il genere action ha subito negli anni successivi.

Gamereactor è andato a Montreal per incontrare le persone incaricate di trasportare il retaggio del primo titolo, in quanto gli sviluppatori originali se ne sono andati da tempo. I fan sono preoccupati per un Deus Ex che non avrà Harvey Smith e Warren Spector in squadra. Abbiamo posto al creative director Jean-Francois Dugas una domanda molto diretta: i fan saranno delusi?

"Non fraintendetemi. Nel primo Deus Ex la squadra con Harvey Smith e Warren Spectator era fantastica, ma il team di sviluppo del primo titolo ha anche realizzato il sequel - Deus Ex: Invisible War - che è stato letteralmente fatto a pezzi dai fan. Credo che la gente sia stata un tantinello ingiusta nei nostri confronti. Siamo tutti fan hardcore del gioco originale, e sappiamo bene dell'enorme prestigio di cui gode questo progetto nonché di quello che si aspettano da noi. Il gioco avrà lo stesso tipo di azione, stealth, hacking e interazione sociale del primo titolo. Non vogliamo abbassare la difficoltà come in Invisible War, ma al contempo non vogliamo alienare i nuovi giocatori. Sarebbe meschino.

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Benché Deus Ex: Human Revolution si giochi principalmente in prima persona, spesso la telecamera si sposta su di un'inquadratura in terza persona. Ciò avviene durante le conversazioni, oppure quando si effettuano determinati attacchi, e ancora quando Adam Jensen si nasconde dietro qualche riparo. Pensiamo a giochi come Batman: Arkham Asylum, Assassin's Creed e ovviamente Bioshock. Human Revolution sembra voler cogliere e mischiare elementi da ciascuno di questi giochi aggiungendo però uno strato di interazione sociale.

Deus Ex: Human Revolution è il terzo gioco della serie, ma è in effetti un prequel del titolo originale. Secondo la sceneggiatrice Mary de Maria, hanno scelto questo periodo storico perché era il più interessante per l'universo di Deus Ex. Il 2027 è l'anno in cui gli impianti cibernetici diventano un problema politico mondiale, e inoltre rende la storia un po' più vicina al mondo in cui viviamo oggi.

"Il gioco inizia in un era in cui l'umanità si distacca dall'evoluzione e inizia a formarsi autonomamente. Darwin è il nuovo Gesù e da questo fatto dipendono una quantità spropositata di soldi. È il luogo ideale per generare dei conflitti"

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Per un titolo di grande caratura in un già collaudatissimo franchise, Deus Ex: Human Revolution ha tutte le carte in regola. Il gioco ha preso le distanze dai titoli originali e da molti degli stilemi di genere. Eidos Montreal vuole spianare il terreno e dare nuova linfa vitale al franchise. È il primo titolo ambizioso per questo studio di sviluppo.

I fan di Deus Ex e i puristi del PC potrebbero dover attendere un po' prima di cantare vittoria. Potrebbe non essere il ritorno della serie che state aspettando, quanto piuttosto un punto di partenza e in avanti per la costruzione di qualcosa di nuovo ed eccitante. È un nuovo, coraggioso mondo...

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RECENSIONE. Scritto da Lorenzo Mosna

La rivoluzione umana è iniziata, senza rivoluzione videoludica. Deus Ex: Human Revolution ci riporta una grande serie, virando verso lo stealth e una giocabilità più pacata del previsto.



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