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Call of Duty: Infinite Warfare

Call of Duty: Infinite Warfare - Hands-on Campagna

Abbiamo potuto mettere le mani sulla modalità singleplayer del nuovo titolo di Infinity Ward.

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"Raccontare una storia di guerra classica", ma in un ambiente futuristico con androidi e navi spaziali. Mantenendo lo stile del marchio CoD, ma con l'aggiunta di nuovi elementi, sia in termini di libertà narrativa sia in termini di gameplay. In entrambi i casi, Call of Duty: Infinite Warfare è una contraddizione enormemente confusa o ha tante novità nascoste e interessanti nella manica. A dire il vero, propendiamo per la seconda opzione, soprattutto dopo aver avuto la possibilità di fare un hands-on in compagnia della modalità campagna.

Ambientazione futuristica a parte, gli sceneggiatori e designer di Infinity Ward hanno preferito tornare ad occuparsi di un conflitto più umano, che potrebbe benissimo adattarsi ad un qualsiasi altro scenario di guerra, ma per poter utilizzare forti dispositivi narrativi bellici - come i rapporti interpersonali tra i soldati, decisioni difficili o progressione nella carriera - hanno deciso di dare una svolta rispetto ai precedenti titoli di Call of Duty- Non sarete più solo un soldato standard, ma vi troverete, tutto d'un tratto e senza volerlo, a diventare un leader, un capitano. Questo ha permesso a Taylor Kurosaki (narrative director) e il suo team di introdurre un nuovo cast di personaggi più rilevanti, con trame in continua evoluzione e con determinati comportamenti nei confronti del protagonista e, per la prima volta nella serie, i giocatori avranno la possibilità di partecipare a decisioni ancora più significative e che avranno un impatto molto più decisivo rispetto alle consuete azioni rapide prese su due piedi.

Call of Duty: Infinite Warfare
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Ma, ancora, oltre a questo stile leggermente diverso nel raccontare l'ascesa di un soldato semplice che si ritrova ad essere un leader, Infinity Ward non dimentica comunque le classiche missioni da soldato e il tema classico che accompagna tutti i giochi della serie, l'infinita lotta tra il bene e il male. Il nuovo protagonista del gioco è il tenente Reyes, che si ritrova ad essere promosso quando il capitano precedente viene trovato morto. Non vi stiamo spoilerando nulla, tranquilli. Tutto questo vi viene rivelato già nei primi momenti della prima missione.

È a questo punto che vengono introdotti i primi elementi di guerra futuristici, ma come ci ha tenuto a sottolineare il design director, Jacob Minkoff, molti dei conflitti e uccisioni senza senso raccontate qui potrebbero essere tranquillamente paragonati ai conflitti contemporanei che si consumano nel mondo reale, tra le varie nazioni al giorno d'oggi. Governi che sfruttano risorse, nazioni periferiche non interessate a fornire un sostegno, Paesi che comprano o vendono a quelli che vanno contro i loro alleati, un disperato bisogno di mostrare le proprie potenze e i propri arsenali militari ... Senza dirvi altro, il nuovo CoD racconta la guerra che è in corso tra l'UNSA (una sorta di alleanza tra i vari Paesi della Terra nel futuro), che rappresenta anche il nostro punto di partenza, e la SETDEF (la Forza di Difesa che sta crescendo a dismisura su Marte e che ha forti avamposti che si occupano di estrarre risorse).

La prima missione inizia a piedi e come ogni Call of Duty che si rispetti è pesantemente scriptatata, con meccaniche basate su copertura e incentrate sulla squadra a cui siamo tutti abituati - almeno per la prima metà della missione. L'UNSA ha stupidamente organizzato una sfilata della propria flotta a Ginevra, riunendo nello stesso medesimo luogo migliaia di navi, solo per dimostrare ai popoli del mondo che sono pronti a proteggerli. Ma, naturalmente, i cattivi sono a conoscenza di questo evento e ne approfittano per preparare un attacco a 'sorpresa' che finisce con la distruzione di circa l'80% della flotta terrestre. Viviamo questa esperienza in prima persona, nei panni di Reyes, mentre tentiamo di farci strada, in modo anche piuttosto goffo, in una città che è sotto attacco.

