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Angry Birds Trilogy

Angry Birds Trilogy

Rovio cerca di trasferire le emozioni, le gioie e i dolori di Angry Birds sulle nostre console. Ma, nel farlo, si sono dimenticati dell'origine del successo: il costo irrisorio della versione per cellulari.

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C'è una cosa che non mi è chiara: è possibile trasferire l'esperienza di gioco casalinga sui cellulari, e viceversa? Ho giocato a innumerevoli titoli casalinghi trasformati in titoli portatili. In alcuni casi erano delle ciofeche colossali, in altri casi dei porting ben realizzati. Ma, in tutti i casi, l'esperienza di gioco provata era diversa. Molto diversa.

Il processo contrario - ossia il gioco portatile trasformato in titolo casalingo - è molto più raro. Eppure, ci sono giochi il cui concept è adattabile a qualsiasi piattaforma. Si pensi a New Super Mario Bros., nato su DS e arrivato su Wii senza intoppi. Ma, in questo caso, parliamo di un concept che dura da trent'anni e che è solido come una roccia. Cosa potrebbe accadere, dunque, se sulle console arrivasse un concept molto più recente?

Questa è la domanda che mi sono posto quando, per la prima volta, ho giocato a Angry Birds Trilogy. Si tratta di quel classico gioco la cui semplicità rende difficoltosa la redazione di un articolo: Angry Birds lo conosciamo tutti, e Trilogy non è altro che un'antologia del classico per cellulari portato su console.

Angry Birds Trilogy
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I controlli sono semplici e prevedibili: lo stick analogico sostituisce il touch screen, e con un tasto si spara il proprio uccellino verso i perfidi maiali. Trattandosi di un'antologia, Angry Birds Trilogy include gli stessi contenuti dei giochi Angry Birds, Angry Birds Seasons e Angry Birds Rio. Manca, purtroppo, Angry Birds Space, il cui cambiamento nel gameplay aveva dato una ventata di aria fresca alla serie.

Quando scrivo che Angry Birds Trilogy include gli "stessi" contenuti dei giochi sopraccitati, intendo dire che tutti i livelli dei tre giochi sono stati ricreati in maniera identica alla controparte per cellulare. Gli sviluppatori, tuttavia, stanno lavorando ad un remake più che ad un porting: la grafica, per quanto simile alla controparte per cellulari, è stata completamente ricostruita, e ora gira nello splendore del 1080p.

Gli sviluppatori, dunque, sono partiti praticamente da zero per costruire questa trilogia, impiegando un lavoro durato alcuni mesi. La domanda che sorge è la seguente: ne valeva la pena? Non vi è dubbio che, già dalla versione di preview, il gioco sembrasse ben fatto, preciso, snervante e amabile al tempo stesso come l'originale. Al contempo, è lodevole il fatto che il gioco sia stato completamente ricostruito per meglio adattarsi alle console in alta definizione. Tuttavia, all'annuncio che il gioco sarà messo in vendita a un prezzo di 30 euro circa, la nostra stima nei confronti del progetto è venuta giù come un castello di carte.

Stiamo parlando di tre giochi che, sui cellulari, vengono venduti a meno di un ottanta centesimi ciascuno. Tutti e tre, dunque, possono essere acquistati per meno di due euro e mezzo. Come giustificare un prezzo di trenta euro? Certo, ci sono i costi di sviluppo più ingenti, i costi di distribuzione, del supporto Kinect e PS Move, eccetera. Ma, a questo punto, perché non optare per una più economica distribuzione digitale? O, ancora, perché non aggiungere alla confezione qualche oggetto da collezione, in modo da rendere questo Angry Birds Trilogy una sorta di Collector's Edition?

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Alla mia obiezione sul prezzo - da me ritenuto troppo alto - gli sviluppatori del gioco si sono messi sulla difensiva, spiegandomi quanto tempo sia stato impiegato per ricostruire i livelli e fare in modo che fossero identici agli originali, seppur in un ambiente grafico (e di console) molto diverso. Per me, però, non è sufficiente.

Amo Angry Birds, ci ho trascorso decine e decine di ore e ringrazio Rovio per avere reso più leggeri i miei viaggi sulle metropolitane milanesi e sui treni dell'hinterland. Ma il mio amore per Angry Birds non mi spingerà ad investire una cifra così alta in un gioco che ho già spolpato sul mio iPhone.

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Purtroppo, sento puzza di carogna su questo progetto, ancora prima che esso arrivi nei negozi. A chi non piace Angry Birds? A nessuno. Chi lo ama a tal punto da acquistarlo per 30 euro? Nessuno, temo. Il gioco uscirà tra una quindicina di giorni, e in fondo al cuore spero di essere smentito. Ma credo che non sarà così.

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