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The Witcher 3: Wild Hunt

15 giochi per il 2015: The Witcher 3: Wild Hunt

Continua la nostra scalata ai 15 titoli più attesi dell'anno, da cui non poteva mancare The Witcher 3.

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La storia di The Witcher 3: Wild Hunt nel 2014 potrebbe riassumersi in due notizie: un rinvio del gioco da fine 2014 a febbraio 2015 e un'ultima proroga, che ha comportato un ulteriore ritardo del gioco a maggio 2015. Vedere un gioco che viene ritardato più e più volte, nel solo arco di un anno, crea nei giocatori non poca frustrazione, soprattutto quando si tratta di un titolo promettente come The Witcher 3; ma se il ritardo permette al gioco di diventare un'esperienza di gran lunga migliore, preferiamo mandar giù la pillola amara e aspettare. La nostra speranza, tuttavia, è che questo sia l'ultimo ritardo previsto per il gioco, altrimenti la faccenda potrebbe farsi non solo imbarazzante, ma anche piuttosto snervante. Ricordate che i giocatori hanno pur sempre una soglia di tolleranza! In realtà, a quanto rassicura CD Projekt Red, il gioco in sè e tutti i suoi contenuti sono già completi e ben definiti. Il motivo dell'ultimo ritardo è dipeso principalmente dalla necessità di apportare alcune migliorie e risolvere alcuni problemi tecnici che, vista l'entità e la vastità del gioco, sono anche piuttosto comprensibili.

Ma il motivo principale per cui molti giocatori (noi compresi) non stanno più nelle spine per poter giocare a The Witcher 3, è in parte dovuto al fatto che il 2014 è stato un anno piuttosto ricco in termini di informazioni sulla sua struttura, sul suo gameplay e sulla sua narrazione. A stuzzicare ulteriormente il nostro appetito, c'è anche il meraviglioso trailer cinematografico d'apertura, che vi riproponiamo di seguito.

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Durante lo scorso E3 di Los Angeles, abbiamo avuto la possibilità di testare una demo del gioco davvero notevole. L'anno precedente avevamo avuto l'occasione di saperne di più sulla struttura del mondo aperto e sui suoi contenuti secondari (già di per sé molto interessanti), ma durante la sessione all'E3 dello scorso anno, abbiamo avuto la possibilità di farci un quadro più completo del gioco, anche perché questa volta è entrata in gioco anche la componente narrativa.

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In modo piuttosto simile a quanto visto con i suoi predecessori, ciò che maggiormente affascina di The Witcher 3: Wild Hunt è il mondo fantastico che CD Projekt Red ha messo in piedi per il gioco. Anche se Geralt resta ovviamente il fulcro di questo nuovo capitolo, la sensazione è quella di trovarsi di fronte ad un mondo ben costruito e reale, che ci sia una storia che precede gli eventi presenti in questa nuova avventura, e che questo terzo capitolo conclusivo rappresenti, in definitiva, una sorta di punta dell'icerberg.

Per quanto riguarda la storia principale che sottende questo terzo capitolo, ci è sembrata piuttosto semplice. Geralt è sulle tracce di Wild Hunt, un gruppo di spettri che semina morte e distruzione al suo passaggio. Tutto questo sembra sia collegato a Ciri, una ragazza dai capelli grigi che ha un certo passato con Geralt. Siamo curiosi di scoprire come si svilupperà la storia. Nel frattempo, se volete un ulteriore approfondimento sull'argomento, vi consigliamo la lettura del nostro articolo sull'evoluzione narrativa di The Witcher 3.

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Dopo la demo provata all'E3 (la stessa di cui potete vedere il filmato qui sopra), abbiamo avuto l'occasione di parlare con l'executive producer, John Mamais, che ha commentato l'importanza e l'impegno messo dal team nella produzione di queste demo e anche di Novigrad, la più grande città che visiteremo in The Witcher 3: Wild Hunt.

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"Come fare un demo di cinque minuti di un gioco che dura 100 ore? E' pazzesco. Realizzare la sequenza del Grifone è stata tutt'altro che semplice [quella della demo presentata alla conferenza di Microsoft], ma aveva un senso mostrare un esempio di caccia al mostro in quel segmento".

In questa sequenza durante la conferenza Microsoft, CD Projekt Red ha anche mostrato una demo, quella successiva alla lotta con il Grifone, in cui è stata mostrata Novigrad, la città più grande presente nel gioco. Mamais ha speso qualche parola sull'argomento: "Dovrete confrontarvi con molti elementi politici della città, senza ovviamente trascurare gli elementi di "caccia" tipici del Witcher. Naturalmente, ci saranno anche alcuni dungeon da esplorare e questo è tutto quello che posso dire al momento..."

The Witcher 3: Wild Hunt

Durante la Gamescom, abbiamo anche avuto l'opportunità di realizzare una breve intervista con il produttore Stan Just, che ci ha parlato del lavoro messo a punto dal team artistico, di cui è il supervisore. Secondo quanto raccontatoci da Just, la squadra ha tratto "molta ispirazione dalle leggende e dalla mitologia nordica, celtica e slovena".

"Ovviamente, riconosciamo una grandiosa creatività nel realizzare le missioni da parte dei designer. Quando si progettano le missioni, occorre tenere in considerazione una serie di variabili, come il tipo di mostro che affronteremo, lo scopo della missione, come si inserisce all'interno della storia, e tutte queste vengono immaginate con creatività." Per saperne di più sul lavoro compiuto dal reparto artistico di The Witcher 3: Wild Hunt, vi consigliamo il nostro articolo dettagliato.

Sul finire dello scorso anno, gli sviluppatori ci hanno dato lieta novella del fatto che The Witcher 3: Wild Hunt sarà caratterizzato da 16 espansioni post-lancio completamente gratuite.Sappiamo anche che Ciri, la ragazza che Geralt sta cercando, sarà un personaggio giocabile. Ora non ci resta che attendere il prossimo 19 maggio e goderci questo nuovo imperdibile capitolo della saga.

The Witcher 3: Wild HuntThe Witcher 3: Wild Hunt
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