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Qui abbiamo avuto modo di vedere alcuni dei nuovi gadget, strumenti e armi offerte dalla tecnologia del futuro. C'erano parti del corpo del fucile da caccia sbloccabili, un ragno bomba raccapricciante ma gratificante, un microfono laser, nuovi tipi di bombe a mano, un arm-pad AR per chiamare il supporto aereo e, il nostro preferito, un dispositivo di hacking utilizzato per controllate robot nemici e intelligenza artificiale a distanza, anche quelli per manovrare altri veicoli. Ci sono, naturalmente, alcuni potenziamenti, wall-jumping e salti con i razzi, come quelli che vediamo in molti altri sparatutto sci-fi. E in uno stile che ricorda molto Terminatori, ci sono androidi che combattono per entrambi gli schieramenti, dove ETH.3n (Ethan) è uno dei membri della vostra squadra.

Ma finora, dal punto di vista del gameplay, potrebbe benissimo trattarsi di qualcosa di più di un'espansione di Advanced Warfare, dal momento che si trattano di meccaniche già note solo con alcune nuove sfumature. Ma poi il gioco decolla. Letteralmente. Le bombe continuavano a cadere su Ginevra, ma Reyes aveva bisogno di aiutare la flotta aerea, che era ovviamente sotto attacco parallelo. Detto fatto, si palesa una nave, su cui Reyes sale a bordo e assistiamo ad una spettacolare sequenza di decollo, senza cambio di camera, senza tagli, finché a quanto improvvisamente non prendiamo il controllo della nave. Poi Call of Duty diventa Eve: Valkyre, e iniziamo a sparare ai caccia nemici, con un stile incredibilmente frenetico. E la cosa migliore è che tutto questo non è scriptato, né su binati, ma una meccanica del gioco: potete scegliere quando e dove volare, utilizzare anche il pilota automatico e atterrare sui pianeti.

La transizione si è rivelata incredibilmente fluida e senza soluzione di continuità, il gameplay ci è apparso davvero innovativo, bello, fresco (non un'aggiunta forzata), e abbiamo appena iniziato a fantasticare sulle possibilità multiplayer, se effettivamente ritroveremo le medesime dinamiche anche lì. Dobbiamo ancora provare la tuta Zero-G, ma si è parlato di un rampino che possiamo lanciare verso qualsiasi superficie. E i nuovi pericoli arriveranno dall'alto, e non solo fronte, ai lati e dietro di voi. Tutto questo sembra davvero eccitante e ambizioso, e potrebbe davvero fare la differenza sia in campagna sia in multiplayer.

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Poi che dire di quelle decisioni difficili e della possibilità di espandere l'esperienza della campagna grazie ad una maggiore libertà? Queste erano le missioni opzionali Ops Mission e Ship Assaults come. La trama è cinematografica e lineare, come al solito, e Kurosaki non cambierà questo aspetti. Ma queste potrebbero migliorare ulteriormente la narrazione, e, naturalmente, offre anche un'aggiunta strategica al gameplay. Dalla nave Retribution, si può decidere chi attaccare selezionando gli obiettivi sulla mappa, e poi andare ad affrontare personalmente queste missioni d'assalto, con lo stesso approccio delle principali missioni della storia, per contenuti e un intrattenimento meno lineare.

Ecco come il nuovo Call of Duty: Infinite Warfare appare al tempo stesso così classico e così futuristico. E gli sforzi di Infinity Ward per innovare il franchise sono perfettamente evidenti. Minkoff lo definisce come un "autentico sparatutto militare realistico, ambientato nello spazio", e si scopre che, se ben eseguito, questo potrebbe spiegare tutta la contraddizione.

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